Il problema della solitudine in rete
Perché ci si sente soli in rete? Cosa esiste dietro questo bisogno?
08 Gennaio 2018
RM
La presenza di "bambinaie" nelle case dei nobili e nelle attuali abitazioni ha una storia che si annida nella notte dei tempi. A tal proposito, il legame di odio-amore ha contrassegnato tante infanzie. Pertanto, è opportuno considerare alcuni aspetti psicologici:
1) la governante di un tempo era rigorosa e intransigente verso i bambini da educare che le venivano affidati, da far scaturire l'odio infantile a causa delle imposizioni;
2) l'odio che i bambini provavano poteva essere manifestato senza alcuna offesa per i genitori e senza causare in essi sensi di colpa;
3) in antitesi, le convenzioni educative prima e, successivamente il Super-io avrebbero potuto evitare che quest'odio si riversasse proprio sui genitori. Non è un fatto casuale, ad esempio, che nelle favole sia stata introdotta la figura della "matrigna", come "mamma cattiva" su cui trasmettere ogni tipo di sentimento negativo.
All'inizio, la figura della bambinaia, poi "baby sitter" si presenta fortemente ambigua, esposta a molti sentimenti negativi e pochi positivi, che non si possono evitare.
Dopo questa immagine, che si è vista nei secoli scorsi, subentra quella magica di "Mary Poppins", per giungere poi, alla figura moderna di "baby sitter" che è quella che ama, condivide, gioca e adotta molto amabilmente ed in modo molto soft dei comportamenti riprovevoli, da trasformarsi, spesso, in una "figura d'amore" che va a sostituire, nella sua dolcezza e comprensione, la "figura materna"quando assente.
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