La mission dello Studio Papalagi

 “Studio Papalagi: approdare in un porto sicuro”

Narra una tradizione orientale che un tempo vi era l'uso di pagare il medico per ogni giorno di salute e di sospendere il pagamento in caso di malattia. Oggi più che mai questa storia ci fa riflettere, poiché la nostra società sta passando, dopo qualche secolo, dalla medicina solo o perlopiù curativa, alla medicina preventiva.

Questo è anche quello che ci dice l'antica leggenda: scopo della medicina è quello di conservare la salute e il benessere e, tutto ciò, vale ancor più nell'ambito della salute mentale. Se andiamo dallo psicoterapeuta solo quando i nostri sintomi sono gravi, la cura sarà più lunga e complessa, se invece ci attiviamo ai primi sintomi di malessere i nostri meccanismi di autoguarigione saranno meno compromessi e la prognosi più favorevole.

I professionisti che lavorano in questo studio hanno ben chiaro tutto questo e la loro mission è quella di stimolare il naturale processo di ricerca del benessere e di guarigione nel rispetto dell’interezza della persona,  mantenendo solide basi teoriche e neuro-scientifiche.

Attraverso lo strumento della consulenza, che consiste in alcuni colloqui volti alla conoscenza e all'identificazione della problematica, si lavora con il paziente per trovare le strategie più adeguate ad affrontare il disagio. Si individua il percorso più idoneo a seconda delle caratteristiche del soggetto a cui ci si rivolge. Pertanto lo studio Papalagi offre percorsi brevi di sostegno psicologico, psicoterapie integrate, floriterapia e approccio ai traumi con EMDR, trattamento che permette di elaborare gli eventi disturbanti fino all’estinzione del disagio psichico e corporeo. Particolare attenzione viene rivolta alle nuove dipendenze e allo stress, soprattutto quello di tipo traumatico, durante l’intero ciclo di vita.

Affrontare un percorso psicoterapeutico significa diventare maestri di noi stessi, poiché ciascuno ha  “In sé tutte le possibilità per stare bene”, come dice Georges Devereux nel film Jimmy P., che narra la storia della prima psicoterapia transculturale. Attraverso la psicoterapia che diventa "moderno rito di passaggio" tutti possiamo diventare Autori di noi stessi, esplicitando una storia e una narrazione personale unica e irripetibile anche nella nostra epoca centrata soprattutto sul fare piuttosto che sul riflettere.

Il disagio non viene isolato e trattato fine a se stesso ma affrontato inserendolo all’interno di una particolare fase della vita, dentro a un processo naturale di cambiamento, che a volte risulta più faticoso del previsto. Un tempo i passaggi alle diverse fasi venivano codificati attraverso riti di passaggio differenti a seconda delle culture d’appartenenza, a cui tutti partecipavano naturalmente e il cambiamento generava un mutamento di status e l'acquisizione di una nuova identità. Ora nella società moderna i rituali tradizionali sono venuti lentamente a mancare e le persone si ritrovano spesso sole e sprovviste di quei riferimenti culturali che le supportavano nel processo di crescita, sperimentando vissuti d’inquietudine, se non d’angoscia.

Se consideriamo la crisi nei suoi due significati, di pericolo ma anche di opportunità, possiamo paragonarla all'attraversamento di un fiume. Il passaggio necessita di una barca  ben solida, ma, una volta approdati all'altra riva, la si può lasciare e procedere da soli senza sentirsi vincolati ad un posto e ad un tempo. Liberi di scendere dall'imbarcazione e di approdare in un porto sicuro da cui ripartire verso altri mondi e nuove fasi vitali, solo allora ritroviamo noi stessi.

La missione che lo studio Papalagi si propone è proprio questa: accompagnare con strumenti integrati, naturali e rispettosi dell’individualità, il paziente durante un periodo  difficile della sua vita e aiutarlo ad avere la consapevolezza delle proprie capacità in modo che poi possa proseguire  da solo, in sicurezza e con serenità, attraverso gli eventi che il futuro gli riserverà.

 

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