La mia ragazza, caduta in depressione, mi ha lasciato.

Davide

Chiedo scusa in anticipo se la domanda risulterà lunga, ma ho bisogno di fare alcune precisazioni e dilungarmi in alcuni punti per rendere chiara la situazione. Partiamo dal principio: ho conosciuto questa ragazza a febbraio 2021, e dopo alcuni mesi ci fidanziamo. Durante questo periodo noto che vive una situazione familiare molto particolare, acquisendo sintonia e confidenza, mi rivela che è stata abbandonata dal padre e che la madre, vittima di ciò e di una depressione scaturita subito dopo, detiene un atteggiamento estremamente possessivo, strizzando l'occhio ai sensi di colpa per poterla tenere sotto controllo. Con il peggiorare della situazione capisce che vuole andarsene di casa, perciò riesce a fuggire di casa e, rivolgendosi ai carabinieri, viene mandata in una comunità (specifico che in quel momento aveva 15 anni). Io in tutto questo periodo ho fatto di tutto per aiutarla, e diventiamo tutto l'uno per l'altro. Adesso il problema, la comunità non ha alcun interesse per lei e non le ha più fornito lo psicologo per risparmiare soldi, facendola cadere lentamente ed inesorabilmente in depressione. Due giorni fa arriva la triste chiamata, mi lascia perché è molto confusa, l'apatia la sta avvolgendo e non capisce più nulla di se stessa, ha paura di non sapere nemmeno cosa sia l'amore. Allo stesso tempo però dice di non riuscire a veder un futuro senza di me, ogni tanto mi scrive per sapere come sto e vorrebbe vedermi per qualche minuto, mi chiede di aspettarla e di ricominciare da capo quando sarà guarita, perché senza di me sarebbe persa. In tutto ciò come dovrei comportarmi? Sto avendo un vero e proprio blocco e la situazione mi soffoca, da una parte vorrei lasciar stare e chiudere qui la cosa, d'altra parte non riesco a capacitarmi di abbandonarla nel momento più buio della sua vita, ripensando anche a quanto stavo bene con lei. E soprattutto, ci sarebbe un modo per aiutarla? Ci penso costantemente e la consapevolezza di essere impotente mi spezza. Chiedo scusa se dovessi avervi fatto perdere del tempo con delle informazioni inutili, e grazie in anticipo per l'eventuale attenzione.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Tenga conto che questa situazione potrebbe rappresentare il sintomo di un disagio interiore che evidentemente lei si porta dentro e che richiede sicuramente di essere attenzionato.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online