Come posso amare un altro uomo e non riuscire a lasciare mio marito

Annalisa

Buongiorno ho 43 anni mamma di 2 bambini di 11 e 8 anni...sto con mio marito da 25 anni tra matrimonio e fidanzamento..una vita sempre insieme...stesse passioni e lavoriamo entrambi nella sua azienda...ora dopo anni in cui ci siamo amati e compresi dopo qualche delusione o giornata triste mi sono ritrovata con un uomo che mi ama alla follia e mi fa sentire viva come non mi sentivo da tanto..per mesi lui non si faceva avanti e io stavo al semplice gioco della seduzione...poi un giorno ho preso l iniziativa e gli ho detto che anche io provo qualcosa per lui...si è scatenata una grande passione e se fossi single sarei già a vivere da lui....ma poi penso a quanto ferirei mio marito le famiglie e i ns figli.. resto con mio marito per non fare del male..tra l'altro con il mio amante non c'è ancora stato sesso completo perché io fino ad oggi ero stata solo con mio marito e lui perché vuole aspettare che io prenda una decisione definitiva...io lo desidero e butterei tutto all'aria ma la mia migliore amica si è intromessa cercando di allontanare me e il mio amante raccontandoci cose non vere uno dell'altro....sto vivendo una situazione surreale e non è facile per me che sono sempre stata lucida e a mente fredda e distaccata...come posso capire cosa voglio veramente?

4 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Annalisa, per capire cosa vuole veramente deve fare un lavoro su se stessa, mettersi in discussione e interrogare a fondo le sue questioni. Purtroppo da sola non lo può fare e occorre che chieda aiuto ad un professionista per capire come affrontare questa "soluzione surreale". Di certo la soluzione di non lasciare suo marito per non ferirlo sta cominciando ad andarle stretta, in cuor suo sa che non può essere efficace ancora per molto. Si deve mettere a lavoro per trovare un'altra soluzione.

Buona fortuna, resto a disposizione, anche online.

Arianna D'Acuti

Dott.ssa Arianna D'Acuti

Dott.ssa Arianna D'Acuti

Avellino

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Buongiorno Annalisa. In queste circostanze ciò che si può fare è cercare di analizzare i propri bisogni e comprendere cosa ci abbia spinto effettivamente ad allontanarci dal sistema-coppia nel quale siamo sempre stati a nostro agio. Rivolgersi all’esterno della coppia non è da considerarsi come la causa della crisi, ma piuttosto come l’espressione di una crisi già in essere, per qualche motivo. Comprendo la difficoltà a prendere una decisione, in quanto si contrappone da una parte una famiglia costruita negli anni con sforzi e sacrifici (fisici e psicologici), mentre dall’altra si trova qualcosa che in questo momento di vita fa stare bene. In questa sede è difficile aiutarla a fare chiarezza tra le sue idee in quanto bisognerebbe esplorare a fondo la sua storia relazionale per capire cosa lei cerchi da una relazione e cosa possa essere accaduto nel corso del tempo tale per cui ora lei sia rivolta all’esterno della coppia. Mi rendo tuttavia disponibile (anche online) per degli incontri conoscitivi per valutare eventualmente un percorso volto proprio alla conoscenza dei suoi bisogni ed aspettative, in modo tale che poi lei abbia gli strumenti utili per prendere in autonomia una decisione.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Buongiorno Patrizia, mi spiace molto per quello che le è accaduto, ma purtroppo nei luoghi di lavoro accade spesso di vivere dei conflitti, che possono davvero degenerare in Mobbing.  

Per gestire queste spiacevoli situazioni è fondamentale, fin dai primi momenti, adottare uno stile comunicativo Assertivo per rispondere in maniera diplomatica ed efficace. L’ assertività, infatti, permette di far valere i propri pensieri, dimostrando di essere consapevoli dei diritti e dei bisogni propri e altrui e di essere disposti ad adoperarsi attivamente, in maniera costruttiva, per la risoluzione di conflitti. Avere un comportamento assertivo migliora la propria autostima e fa guadagnare il rispetto degli altri.  

L'assertività è basata su: 

un Ascolto attivo dell’altro, che permetta di comprendere ciò che ci vuole davvero comunicare 

di essere Empatici, per capire lo stato d’animo dell’interlocutore

di capire che Emozioni si stanno provando per riuscire a gestirle 

fare sempre Domande aperte per permettere una maggiore riflessione da parte dell’interlocutore 

dare un Feedback di ciò che ci è stato detto, una ripetizione, il più possibile fedele, in modo che la persona possa rispecchiarsi nelle proprie parole. 

La Comunicazione assertiva, a differenza di quella passiva (si sta in silenzio e si subisce) e da quella aggressiva ( ci si arrabbia e si aggredisce), è un approccio costruttivo al conflitto, che permette in modo onesto, diretto ed adeguato di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, di difendere i propri diritti, manifestando i propri bisogni, preferenze, desideri, critiche, senza paura. 

Cordialmente.

Vania Marsonetto - Psicologa del lavoro e Coach

Dott.ssa Vania Marsonetto

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Treviso

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Buongiorno Annalisa, 

la questione che Lei pone è complessa e la stessa sua domanda richiede un approfondimento delle circostanze descritte a livello di dinamiche relazionali, emozioni, bisogni, aspettative ecc...

Sarebbe utile un percorso psicologico che la aiuti ad affrontare in modo funzionale questo periodo critico

Resto a disposizione

Cordiali saluti 

Alessandra Voltolini

avolto@hotmail.it

Dott.ssa Alessandra Voltolini

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Milano

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