Ho 21 anni e non sto bene da troppo tempo

Elisa

Salve.
Sono una ragazza di 21 anni e non sto bene da 3 anni ormai.. Mi sono resa conto che più passa il tempo più le cose peggiorano.. Non ho più la forza di fare nulla. Sono sempre nel letto a non far nulla. Il problema è che sono in questa situazione perché non mi sento motivata.. Ho perso ogni motivazione, anche su ciò che mi appassiona, non ne trovo un senso.. Ho non solo problemi sul lavoro e su me stessa ma anche con i miei parenti. La mia famiglia è composta solo da padre e madre, il resto non l'ho mai conosciuto poiché non ci sono mai stati rapporti.. Non chiamano nemmeno ai compleanni. Ho un fratello che ormai vive all'estero ha la sua vita e a me poco mi considera.. Non mi chiama mai, non si interessa della sorella più di tanto.. Solo se succede qualcosa. Mio padre mi ritiene una nullità, basta che mi guarda.. Mi scrive lettere al mio compleanno di quanto ama sua figlia e a stento mi saluta, se sto male nemmeno se ne accorge . Ho provato io molte volte a parlargli, ma da quando ho scoperto il tradimento che ha fatto con mia madre per 6 lunghi anni io non ci riesco.. La sua amante la portava anche a casa mia, e tutto questo l'ho scoperto 2 anni fa.. Da lì piangevo ogni volta, bevevo alcool a casa quando ero sola. Tuttora quando sono in un brutto periodo prendo una bottiglia e la bevo; Mia madre mi parla sempre male di mio padre, quasi ogni giorno quindi lo detesto ancora di più, perché ha fatto e fa soffrire entrambe, entra in casa e quello che fa mio padre è stare nel suo studio e cenare o pranzare. Basta. Non riesco più a vivere. Nonostante tutto questo schifo sto soffrendo anche di ansia. Ieri notte mi girava la testa e il cuore andava all'impazzata ormai non dormo più da mesi.. Ho fatto tantissimi colloqui e ho tantissima voglia di fare e di lavorare ma nessuno mi considera. Faccio sempre una buona impressione e ho notato che quando sono con le mie amiche o con il mio ragazzo ho la mania di farle sempre ridere però poi mi sono guardata dentro e io non ho voglia di ridere. A me non va neanche di respirare. Spero che qualcuno mi sappia dire qualcosa,perché chi mi sta attorno non mi sopporta, potrebbero vedermi crollare mi incolperebbero sempre di tutto quello che faccio.. Sono stanca, distrutta..non ce la faccio più. Da premettere che io mi tengo tutto dentro quindi questa è la prima volta che scrivo tutto ciò..

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Elisa,

la sua lettera suona come un grido di aiuto e da questo vorrei partire. Quando lei scrive di star male da troppo tempo in qualche modo dice quello che in queste sue parole non c'è: dice della sua voglia di cambiare le cose, della sua motivazione a stare bene. Questa motivazione può  essere un motore per rimettere in movimento la sua vita provando a capire cosa sta' succedendo, cosa vuole lei e come e perché  gli altri stanno in relazione con lei. La sua giovane età è un vantaggio perché, anche se non è  sempre facile sentirlo, a 22 anni tutte le strade sono potenzialmente aperte. Non faccia passare troppo tempo, non lasci agli altri la responsabilità  del suo benessere, si alzi da quel letto e prenda subito contatto con un buon psicoterapeuta per cominciare un percorso che la aiuti a uscire fuori da questa situazione apparentemente depressiva che non credo le appartenga. 

Le auguro di trovare la forza iniziale che la aiuti a liberare le sue energie perché siano utilizzabili a realizzare il suo bene.

Buona giornata.

Quando il tempo passa, e si apprendono nuove cose, si cambia non sempre in peggio.
Forse la tua anima è stanca, è appesantita. Inoltre il tuo corpo è composto anche da materia e quindi d'energia. Perché non hai 
Se non sei motivata, come fai a provare emozioni?
Motivazione ed emozioni sono in rapporto tra loro.
Cerca di non confondere i problemi lavorativi con le difficoltà relazionali.
L'egoismo impedisce l'ascolto e rende insensibili.
Tuo padre ha sbagliato a tradire tua madre.
Certo non ha alcun diritto di giudicarti come.
Con te sbaglia tua madre a parlar male di tuo padre.
Evita di bere alcolici e vinci te stessa: la vita per quanto è dura e misteriosa, è molto più forte della morte.

 

Salve Elisa.
In una situazione familiare così difficile è inevitabile sviluppare problematiche legate alla sfiducia in se stessi. La sua condizione potrebbe risalire all’esperienza traumatica del tradimento di suo padre, al trauma parallelo del dolore di sua madre e alla sua percezione interiore di essere sola. Potrebbe essersi generato un processo patologico per l’esperienza non adeguatamente elaborata: le informazioni rimaste isolate nelle sue reti neurali non sono in grado di connettersi con altre reti di memoria che contengono informazioni più adattive.

Bisognerebbe inoltre capire perché ha vissuto in modo così traumatico questa esperienza e non ha trovato le risorse in se stessa per farvi fronte. Parla di suo fratello come di qualcuno che non è partecipe alla sua vita e sicuramente ciò corrisponde al vero, ma c’è da chiedersi se anche lui sta vivendo le sue stesse percezioni emotive, se si sente trascurato, se non è più in grado di avvicinarsi per timore di ferirsi, nonostante lei di questo non ne sia responsabile. Mi sembra lo stesso per il comportamento insoddisfacente di suo padre che scrive lettere di affetto riuscendo ad esprimere sentimenti solo attraverso una pagina e non è in grado di guardarle negli occhi, abbracciarla e sentire quale dolore le ha dato con questa storia extraconiugale. di mamma racconta del suo dolore mai superato e del bisogno di perseverare nel dipingerlo come una persona senza valore, trasferendole angoscia e destabilizzandola maggiormente; eppure sono certa che sia dell'altro in questa relazione madre-figlia che possa aiutarla a capire le sue difficoltà di elaborazione.

Certo che si....ha bisogno di aiuto senza lasciar passar altro tempo.
Saluti

 

Dott.ssa Tiziana Vecchiarini

Dott.ssa Tiziana Vecchiarini

Napoli

La Dott.ssa Tiziana Vecchiarini offre supporto psicologico anche online