Come lo lascio andare?

Sissip78

Comincio a dire che sono sposata da 24 anni con il mio primo fidanzato ho una figlia di 16 anni e fino a qualche mese fa nonostante i nostri problemi matrimoniali dovuti ad una scarsa attenzione da parte di mio marito e da una mia profonda insicurezza caratteriale, riuscivamo ad andare avanti con il matrimonio. Il mese di settembre conosco un ragazzo che lavorava con me, sposato con figli, nasce una bellissima amicizia quotidiana ci sentivamo tutti i giorni..fino a quando nn ne e' nata una relazione fatta di incontri brevi ma intensi solo di baci e carezze nessun rapporto fisico. Purtroppo sono stata scoperta e ho dovuto e ci sto quasi riuscendo a ritornare con mio marito...ovviamente ho dovuto tagliare tutti i contatti con l'altro e nonostante sono decisa per forza di cose a salvare il matrimonio non riesco a togliermelo dalla testa...mi potete aiutare?? C'è un modo per togliermelo dalla testa?

6 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Sissip78, grazie per aver condiviso un pezzo così intimo della tua storia. Capisco bene quanto possa essere confuso e doloroso tutto ciò che stai vivendo. Non è semplice tenere in piedi ciò che si ha costruito in tanti anni e, allo stesso tempo, fare i conti con qualcosa che ha riacceso emozioni profonde e che ha smosso il tuo cuore. Anche se la relazione con questo ragazzo è finita, le emozioni che hai vissuto erano autentiche. L’intensità, la complicità, il sentirti vista e desiderata… tutto questo probabilmente ha toccato corde che erano rimaste silenziose da tempo. Questo non significa che il tuo matrimonio non abbia valore. Ma il fatto che tu faccia fatica a “lasciarlo andare” è comprensibile: non è facile dire addio a chi ci ha fatto sentire vive. Smettere di pensare a qualcuno non significa cancellarlo con la forza. Anzi, spesso è proprio il tentativo di reprimerlo che rende più difficile lasciarlo andare. Permettiti di sentire la mancanza, senza giudicarti. Riconosci ciò che rappresentava. Spesso non è solo la persona che ci manca, ma ciò che simboleggiava: attenzioni, leggerezza, desiderio, novità. Chiediti: “Cosa rappresentava per me questa relazione?” – Questo ti aiuta a capire cosa manca nel tuo matrimonio o nella tua vita personale, e come puoi eventualmente ricostruirlo. Un percorso con una psicologa o una terapeuta, anche solo per qualche incontro, può aiutarti a fare chiarezza dentro di te. A volte bastano poche sedute per rimettere a fuoco i propri bisogni, desideri e paure. Spesso una relazione extraconiugale arriva quando ci sentiamo “spenti”, non viste. Ricomincia da te: coltiva spazi personali, passioni, qualcosa che ti fa sentire di nuovo “tua”. Più ritrovi te stessa, meno dipenderai emotivamente da quel ricordo. Se hai scelto di salvare il matrimonio, è giusto domandarti: posso parlarci apertamente dei miei bisogni? possiamo lavorare insieme per ritrovarci, in modo autentico?
Forse non tutto sarà come prima. Ma può essere diverso, e anche più vero, se entrambi siete disposti a mettervi in gioco. Una cosa importante: non sei sola, e non sei sbagliata. Sei una donna che sta cercando di ritrovare se stessa in mezzo al caos, e questa è una forma di forza, non di debolezza. Se vuoi, posso darti una mano.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

     

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Buonasera

 non posso chiamarla per nome perché nella sua lettera non si è presentata. In effetti è un po' così, ha presentato una situazione difficile, ma non se stessa, quello che stava cercando in questa fugace storia d'amore… Per poter lasciare andare questa persona, bisogna capire che cosa stesse cercando, quali dimensioni della sua vita sono tenute fuori dalla relazione matrimoniale e in che misura possano essere tradotte e lasciate entrare anche in questa relazione. Insomma, non c'è una ricetta o una formula magica, ma è possibile lavorare affinché le sue idee siano più chiare, traducibili anche a parole, e agganciate alle sue emozioni. Questo significa poter agire nel mondo con efficacia, sentirsi attivi e non passivi, essere autenticamente se stessi. Credo che questa sia la strada migliore da percorrere

 

Buongiorno, 

perché deve a tutti costi salvare il suo matrimonio? Cosa rappresenta per lei il tenerlo in piedi a costo della propria felicità? È il fallimento e/o il senso di perdita che la spaventa? 

Un caro saluto

dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Torino

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Cara Sissi78,

ti ringrazio per aver condiviso con sincerità e vulnerabilità una parte così intima e complessa della tua vita. La situazione che stai vivendo è davvero dolorosa e impegnativa, e riconosco quanto possa essere difficile fare i conti con emozioni così forti, specialmente quando si è chiamati a fare delle scelte che coinvolgono il cuore e la mente.

Quello che descrivi riguarda un conflitto interiore profondo: da un lato, c’è il desiderio di salvare il tuo matrimonio, di restare con tuo marito e magari cercare di ricostruire quello che è stato messo alla prova nel tempo; dall’altro, c’è il forte legame emotivo che hai creato con questa persona, che ti fa sentire come se non riuscissi a liberartene facilmente. È importante sapere che le emozioni che stai vivendo sono assolutamente comprensibili. Ogni relazione, che sia di tipo sentimentale o affettivo, può lasciare un’impronta significativa dentro di noi, e in alcuni casi, anche quando ci si allontana, può essere difficile spezzare quel legame.

Il fatto che tu stia cercando di lavorare sulla tua relazione con tuo marito è un passo coraggioso e significativo. Tuttavia, il fatto di non riuscire a "toglierlo dalla testa" è anche il riflesso di un desiderio non ancora elaborato completamente. In questi momenti, è essenziale concedersi il tempo per riflettere su ciò che veramente si desidera e su quale possa essere la strada più sana per te e per la tua famiglia.

Il primo passo potrebbe essere capire davvero cosa ti lega a questa persona. Non tanto per giustificare il comportamento, ma per comprenderne le motivazioni emotive. Cosa ti dava questa relazione che sentivi di non trovare più nel tuo matrimonio? Questa riflessione potrebbe aiutarti a chiarire le tue emozioni e a capire se ci sono aspetti da affrontare con tuo marito, per esempio, la comunicazione, l'intimità o la connessione emotiva, che possano essere recuperati.

Inoltre, un aspetto fondamentale da esplorare è la tua sicurezza e indipendenza emotiva. La tua insicurezza, come descrivi, potrebbe essere un fattore che ha alimentato la tua ricerca di affetto o approvazione altrove. Lavorare su questo aspetto ti permetterà non solo di liberarti da questi legami, ma anche di costruire una maggiore serenità e consapevolezza per il futuro.

Se lo desideri, potremmo esplorare insieme questi temi in uno spazio protetto, dove potrai riflettere senza pressioni, comprendendo meglio i tuoi bisogni e le tue emozioni.

Non esiste una "soluzione rapida", ma è un percorso che, passo dopo passo, ti aiuterà a trovare più chiarezza e serenità.

Resto a disposizione per un colloquio, anche online, se ritieni che possa esserti d’aiuto in questo momento così delicato.

Un caro saluto,
Dr. Alessio Gennaro Miele
Psicologo clinico

Dott. Alessio Gennaro Miele

Dott. Alessio Gennaro Miele

Napoli

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buongiorno,
quello che racconta è un vissuto molto comune quando ci si trova a vivere una relazione che riaccende bisogni, emozioni e attenzioni che forse da tempo si erano un po’ spenti nella vita quotidiana.
È normale che non riesca a “smettere di pensare” a questa persona: i legami emotivi non si spezzano a comando.

Mi chiedo: quali bisogni si sono accesi in lei durante questa amicizia speciale? Che cosa ha riscoperto di sé stessa, oltre alla relazione?
E ancora: oggi, che cosa desidera davvero dal suo matrimonio? È più spinta dalla paura di perdere tutto o dalla volontà di costruire qualcosa di nuovo insieme a suo marito?

Sono domande delicate ma fondamentali per capire come procedere, e non per colpevolizzarsi.
Un percorso di supporto psicologico può aiutarla proprio a trovare risposte che siano autentiche, senza forzature, per ritrovare serenità e direzione.

Se vorrà, sarò felice di accompagnarla in questo cammino.

Dott.ssa Alessia Federiconi

Dott.ssa Alessia Federiconi

Milano

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