Padre provocatorio

riccardo

Vorrei chiedere cosa fare, visto che ho un padre che non ha alcun interesse per me. Se non fosse per mia mamma, non andrei neanche a scuola. È provocatorio, cioè quando gli dico qualcosa che non va, lui ride. Non si fa scrupoli a mettermi le mani addosso: quando ero piccolo lo faceva spesso, fortunatamente adesso non lo fa più solo perché sa che so difendermi. Quando piangevo, rideva e mi insultava. È molto rancoroso e mi mette in difficoltà davanti alle persone. Vorrei avere dei consigli su cosa dovrei fare, perché è una situazione pesante, e se è il caso di chiamare i servizi sociali. E in che modo agiscono?

3 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Riccardo,
grazie per aver scritto. Quello che racconti è molto serio, e prima di tutto voglio dirti che non è colpa tua. Nessuno merita di essere trattato con disprezzo, deriso, aggredito o umiliato, tanto meno da un genitore. Il comportamento di tuo padre non è solo sbagliato, ma può avere conseguenze profonde sulla tua salute emotiva e mentale. È giusto che tu stia cercando di capire cosa fare: hai ogni diritto di essere protetto, ascoltato e rispettato.

Hai il diritto di chiedere aiuto. Se ti senti in pericolo, se la situazione in casa è pesante o insostenibile, puoi assolutamente rivolgerti ai servizi sociali o a un consultorio familiare. Il loro compito è tutelare i minori e i giovani anche in situazioni complesse come la tua.

Come agiscono i servizi sociali:

  • Ascoltano la tua versione dei fatti in un ambiente protetto.

  • Possono parlare con altri adulti di riferimento (es. tua madre, insegnanti) per capire meglio la situazione.

  • Se serve, attivano un percorso di sostegno psicologico, mediazione familiare o in alcuni casi misure di protezione.

  • Non sei lasciato solo: l’obiettivo non è “punire” un genitore, ma proteggere te e aiutarti a stare meglio.

Se non ti senti ancora pronto a contattare direttamente i servizi sociali, prova a parlarne con:

  • un insegnante, un educatore, o lo psicologo scolastico

  • un parente affidabile, magari qualcuno che ha già notato qualcosa

  • la tua mamma, se credi che possa aiutarti ad affrontare la situazione                     Numeri e servizi che puoi contattare

  • Telefono Azzurro – 1.96.96: attivo 24 ore su 24, per bambini e adolescenti in difficoltà. Anche via chat dal sito: www.azzurro.it

  • Emergenze – 112 o 113, se ci fosse una situazione di pericolo fisico.

Anche se tuo padre si comporta in modo crudele, tu non sei quello che lui dice o fa. È importante che tu trovi spazi in cui esprimere le tue emozioni e non tenerle dentro. Parlare, scrivere, confrontarti con altri può aiutare a sentirti meno solo.

In conclusione Sì, puoi e forse dovresti chiedere aiuto, perché questa è una situazione pesante e tu meriti di essere ascoltato e protetto. Non è "esagerare", non è "fare la spia": è difendere il tuo diritto a vivere con rispetto e dignità.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Grazie per aver condiviso con me una situazione così difficile e delicata. Condivido pienamente la risposta della collega Dott.ssa Antonella Bellanzon: è importante riconoscere quanto questa relazione ti stia facendo male e cercare un supporto adeguato.

Quando in famiglia ci sono comportamenti che ti fanno sentire non rispettato, deriso o minacciato, è fondamentale prendersi cura di te e della tua sicurezza.

Rivolgersi ai servizi sociali può essere un passo utile, soprattutto se senti che non riesci più ad affrontare la situazione da solo. I servizi sociali possono valutare la situazione, offrirti protezione e attivare interventi mirati. Il loro compito è quello di ascoltare, proteggere e creare le condizioni affinché tu possa sentirti al sicuro.

Anche intraprendere un percorso psicologico può aiutarti a dare un senso a ciò che stai vivendo, elaborare le emozioni e trovare strumenti per proteggerti e ricostruire fiducia e forza interiore.

Ricorda che non sei solo. Chiedere aiuto è un atto di coraggio, e può davvero fare la differenza.

Dott. Filippo Arnoldi

Dott. Filippo Arnoldi

Bergamo

Il Dott. Filippo Arnoldi offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online