Storie di ordinaria maleducazione

A tutti sarà capitato di trovarsi in una delle seguenti situazioni: in un negozio con il commesso che parla al telefono e non ci degna di uno sguardo; essere a tavola con amici, il cellulare suona continuamente e loro rispondono; mentre si parla con un'amica, vostro figlio vi interrompe e continua a chiedere attenzione; in ufficio il collega accanto parla a voce alta, è molto rumoroso e non si preoccupa di arrecare disturbo. In macchina, davanti al semaforo se non si è pronti a scattare alla ricomparsa del verde, l'automobilista che sta dietro impaziente comincia a strombazzare, se va bene, a insultarci con gesti ed epiteti irripetibili, nei casi peggiori.

E si potrebbe continuare con una lista lunga per ricordare episodi, situazioni in cui ci siamo trovati ad aver a che fare con persone maleducate, rumorose, aggressive.

Che cos'è all'origine di un comportamento maleducato?

E' essenzialmente da ricercare nell'assenza di consapevolezza dell'esistenza dell'altro, nella mancanza di riguardo. Non a caso le parole "riguardare" e "rispettare", etimologicamente, indicano il guardare bene, l'osservare 2 volte.
Il maleducato dedica agli altri solo uno sguardo superficiale, li ignora,quasi fossero invisibili. In altre parole, è incapace di trascendere i propri interessi e desideri personali a vantaggio degli altri.

Chi si comporta in modo sgarbato tenta in realtà di proteggersi,è un insicuro che, timoroso di rendere evidenti quelle che crede siano le proprie ,mancanze,si mette sulla difensiva, aggredendo gli altri.

Questa mancanza di fiducia può avere origini diverse: genitori troppo esigenti,insegnanti che l'hanno fatto sentire inadeguato. Comunque sia, l'insicuro tenta di sopraffare, distabilire una forma di controllo, di prevalere sugli altri per ottenere un vantaggio materiale o psicologico che lenisca quel senso di inadeguatezza che inconsapevolmente lo tormenta.

Come difendersi da una persona maleducata ed aggressiva?

Le persone tendono ad adeguarsi alla situazione, qualunque sia l'atteggiamento che teniamo di fronte a loro: la violenza attira la violenza, la gentilezza attrae gentilezza.
Così fra gli atteggiamenti anti-maleducato uno essenziale è quello di osservare chi ci parla, anzichè farsi prendere dalla fretta. Rallentare il ritmo consente di offrire all'altro la considerazione che merita,e così ne riceveremo dell'altra.

Stare in ascolto e mettersi nei panni dell'altro, è un ottimo metodo per sviluppare l'empatia,cioè conoscere l'altro.
Un'altra regola è quella che insegna quando dissentiamo, di cercare di capire il punto di vista diverso dal nostro.
Affermare le proprie opinioni non significa umiliare l'altro,ne tantomeno aggredirlo per imporre le proprie idee.

E'importante anche prestare attenzione alle piccole cose, ai piccoli gesti,come aiuto per stabilire e rinsaldare le relazioni, per es. usando più spesso espressioni come:"Buon giorno", "Grazie", "Per favore"," Prego", "Mi scusi"..., modalità espressive che spesso dimentichiamo.

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