Alzarmi dalla sedia ma mi sembra cosi complicato.

olivia

Salve a tutti,sono una ragazza di 23 anni e da un po' di tempo,non so neanche da quanto, non ho voglia di fare niente, non sto vivendo una situazione molto facile, mio babbo si è ammalato, questo mi rende molto triste.Abito sopra casa dei miei suoceri e mia suocera vuole manovrare la mia vita e mi sminuisce sempre e io mi sento impotente, il mio ragazzo mi nasconde sempre piu cose e non riesco a capire perche e vivo in un posto dove non c'è niente,quindi sto tutto il giorno chiusa in casa, e tutte queste cose per me sono una scusa della mia pigrizia,so che non è per questo che non ho voglia di fare niente ma è come se volessi giustificarmi con me stessa, non ho voglia di fare i lavori a casa ne di prendermi cura di me stessa,l'unica cosa che faccio volentieri è prendermi cura di mio figlio e ho tanta paura che la mia pigrizia possa riscuotersi negativamente su di lui,ha solo 7 mesi.Mi sento profondamente sola ,non ho nessuno con cui sfogarmi,le mie amiche abitano molto lontano. È come se mi accontentassi della consapevolezza di essere pigra. Non so che cosa fare,come comportarmi,basterebbe che mi alzassi dalla sedia ma mi sembra cosi complicato.. non voglio vivere cosi, non voglio per mio figlio ne per me. Mi sento molto frustrata e triste,è una situazione completamente estranea a me, io non ero cosi ed è come se mi perdessi in un bicchier d'acqua. Non voglio che la vita decida per me ,ma è come se io fossi inerme e incapace di decidere.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Olivia,

Dalle sue parole traspare tutta la tristezza, e confusione per la sofferenza e il disagio che attualmente sperimenta,

Un'importante malattia, le conseguenti preoccupazioni e timori di perdita, le difficoltà relazionali con il nuovo nucleo familiare e non per ultima una recente gravidanza, con i suoi piaceri ma anche nuove responsabilità...sono un grosso insieme di eventi ed emozioni che può essere difficile gestire da soli, senza un adeguato sostegno.

Le consiglierei di contattare un terapeuta il più vicino a lei, per intraprendere un percorso psicologico, mirato soprattutto all'elaborazione dei recenti episodi, e alla riconquista di nuovi obiettivi e spinte di vita.

Personalmente ricevo a Fano e Pesaro, e offro consulenze online tramite skype.

se vuole può contattarmi privatamente.

Un caro saluto

 

 

 

Cara Olivia

la situazione che stai vivendo penso che non dipenda dalla tua volonta' ne' dalla pigrizia; se tu non ti riconosci in questa situazione e'  perche' dopo il parto si possono innescare dei cambiamenti fisici e poi psicologici che a volte non rientrano sotto il nostro controllo. Ti consiglio fortemente di consultare uno psicologo vicino a te o di rivolgerti a un consultorio (dove puoi trovare medici per neo mamme e neonati): ti aiuteranno a capire che i profondi cambiamenti ormonali e fisici spesso possono provocare in noi donne uno stato di depressione post parto che puo' essere superato attraverso il sostegno e il dialogo con uno specialista senza colpevolizzarti.

Un caro augurio

 

 

 

Dott.ssa Ilaria Rosati

Dott.ssa Ilaria Rosati

Parma

La Dott.ssa Ilaria Rosati offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Olivia,

la sua non credo sia pigrizia, ma depressione; o meglio, un abbassamento del tono dell'umore reattivo alla condizione esistenziale in cui si trova, che per lei è così frustrante e svilente.

Deve imparare a rispettarsi di più ed a farsi rispettare, sia da sua suocera che, soprattutto da suo marito, col quale deve aprire un dialogo rispetto a quello che le sta succedendo, che sicuramente ha molto a che fare anche col vostro rapporto di coppia.

Non trascuri questa crisi; credo che sarebbe opportuno che si facesse aiutare da uno psicoterapeuta che l'aiuti ad acquisire maggiore consapevolezza di sè e più forza.

Auguri e saluti cordiali

 

Dott.ssa Gloria Monti

Dott.ssa Gloria Monti

Forlì-Cesena

La Dott.ssa Gloria Monti offre supporto psicologico anche online

Salve Olivia,

io non chiamerei il suo problema con il termine "pigrizia", che ha un'accezione negativa e giudicante. Lei stessa soffre molto di questo stato e vorrebbe agire in maniera diversa, ma in questo momento non ci riesce, non è una colpa bensì un momento di difficoltà, che tutti possiamo attraversare nel corso della propria vita. L'arrivo di un figlio è un enorme cambiamento che può già da solo portare a un forte scombussolamento emotivo, se aggiungiamo che oltre a questo si trova ad affrontare la malattia del padre si può intuire quanto dolore stia attraversando. Inoltre si sente sola e non capita, in un periodo in cui avrebbe bisogno di sostegno. Chiedere aiuto è già un primo passo verso se stessa, e forse darsi l'obiettivo di potersi prendere cura di sè e quindi, indirettamente, anche di suo figlio può essere la spinta per alzarsi dalla sedia, uscire di casa, e venire a parlarne con un professionista. Se vuole possiamo vederci per un colloquio per affrontare tutto questo insieme.

Un caro saluto

Dott.ssa Stefania Fabbri

Dott.ssa Stefania Fabbri

Rimini

La Dott.ssa Stefania Fabbri offre supporto psicologico anche online

Salve in merito a quanto da lei descritto, se alzarsi dalla sedia è per lei complicato, alzi il telefono e chiami le sue amiche anche se sono lontane, potrà sentirle. Provi anche a contattare un centro per le donne con bimbi piccoli, dove fanno attività tipo il baby massaggio, yoga per la mamma o insegnano altre attività su come prendersi cura del bambino ad esempio corsi all'uncinetto per fare vestiti al piccolo, o come cantare le ninna nanne scrivendole da sè, di solito sono associazioni per neo mamme, gratuite, c'è la quota d'iscirzione da pagare, che si scambiano consigli ed appunto propongono corsi per stare insieme tra mamme e con i propri figli. Ad esempio nella mia città l'associazione che ho in mente si chiama Tre mamme per amiche, ma penso che se cerca in internet trova in tante città questo tipo di associazioni no profit. Dato che è difficile per lei fare le cose per sè stessa, se è stimolata a farle per il suo piccolo come dice, probabilmente si alzerà dalla sedia. Provi anche a contattare il Consultorio familiare della sua città, che almeno nella mia, offre sia corsi in peparazione al parto, sia corsi post parto per mamme alle prime armi con un bambino, anche lì potrà incontrare altre mamme e sentirsi meno sola. Al Consultorio familiare offrono anche la possibilità di poter fare terapia personale, quindi se vorrà potrà anche decidere di iniziare un percorso. L'importante è che non si chiuda in casa e come scrive non si accontenti della consapevolezza di essere pigra, ma che sia il primo passo per superare la pigrizia. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Cara Olivia,

sta attraversando un momento difficile nella sua vita dovuto alla malattia del padre ma anche e soprattutto alle nuove esigenze, come prendersi cura di suo figlio e occuparsi della casa e del marito, che un cambiamento come la nascita di un figlio comporta. A mio parere lei non ha affatto un problema di pigrizia ma ciò che lei lamenta è compatibile con una depressione post-partum. Oltretutto questa condizione è caratterizzata anche dalla perdita di autostima, sfiducia in sè e negli altri, difficoltà a reagire e da tanti sensi colpa che sottolineo "immotivati", proprio perchè causati da cambiamenti ormonali e psicologi. Per questo le consiglio di non restare sola ma di farsi subito aiutare, sono molte le donne che vivono nella sua stessa situazione ed è importante rivolgersi presso un consultorio nella sua zona o presso degli psicologi-psicoterapeuti che le possano offrire il sostegno di cui necessita e la possano aiutare a riprendere in mano la sua vita.

Se desidera sono disponibile ad essere contattata, ricevo a Rimini centro.

 

Cara Olivia,

tutto ciò di cui parli la stanchezza, la perdita di interessi sociali, l'apatia sembrano indicare l'inizio di una depressione, forse dovute alla malattia di tuo padre,  alla mancanza di rete sociale e  di sostegno affettivo. Il mio invito è di provare a raccogliere tutte le tue energie per chiedere aiuto ad esperto che ti possa aiutare ad uscire da questo stato di depressione. So che non sarà facile ma pensa che è il miglior modo per prendeterti cura di te stessa ed sarà il regalo più grande che farai  a tuo figlio.