Si può vivere senza farfalle nello stomaco?

Giorgia

Buonasera, mi chiamo Giorgia. Vi scrivo per una piccola ma a tratti molto grande domanda. Io sono fidanzata da 4 anni. La nostra storia è iniziata con un fortissimo innamoramento, una passione estrema e un desiderio di viverci tale da voler passare ogni minuto libero insieme. Avevo trovato l'amore della mia vita ed ero certa di questo. Così è durata per almeno 2 anni e mezzo poi via via la cosa è andata a calare, vuoi per un naturale evolversi delle cose, vuoi per un anno di ristrutturazione che ci ha assorbiti totalmente. Adesso dovremmo andare a vivere insieme ma io mi pongo tante domande. Non c'è più la passione di un tempo, non ci sono più i battiti del cuore, non c'è più l'emozione di vederlo. C'è molta stima reciproca, desiderio di costruire qualcosa di importante insieme, fiducia, comprensione, aiuto e sostegno reciproco e comunicazione. Routine mi direte. Normalità. Lui è una persona molto razionale, intelligente, accomodante, gentile, premuroso, presente, perfetto. (Ha anche dei difetti). Io sono una bomba ad orologeria. Emotivamente instabile. Alterno momenti di gioia estrema e tristezza inconsolabile. Ultimamente sono pure insonne (lavoro su turni notturni, tutto ha una spiegazione). Ho bisogno delle emozioni per dare un senso alla mia vita. La mia domanda piccola è.. come posso risolvere tutto questo? Sbaglio ad andarci a convivere? Mi sento che il problema sono io con la mia emotività, vedo tante coppie che dopo anni di routine riescono ad essere felici insieme e mi sembra di dover accettare di essere o piatta per tutta la vita oppure di essere destinata a cambiare ragazzo per vivere emozioni continue. E non voglio farlo. La domanda grande è questa: leggo ovunque che le farfalle e i battiti del cuore e l'innamoramento passano dopo il primo periodo, ma nell'ottica del voler poi passare tutta la vita con una persona, come si può rinunciare per sempre a tutto questo?? Scegliere volutamente di non voler più provare queste emozioni, per dar spazio ad altre, ma cosa c'è di più intenso di queste? Io ho 30 anni quindi sono in un età in cui le scelte vanno fatte. Spero di essere stata chiara. Giorgia

6 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Giorgia,

la fase passionale di innamoramento ha una durata di un anno e quel senso di dipendenza e di vicinanza con il partner si affievolisce naturalmente per lasciare il posto o ad una frattura, quindi ci si lascia, oppure ad una relazione più solida, in cui la quotidianità e la progettazione ridimensionano l'aspetto emotivo. Il ridimensionamento non comporta necessariamente un calo dell'affetto, dell'amore o della passione. Semplicemente si dà spazio ad altri aspetti della relazione che le permettono di crescere ed evolversi nel tempo. 

A questo punto, varrebbe la pena che lei si interroghi su cosa cerca da una relazione di coppia, da dove nasce la sua idea di romanticismo e innamoramento, che modelli ha avuto, quali sono le sue aspettative e i suoi desideri. Inoltre, da ciò che ha scritto, mi viene anche da orientarla verso un approfondimento dei suoi vissuti emotivi, che lei descrive come instabili. La sua definizione già presuppone delle basi poco solide su cui poter strutturare una relazione interpersonale: lei ha questa sensazione se pensa a se stessa?

Le consiglio, quando vorrà, di intraprendere un percorso psicologico individuale per scoprire se stessa e provare a rispondere ai quesiti che le ho esposto o a tutte le domande che vorrà farsi.

Le auguro una buona fortuna e le mando un caro saluto,

dott.ssa Alessia Serio 

Dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Torino

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buongiorno Giorgia,

Le relazioni di tipo affettivo si trasformano durante il passare del tempo, ma, dalla sua descrizione mi sembra che ci sia ancora una forte intimità connaturata da aiuto e supporto reciproco mentre sembra essere calata la spinta emozionale e passionale nel vostro rapporto.

In questo caso occorre analizzare le aspettative ed i bisogni reciproci ma anche le paure patite da entrambi, una convivenza presenta problemi di adattamento ad una situazione  diversa dalla precedente con l'emergere di senso di responsabilità e di ancoraggio.

Pertanto, consiglio una terapia di coppia, un luogo sicuro dove in piena libertà di pensiero ed espressione emotiva possiate ritrovarvi con nuovo slancio ed acquisire piccoli strumenti per affrontare la stabilità nel tempo di un rapporto.

Resto a disposizione per qualsiasi integrazione e/o chiarimento

Dott.ssa Federica Zunino

Dott.ssa Federica Zunino

Dott.ssa Federica Zunino

Savona

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Cara Giorgia

Il desiderio di sentirsi sempre come il primo giorno, con le farfalle allo stomaco e il forte desiderio di rivederlo/a è un desiderio comune a molte coppie. Ciò che lei descrive come passione, desiderio e forti emozioni, come ben sa, fa parte di una prima fase del rapporto che potremmo chiamare innamoramento. Poi le cose cambiano, il rapporto si fa più maturo e si comincia a "costruire"... nel suo caso. Cosa sente di aver costruito con il suo partner? Avete ristrutturato una casa e il passaggio alla convivenza è vicino ma qualcosa la blocca. È davvero tutto nelle "farfalle allo stomaco" il suo dubbio? O forse effettivamente nonostante i numerosi pregi del suo partner, comunque non si sente sicura e libera di essere se stessa? Oppure, infondo a sé stessa, non si sente pronta per prendersi delle responsabilità e preferisce vivere solo di emozioni forti ed eccitanti?

Non c'è una cosa giusta da fare Giorgia, non cada nell'errore di fare paragoni con altre coppie o altre persone. Il giusto per lei potrebbe essere l'errore di un altro. Potrei solo consigliarle di scavare un pochino più a fondo a questa sua necessità per capire se ciò che cerca è davvero un partner con cui costruire qualcosa o qualcuno che in qualche modo "addomestichi" il suo spirito che lei sente inadeguato per questa realtà.

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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Cara Giorgia,

è vero, le “farfalle” nello stomaco, spesso, lasciano spazio ad altro con il tempo in una relazione. Vorrei sottolineare questa tua affermazione ”Io ho 30 anni quindi sono in un’età in cui le scelte vanno fatte”. Quali scelte? E specialmente, da dove arriva questo “dovere”? penso sarebbe utile approfondire questo aspetto. Difficilmente si considera piacevole qualcosa che “va fatta”. Spero di averti dato uno spunto di riflessione per approfondire.

Dott.ssa Valeria Stevanin

Dott.ssa Valeria Stevanin

Roma

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Buonasera Giorgia, direi che è senz'altro una grande domanda alla quale è molto difficile rispondere. Il vostro legame sembra essere di qualità, ci sono tutte le premesse per costruire qualcosa di serio e probabilmente di duraturo. Quando si sta per cambiare vita come andare a convivere, sposarsi, cambiare lavoro o paese è normale che vengano dubbi o che ci si facciano domande. Il suo dubbio è più che legittimo ma non credo che si possa vivere tutta una vita con le "farfalle nello stomaco" (sarebbe molto faticoso e stressante). Questa sua condizione di alternanza gioia e tristezza ne è la prova (è difficile essere sempre estremamente felici o estremamente tristi). E comunque per fare delle scelte non esiste una età preordinata...

Forse non ho risposto alla grande domanda ma le ho dato indizi per cercare dentro di sé la risposta perché è lì che la troverà.

Un abbraccio 

Marchetti Fiammetta 

Ordine Psicologi Liguria 2882

Disponibile per supporto o consulenze anche tramite videochiamata o telefono

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

La Spezia

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