Sono Matteo Faberi, psicologo, laureato in Scienze dell'Educazione e Psicologia Clinica e dell'Educazione. Sono iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia al n. 03/14707. Sono: rieducatore uditivo e istruttore del metodo AIT Bérard; istruttore di Training Autogeno di base; formatore Libertas di area generale e di disciplina Nordic Walking.
Sono Matteo Faberi, psicologo, laureato in Scienze dell'Educazione e Psicologia Clinica e dell'Educazione. Sono iscritto all'Albo degli Psicologi della Lombardia al n. 03/14707. Sono: rieducatore uditivo e istruttore del metodo AIT Bérard; istruttore di Training Autogeno di base; formatore Libertas di area generale e di disciplina Nordic Walking.
Sono impegnato nell'affiancare i bambini e i ragazzi, insieme alle loro famiglie, nel loro percorso di crescita, a partire dai loro primissimi mesi di vita, per poi continuare fino al procedere del loro percorso scolastico. Sono convinto che ogni bambino (con o senza deficit, handicap, ...) ha molte potenzialità che può esprimere se adeguatamente stimolato, educato e rispettato.
E' interessante ricordare che le scienze calcolano il numero di atomi presenti nell'universo a noi conosciuto approssimativamente intorno a 10^(66), il numero delle connessioni intercellulari presenti e disponibili in una minuscola parte del cervello di ogni uomo (anche di quello con grossi deficit ed handicap) supererebbe invece di gran lunga il 10^(2.783.000). Ed allora viene spontanea una domanda: dov'è il cielo stellato? Non è forse in ogni uomo, in ogni bambino, in ogni persona
Ritengo quindi che, conoscendo i tempi e le modalità tipiche dello sviluppo e degli apprendimenti, è possibile ed importante:
- attuare modalità educative che permettano all'educando di poter esprimere appieno sé stesso e le proprie potenzialità;
- prevenire possibili difficoltà che possono insorgere a causa della mancata acquisizione di importanti capacità di base;
- laddove ci sia qualche difficoltà, individuarla, comprenderne il motivo e cercare di rimuoverla o alleviarla.
Bambini che non camminano, non sono in grado di gestire i proprio corpo, o non parlano, o non si relazionano con gli altri, o faticano a scrivere e leggere, o semplicemente non sono aiutati a poter esprimere tutto l'universo che c'è in loro, continuanno a porci davanti ad un impegno, ad una sfida. Il superamento e la prevenzione degli handicap è una sfida concreta che all'inizio del III millennio si propone con insistenza ai professionisti ed operatori del settore.
Ogni operatore, ogni professionista, ogni ricercatore ha il dovere di adoperarsi, in dialogo interdisciplinare con gli altri operatori, nell'affrontare questa sfida. La ricerca ed il servizio sono in questo senso strettamente uniti e fondamentali. Da vari metodi, come da varie cassette degli attrezzi che vanno ben studiate e conosciute, si possono studiare stimoli mirati alla crescita di ogni uomo, alla crescita di quell'uomo che ci si trova davanti.
L'approccio alla psicologia ed alla pedagogia che propongo può essere definito Psicopedagogia dello sviluppo.
Tra le mie pubblicazioni:
- Berard G., Brockett S., Udito uguale comportamento. Aggiornato ed ampliato, traduzione italiana di Faberi M., Edizioni del Rosone, Foggia 2018
- Faberi M., Psicopedagogia dello sviluppo, FrancoAngeli, Milano 2016
- Faberi M. (a cura di), Meraviglia di essere uomo. Un approccio interdisciplinare alle problematiche delle persone con handicap, FrancoAngeli, Milano 2008.