Come dire ad i tuoi genitori che vuoi andare da uno psicologo?

Bryan Maria

I miei genitori non sono il massimo, e credo seriamente che mi abbiano abusato fisicamente e verbalmente, soprattutto da quando una professoressa gli ha detto che sono trans, ma non ne ho mai parlato con nessuno, tranne che alla psicologa scolastica, che non è stata molto di aiuto, anche se parlare con un adulto era sempre molto buono. È da tempo che gli chiedo una visita da un Neuropsicologo, perché penso di avere l'ADHD, mi avevano promesso dopo Natale, ma siamo a Giugno ed ancora niente. Voglio seriamente parlarne con qualcuno ma ho paura che lo dicano ad i miei genitori (essendo già successo in passato). Non so come dirglielo, essendo che non mi hanno quasi permesso di andare nello psicologo scolastico l'anno scorso, quindi non penso accetterebbero ora, anche per la questione della visita al neuropsicologo. Che dovrei fare?

3 risposte degli esperti per questa domanda

Gentilissimo,

provi a spiegare apertamente cosa sente, vive e quali difficoltà osserva nella sua vita in riferimento magari anche all'ADHD. 

Potrebbe far presente che andare dallo psicologo non è negativo o da vergognarsi ma anzi soprattutto in questo momento attuale è indice di importante intelligenza, di volersi bene perchè non solo può aiutare in un momento di difficoltà a ri-modulare alcuni pensieri o emozioni ma può anche allargare le modalità di conoscenza personale, come ci si per esempio avvicina a un evento di vita, ecc. 

Per quanto riguarda la valutazione di ADHD potrebbe magari valutare uno psicologo e psicoterapeuta che fa entrambi.

Lo psicoterapeuta inoltre seppure lei minore è tenuto al segreto professionale.

Le linko degli articoli scritti da me:

- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/terapia-individuale-minori-adulti-cognitivo-costruttivista/

-https://www.psicoterapiacioccatorino.it/quando-richiedere-una-consulenza-psicologica/

- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/adhd/

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive e/o eventuale consulenza.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, Rivoli e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Salve, mi permetto di darti del tu perchè deduco che tu abbia un'età molto giovane. Mi spiace molto per la situazione che descrivi poichè comprendo il disagio che puoi sperimentare e quanto sia impattante sulla tua vita quotidiana. Ritengo importare utilizzare parole molto semplici per cercare di far capire loro il disagio che provi nella vita quotidiana a causa delle difficoltà che percepisci; magari è un periodo in cui avere semplicemente bisogno di un sostegno "diverso" da quello che ti potrebbero dare i tuoi genitori. Forse loro sono spaventati dall'idea che il proprio figlio possa andare dallo psicologo: questa paura non va giudicata ma compresa. Esprimi in modo molto semplice ma diretto come ti senti e sono sicuro che saranno i primi ad aiutarti.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarti ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che ti impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Bryan. Un confronto aperto con i genitori potrebbe essere sicuramente utile, soprattutto spiegando loro le sue emozioni e sensazioni legate al presente. Se ha ancora la possibilità inoltre di rivolgersi alla psicologa scolastica, può basarsi su di lei per avere dei consigli mirati per la sua situazione, in quanto già la conosce e conosce la sua situazione. È giusto dare voce alla propria sofferenza e rivolgersi ad uno psicologo è indice della volontà di prendersi cura di se stessi: provi a spiegare in questi termini la sua volontà ai suoi genitori, in modo da cercare di iniziare un discorso sincero e non giudicante.
Mi rendo comunque disponibile anche online se volesse ulteriori informazioni e per avere un primo confronto per approfondire la situazione e capire come muoversi.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.