Conflitti familiari

Daniela

Buongiorno
Sono tornata ad abitare in un edificio con diversi appartamenti di proprietà dei miei parenti, siamo 4 sorelle e un fratello. Io ho sempre fatto una vita girovaga, poiché non sono mai riuscita a stabilizzarmi come insegnante e ho ottenuto supplenze lontano dalla mia residenza.

Poiché c è stato un calo del lavoro e ho girovagare per 2 anni con supplenze di pochi giorni, e poiché la mia salute psicologica era messa a dura prova, una sorella maggiore mi ha invitato a tornare nel mio paese. Con lei ho instaurato un rapporto di semi convivenza e dipendenza. Ritornando comunque a vivere con lei, ci sono stati anche dei conflitti. Poiché questa casa è il punto di incontro di tutto i miei parenti seguiti dai rispettivi coniugi. Ho avuto diversi conflitti con il marito della mia sorella maggiore, che ha 19 anni più di me. Questo conflitto mi ha resa molto vulnerabile e sono caduta in uno stato depressivo. Ora mi chiedo se non sarebbe meglio accettare una supplenza lontano da casa, di modo da allontanarmi da cercare di costruirmi una vita autonoma lontano da questo conflitto familiare che mi tormenta e che mi ha fatto cadere in questo stato. Attualmente sono seguita da una specialista con cui ho iniziato una psicoterapia e prendo un farmaco antidepressivo.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Daniela,

sicuramente la scelta da te ipotizzata, cioè quella di accettare una supplenza lontano da casa penso sia la migliore.

Se l'ambiente del tuo paese non è più congeniale per te, se ha contribuito a generare in te un malessere sfociato in una depressione (se di depressione si tratta) un bel cambiamento di ambiente ti farà stare bene, potrà migliorare il tuo stato psicologico e quando starai bene non avrai più bisogno di una specialista non ti pare?

Il cambiamento di ambiente è uno degli aspetti che influenzano di più una persona, e potrà essere quello che farà la differenza.

Ti consiglio di provarci.

Un cordiale saluto per te

Salve Daniela

sta già facendo molto, continui la sua terapia con fiducia. Ovviamente ponga la questione al suo terapeuta. Come mai ha posto la domanda in questo luogo?

Non cerchi il confronto con altri pareri perchè la sua relazione terapeutica è più importante dei nostri pareri

E' chiaro che un'autonomia le farebbe molto bene come a chiunque di noi.

Le auguro un futuro vigoroso e buon lavoro terapeutico

Gentile Sig.ra Daniela,

il mio consiglio è di esporre questo suo dubbio alla sua terapeuta ma, soprattutto, di affrontare il percorso di psicoterapia che ha intrapreso con impegno, fiducia e motivazione. Potrebbe volerci un pò di tempo ma vedrà che il percorso la aiuterà a trovare le risposte che sta cercando e, forse, anche ad una nuova consapevolezza di sè e a nuove modalità di relazionarsi con gli altri che la porteranno a non aver più bisogno di allontanarsi per ricercare la propria autonomia.

Un grande in bocca al lupo e buon lavoro terapeutico!

Dott.ssa Monia Biondi

Dott.ssa Monia Biondi

Ravenna

La Dott.ssa Monia Biondi offre supporto psicologico anche online