Conseguenze racconti violenze assistite in passato

Francesca

Buongiorno, vorrei fare una domanda in merito agli obblighi della figura dello psicologo/psicoterapeuta. Dal momento in cui il paziente maggiorenne racconta eventi di violenza assistita durante l’infanzia, in ambito familiare, ma non più presenti da anni, lo psicologo (in consultorio o privato) ha l’obbligo di denunciare comunque tali fatti? O di far intervenire i servizi sociali nel caso in cui il paziente sia ancora minorenne? Molte grazie

1 risposta degli esperti per questa domanda

Ciao Francesca,

Ti rispondo facendo riferimento al nostro codice deontologico. Uno psicologo che lavora nel settore pubblico, facendo l'esempio del consultorio che dicevi, rappresenta un pubblico ufficiale, per cui nel momento in cui riceve informazioni da un minore di violenza assistita o diretta, è tenuto a darne referto. Uno psicologo invece che lavora nel privato non rappresenta un pubblico ufficiale, per questo motivo non vi è un obbligo, in quanto tale obbligo si bilancia con il segreto professionale. Sarà quindi lo psicologo a valutare i rischi e i benefici di darne o meno comunicazione, tenendo presente che si tratta comunque di un minore a cui va garantita la tutela. Se invece lo psicologo riceve notizia di violenza assistita da un paziente maggiorenne, riguardo fatti di quando era minore, ciò aggiunge complessità, in quanto esporre denuncia potrebbe far rivivere al paziente una vittimizzazione secondaria. Perciò bisogna valutare in fase di percorso terapeutico la strada migliore da intraprendere, tenendo conto che, essendo maggiorenne, potrebbe essere lo stesso paziente a muoversi nel senso della denuncia. 

Dott.ssa Diletta Delgrossi

Dott.ssa Diletta Delgrossi

Monza e della Brianza

La Dott.ssa Diletta Delgrossi offre supporto psicologico anche online