Come imparare ad accettare le proprie scelte

Chiara

Salve, ho 37 anni e sono arrivata in un punto della vita che il guardarmi allo specchio mi fa vedere solo una donna patetica. Ho avuto il primo figlio a 19 anni arrivato troppo presto da una relazione non basata sull'amore (da parte mia). Mi hanno cacciato di casa i miei genitori quindi mi sono ritrovata sola con uno zaino con cellulare, ricarica cellulare e il diario dei miei pensieri. Solo questo. L'unica soluzione era andare a vivere con il mio attuale compagno. Non avendo altra scelta ho costruito una famiglia con quest'uomo, sono diventata una madre di tre figli (unica ragione di vita) e una moglie. Ho smesso di essere donna in quanto non ho né un mestiere né amici, ho solo la mia famiglia. Ho tutto sulle mie spalle ma queste spalle ormai stanno crollando, non riescono più a trattenere il peso. Tra problemi economici, i soldi non bastano mai, tra i problemi giornalieri e la solitudine che mi affligge, mi sento stanca di vivere. I miei compiti giornalieri sono sempre gli stessi, ogni giorno rivivo lo stesso giorno. Come posso accettare le scelte che ho fatto? Come posso riprendere ad amare quello che ho deciso di essere? D'altronde ho deciso io di essere quello che sono, non posso mica abbandonare tutto, non lo farei mai, i miei figli sono la mia vita. Fino a qualche anno riuscivo a sopportare la mia noiosissima routine. Il mio unico svago è fare la spesa. Vorrei riuscire ad accettarlo di nuovo. So che nel mio futuro un cambiamento non potrà esserci. Riprendere gli studi, cercare un lavoro è improponibile perché non avrei tempo. Togliere tempo alla mia famiglia? Impossibile. Il mio compagno non me lo permetterebbe perché se voglio fare qualcosa in più non può togliere tempo a quello che sono abituati a ricevere. La giornata è formata da 24 ore, sembrano tante ma non lo sono. Pulizie di casa, spese, commissioni, stirare, lavare, rammendare, compiti pomeriggio, preparare colazione, pranzo, merenda e cena, occupano tutto il mio tempo. L'unica soluzione è ritornare ad amare quello che ero. Come si fa?

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gent.ma Chiara,

Vorrei farle una domanda:

- Lei si sente amata? -

Anche se ha tre figli... è molto giovane e sarebbe importante per lei poter capire se davvero il suo desiderio realizzativo consista nella vita che sta conducendo.

Ogni scelta fatta con consapevolezza e volontà di bene, richiede responsabilità, e lei ne ha molta, ma questo non significa che non ci sia la possibilità di rinnovarsi ed avere più spazio per se stessa...

Personalmente, penso che una mamma e donna più appagata abbia da offrire molto di più alla propria famiglia.

Sono sicura che fare due parole con un/a psicoterapeuta potrebbe toglierle qualche dubbio e, magari, rafforzarla nelle scelte compiute; oppure potrebbe aiutarla a capire se desidera fare (o essere) anche altro...

Intanto, mi sento di consigliarle un libro appena uscito che si chiama "Amordisé" di Favero, Viviani: potrebbe essere una piacevole lettura.

Se vuole, mi scriva tranquillamente.

Un saluto cordiale,

Dott.ssa Verusca Giuntini 

Carissima Chiara, se quello che lei vede allo specchio è una donna patetica è perché in questo momento sta indossando gli occhiali dell'insoddisfazione. Provi a togliere questi occhiali e metta un altro paio di lenti, per esempio quelli della soddisfazione per essere una mamma presente per i propri bambini. 

Se desidera approfondire il discorso sono disponibile per un colloquio.