Incertezze nella relazione

Claudio

Buonasera..
sono un ragazzo di 25 anni fidanzato da poco più di un anno con una ragazza di 21 anni. Sono molto innamorato della persona che è, mi ama tantissimo e io pure. Mi piace passare del tempo con lei, mi interesso della sua vita, siamo molto simili sui valori e vorrei averla con me nel mio futuro perché penso che possa essere compatibile con me.
Tuttavia spesso mi nascono dubbi che quasi mi tormentano e non mi fanno godere la relazione a pieno. Non sempre, ma ogni tanto mi fisso e per giorni porto avanti un logorio. Il problema è piuttosto materialista e questo mi mortifica perché mi sento anche un po’ cattivo nel pensare questo. Però la verità è che certi particolari fisici mi piacciono poco e la mia attenzione si focalizza lì in certi periodi. E quindi cerco di riportare la mia attenzione sull’amore delle nostre anime, sui valori e sul piacere di condividere e crescere come coppia ma di tanto in tanto mi prendono questi momenti. Mi rivolgo a voi, capendo i limiti che ci siano via un messaggio quindi non mi aspetto i miracoli, però vorrei capire come uscire da questo schema di pensiero. Io le ho pensate tutte: di avere bisogno di nuove avventure, di non essere magari davvero innamorato, di essere narcisista e persino di avere un DOC da relazione o ancora di avere paura di restare solo. Ma dentro di me sento di essere davvero molto legato a lei spiritualmente e mi piacerebbe eliminare questo unico ostacolo e godermi al 100% questa relazione importante! So stare da solo, mi piace stare solo quindi non credo sia questo. Forse mi Sarebbe piaciuto avere qualche rapporto sessuale con qualche partner in più perché sento di avere provato poco nel passato in merito a avventure di una notte e via e se lei fosse quella giusta, non volendo tradire, mi precluderebbe queste esperienze. Però se soppesò le cose la bilancia pende a favore di tutti i benefici che la relazione offre. Cosa posso fare? Mi sento bloccato perché è difficile anche farlo capire al partner senza ferire la sua autostima che è l ultima cosa che vorrei.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Gentile Claudio,

credo che lei stia sperimentando la fatica di andare a fondo in una scelta impegnativa che, in quanto tale, la mette di fronte a tutto ciò che tale scelta esclude dall'orizzonte delle sue possibilità. 

E' naturale, infatti, che di fronte ad un percorso intrapreso (in questo caso si tratta di una relazione sentimentale, forse la prima veramente significativa della sua vita) ci si volti indietro a guardare tutte le alternative non scelte e forse perse per sempre.

Ciò che non abbiamo vissuto non ci può deludere, perché resta confinato nell'immaginazione che, in genere, enfatizza gli aspetti potenzialmente positivi e trascura quelli negativi.

Ciò che viviamo, al contrario, ci si mostra nella sua interezza, con i lati buoni e quelli meno buoni: questi ultimi, essendo "deludenti" in confronto alle aspettative che avevamo, a volte emergono con prepotenza, ricordandoci che la "perfezione" sognata non esiste. 

Nell'ultima parte della sua lettera lei parla della "bilancia" sulla quale ha già collocato tutti i benefici che questa relazione le sta offrendo: questo significa che è pronto a proseguire con questa storia nonostante gli inevitabili limiti che le pone. Forse ha bisogno di abbassare l'aspettativa che tutto debba andare bene "al 100%" e di provare ad accogliere le imperfezioni e le sfumature che qualunque esperienza umana porta con sé: ne trarrà sicuramente vantaggio.

Le faccio i miei auguri e resto a disposizione.

d.ssa Roberta Altieri