Psicopatia: cosa è, caratteristiche e definizioni

La psicopatia è un argomento che suscita fascino e grande interesse nell’interlocutore, e con l’avvento di serie tv, podcast e video sul true crime è diventato anche molto popolare nel corso degli anni. Tuttavia, c’è molta confusione a riguardo, e questo non solo per eventuale disinformazione, ma anche perché è un tema complesso, che è stato a lungo dibattuto tra gli accademici e lo è ancora.

A tutti gli effetti è un disturbo di personalità, tuttavia non incluso nella sezione apposita del Diagnostic And Statistic Manual of Mental Disorder ad oggi (DSM-5 e DSM-5-TR).

Il Disturbo Psicopatico di Personalità nella penultima edizione del DSM (2013) era incluso nella sezione III dei “Modelli Emergenti e Misure”, mentre nella versione più recente (DMS-5-TR, 2025) la psicopatia viene utilizzata come uno specificatore del Disturbo Antisociale di Personalità (Cluster B).

Come accennato, questo disturbo è stato studiato e discusso, e tutt’oggi ci sono domande e dubbi sulla definizione, diagnosi ed anche classificazione.

Con uno sguardo al passato si risale al 1941, quando Cleckley ha descritto i 16 tratti distintivi della psicopatia, successivamente revisionati. La lista include:

  • Fascino e loquacità, sono persone che sanno ammaliare con le parole;
  • Grandioso Senso del Sé, si raccontano e percepiscono come perfetti ed incredibili risultando però arroganti;
  • Costante bisogno di stimoli e facilità ad annoiarsi che inducono comportamenti rischiosi;
  • Grandi abilità come bugiardi patologici;
  • Manipolazione;
  • Assenza di colpa, vergogna e rimorso;
  • Affettività superficiale che si esprime o con distacco emotivo o con un’affettività recitata a fini manipolatori;
  • Totale assenza di empatia;
  • Disregolazione emotiva e comportamentale, soprattutto a causa di rabbia e frustrazione;
  • Impulsività;
  • Sessualità promiscua;
  • Incapacità di sviluppare piano ed obiettivi realistici per il futuro;
  • Comportamento problematico e antisociale in infanzia e adolescenza.

L’autore ha posto un’importante attenzione all’aspetto emotivo del soggetto, e Hare, anni dopo, darà conferma proprio di questo: la psicopatia si configura come un disturbo di personalità caratterizzato da condotta antisociale, stile arrogante e menzognero, forte distacco emotivo e superficialità relazionale.

Psicopatia o Antisocialità?

La psicopatia e il Disturbo Antisociale di personalità sono spesso confusi e considerati la medesima cosa. In realtà sono ben diverse: il disturbo antisociale coinvolge la sfera comportamentale, ovvero si caratterizza per la messa in atto di condotte di natura criminale ed impulsiva, per la tendenza alla manipolazione dell’altro. La psicopatia, di contro, associa l’antisocialità alla sfera affettiva e relazionale dunque non concerne solo il comportamento ma ha “un tassello in più”. Proprio per questo Kernberg (1998) ha parlato di un continuum che vede la psicopatia come lo step successivo dell’antisocialità, il suo polo estremo e peggiore.

Caratteristiche neurobiologiche

A livello neurobiologico studi di neuroimaging e neuroimaging funzionale (rispettivamente una tecnica che permette di vedere la struttura delle diverse aree cerebrali ed una tecnica che permette di vedere quali aree cerebrali si attivano durante specifiche attività) hanno rilevato che la corteccia prefrontale ventromediale presenta un’anomala interazione con aree corticali e sottocorticali implicate nei processi decisionali e nella cognizione sociale.

Anche l’amigdala è compromessa nella struttura e attività, inducendo due conseguenze: il deficit empatico, la scarsa sensibilità a stimoli minacciosi e dannosi.

Cosa ne segue a livello cognitivo ed emotivo?

Viste le aree cerebrali coinvolte diversi studi hanno dimostrato che i soggetti psicopatici hanno poche abilità di decision making: l’incapacità di formulare piani realistici, l’impulsività e l’incapacità di ritardare la gratificazione non consentono di ponderare le decisioni con una prospettiva che si riveli vantaggiosa a lungo termine, quindi oltre la gratificazione immediata in realtà incorrono in diversi svantaggi nel lungo periodo. Inoltre, la scarsa sensibilità a minacce e conseguenze dannose e spiacevoli non li rende inclini ad imparare dall’esperienza, per questo nonostante le punizioni, le sanzioni, le incarcerazioni replicheranno i comportamenti antisociali messi in atto.

Studi eseguiti utilizzando il paradigma di Kohlberg sullo sviluppo morale, secondo cui questo è correlato allo sviluppo cognitivo, hanno mostrato che vi sia un arresto nello sviluppo di quest’ultimo alla base della scarsa moralità mostrata dai soggetti psicopatici: l’incapacità di valutare e prendere decisioni secondo dei criteri che non rispondano al desiderio di immediata gratificazione (dovuta alla compromissione delle suddette aree cerebrali) non permette di fare scelte che non siano egoistiche e disinteressate verso l’altro, dunque la morale di questi soggetti è fortemente compromessa.

Sociopatia o psicopatia?

Un’altra distinzione da chiarire è quella tra sociopatia e psicopatia. I due termini indicano, in realtà, la medesima condizione ma sottolineano due origini diverse del disturbo.

Il termine sociopatia, come spiega Hare in Without Coscience (1999) sottolinea come siano le esperienze interpersonali e fattori ambientali e determinare lo sviluppo di una personalità di questo tipo; di contro il lemma psicopatia ne marca le origini biologiche, psicologiche e genetiche rispecchiando di più l’approccio tipico del modello Bio-psico-sociale di Engel (1977), attualmente il riferimento teorico per eccellenza delle discipline medico-psicologiche. Proprio per questo ad oggi, in realtà, il termine sociopatico è un retaggio culturale e a livello clinico non più utilizzato.

Questo primo articolo pone le basi per una visione chiara e lineare della psicopatia, argomento molto complesso di cui si parla molto e su cui non è facile reperire informazioni attendibili.  Concludendo con un accenno alle teorie sulle origini e cause di tale disturbo, si rimanda il lettore al prossimo articolo in cui si parlerà più approfonditamente delle cause, dei fattori di rischio ed anche di alcune manifestazioni particolari della psicopatia.

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https://www.stateofmind.it/psicopatia/

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