Gentile genitore,
comprendo bene la tua preoccupazione e il desiderio che tuo figlio inizi già ora a investire sul proprio futuro. Tuttavia, a 14 anni è del tutto normale che un ragazzo sia più coinvolto da ciò che lo appassiona nel presente — come i videogiochi o gli amici — piuttosto che da obiettivi a lungo termine, come l’università o una vacanza studio all’estero.
L'approccio strategico ci insegna che, quando una soluzione non funziona, insistere nella stessa direzione spesso rinforza il problema. Se, per esempio, cercare di convincerlo a tutti i costi o forzarlo a partire ha prodotto chiusura o rifiuto, allora è utile cambiare strategia.
Piuttosto che spingerlo a fare ciò che ancora non sente come utile o necessario, può essere più efficace agganciarsi a ciò che per lui è già motivante, usando leve più vicine alla sua realtà: la tecnologia, i videogiochi, la socialità. Da lì si può costruire una comunicazione più aperta e meno conflittuale, per poi guidarlo a riflettere su obiettivi futuri con maggiore consapevolezza e senza imposizioni.
Forzarlo ora rischia di creare distanza e opposizione. Accompagnarlo invece, con piccoli passi strategici e mirati, è spesso la via più efficace per generare cambiamento reale e duraturo.
Se senti che la relazione rischia di irrigidirsi o che i tuoi tentativi non stanno producendo risultati, una consulenza breve con uno psicologo può aiutarti a trovare strategie comunicative più funzionali e adatte alla sua età e al suo stile.
Resto a disposizione,
Dott. Giovanni Noè
Psicologo