Ciao Riccardo,
grazie per aver scritto. Quello che racconti è molto serio, e prima di tutto voglio dirti che non è colpa tua. Nessuno merita di essere trattato con disprezzo, deriso, aggredito o umiliato, tanto meno da un genitore. Il comportamento di tuo padre non è solo sbagliato, ma può avere conseguenze profonde sulla tua salute emotiva e mentale. È giusto che tu stia cercando di capire cosa fare: hai ogni diritto di essere protetto, ascoltato e rispettato.
Hai il diritto di chiedere aiuto. Se ti senti in pericolo, se la situazione in casa è pesante o insostenibile, puoi assolutamente rivolgerti ai servizi sociali o a un consultorio familiare. Il loro compito è tutelare i minori e i giovani anche in situazioni complesse come la tua.
Come agiscono i servizi sociali:
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Ascoltano la tua versione dei fatti in un ambiente protetto.
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Possono parlare con altri adulti di riferimento (es. tua madre, insegnanti) per capire meglio la situazione.
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Se serve, attivano un percorso di sostegno psicologico, mediazione familiare o in alcuni casi misure di protezione.
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Non sei lasciato solo: l’obiettivo non è “punire” un genitore, ma proteggere te e aiutarti a stare meglio.
Se non ti senti ancora pronto a contattare direttamente i servizi sociali, prova a parlarne con:
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un insegnante, un educatore, o lo psicologo scolastico
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un parente affidabile, magari qualcuno che ha già notato qualcosa
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la tua mamma, se credi che possa aiutarti ad affrontare la situazione Numeri e servizi che puoi contattare
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Telefono Azzurro – 1.96.96: attivo 24 ore su 24, per bambini e adolescenti in difficoltà. Anche via chat dal sito: www.azzurro.it
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Emergenze – 112 o 113, se ci fosse una situazione di pericolo fisico.
Anche se tuo padre si comporta in modo crudele, tu non sei quello che lui dice o fa. È importante che tu trovi spazi in cui esprimere le tue emozioni e non tenerle dentro. Parlare, scrivere, confrontarti con altri può aiutare a sentirti meno solo.
In conclusione Sì, puoi e forse dovresti chiedere aiuto, perché questa è una situazione pesante e tu meriti di essere ascoltato e protetto. Non è "esagerare", non è "fare la spia": è difendere il tuo diritto a vivere con rispetto e dignità.
Dott.ssa Antonella Bellanzon