Compagno, amore di una vita e casa nuova. Come uscirne?

Isabella

Buongiorno, sono una donna di 45 anni, convivo da circa 12 con il mio compagno con cui ho una relazione da circa 12 anni. Abbiamo da poco acceso un mutuo insieme per acquistare una casa dove trasferirci. Da qualche mese è tornato in città dopo anni all'estero quello che ho sempre considerato l'uomo della mia vita e che mi aveva lasciato circa vent'anni fa per poi avere un figlio con la sua compagna storica, da cui ora è separato. Inutile dire che le mie resistenze sono cadute in breve tempo e al momento ci frequentiamo da circa 6 mesi. Anche lui dice di amarmi da sempre, tanto che mi chiede quasi ogni giorno di lasciare il mio compagno ed andare subito a convivere con me, ma tra mutuo, lavori di ristrutturazione e legami familiari la cosa per me non è semplice nè immediata. Sono sempre stata consapevole di essere nel profondo innamorata di lui, ma quello che c'era col mio compagno era un bellissimo rapporto fatto di stima reciproca, fiducia e tanto affetto e che adesso sto distruggendo giorno per giorno, con bugie e freddezze. Devo assolutamente prendere una decisione, ma faccio fatica a capire come fare e dove sbattere la testa. Vorrei che il mio "amante" prendesse il posto del mio compagno per magia, per poter finalmente vivere liberamente la mia storia, da sempre tenuta solo dentro di me. Vorrei soprattutto non fare male a nessuno e al momento ne sto facendo tanto a me.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Isabella,

la situazione in cui si trova denota una necessità di fermarsi un attimo e riflettere su di sé e i suoi vissuti.

Sogno e realtà si mescolano creando un insieme ingarbugliato difficile da districare. 

Che cosa cerca in relazione? Che cosa desidera realmente? Quali sono le sue paure?

Un caro saluto

dott.ssa Alessia Serio 

Dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Torino

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Cara Isabella,

Mi ha colpito la lucidità con cui ha ben spiegato quelli che sono i suoi desideri e speranze. Ritengo che sia utile per lei riconoscere questo come un buon punto di partenza. Allo stesso tempo, sapere ciò che si vuole, ma fare i conti con la realtà, con le difficoltà e le emozioni annesse, può creare un conflitto interno che non sempre si riesce a risolvere con la stessa lucidità con cui sa comunicare i suoi desideri.

Attraverso un percorso psicologico, di sostegno per le due fatiche, ma anche di supporto per il suo vissuto, può porre le basi per riuscire a coniugare la sua condizione con quelli che sono i suoi progetti più intimi.

Qualora voglia intraprendere un percorso di questo genere o avesse dubbi a riguardo, resto a disposizione.

Un saluto,

Dott.ssa Alessandra Pace 

Cara Isabella, grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua situazione, che è umanamente complessa, emotivamente lacerante e, allo stesso tempo, profondamente comprensibile. Stai vivendo un bivio che coinvolge il cuore, la responsabilità e la paura di ferire le persone che ti vogliono bene. Ma soprattutto sei tu a portarne il peso, ogni giorno, spesso in silenzio.

Hai detto una frase cruciale: “Sto facendo tanto male a me”. Questo è un segnale chiaro. Quando ci si annulla per evitare il dolore degli altri, si finisce per soffrire due volte: per la situazione e per la colpa. Ma vivere in un inganno, anche se temporaneo, logora lentamente. Hai diritto a essere felice, a scegliere la tua strada, ma anche a farlo in modo onesto — prima di tutto con te stessa.

L'uomo che è tornato rappresenta non solo un amore, ma anche un pezzo della tua identità, dei tuoi sogni mai realizzati. E ora sembra offrirti quello che per anni è rimasto un “e se...”. Attenzione, però: l’amore profondo non si misura solo con il passato, ma con la capacità di costruire il futuro. Chiediti: È lui pronto davvero ad affrontare la complessità di questa scelta? O sta idealizzando la vostra unione come via di fuga dalla sua vita? Il legame che hai descritto con il tuo compagno attuale  non è vuoto: affetto, fiducia, stima. Ma qualcosa si è spento. È importante chiederti con coraggio: Se il tuo “primo amore” non fosse tornato, saresti comunque felice con il tuo compagno? O stavi già cercando qualcosa che ti mancava? Capire questo ti aiuterà a distinguere tra “scappare da qualcosa” e “andare verso qualcosa”

Il mutuo e la casa  sono legami concreti, non solo economici, ma simbolici: rappresentano un progetto comune. Ma restare insieme solo per un mutuo è un prezzo altissimo da pagare, per entrambi. E anche per il tuo compagno, meritarsi la verità è meglio che vivere un'illusione. Magari dolorosa all’inizio, ma onesta.

Come uscirne? Non esiste un modo “indolore”, ma esiste un modo autentico. E l’unica strada è quella che parte da un confronto, prima dentro di te e poi con il tuo compagno. 

  • Datti tempo, ma fissati una scadenza interna: non lasciare che il tempo decida per te.

  • Fai chiarezza con l'altro uomo: è disposto ad aspettarti davvero? A costruire, non solo a "rimpiazzare"?

  • Parla con il tuo compagno: digli che stai attraversando un momento di crisi. Non devi per forza raccontare tutto subito, ma comincia a spostarti verso la verità.

  • Fatti aiutare: una terapia, anche breve, potrebbe sostenerti nel disfare questi nodi.

Isabella quello che stai vivendo non è una colpa, ma un momento di trasformazione. Può far male, sì. Ma restare in una vita che non senti più tua fa ancora più male, ogni giorno. Hai il diritto — e forse anche il dovere verso te stessa — di scegliere una vita in cui la tua felicità non sia solo un compromesso, ma una realtà possibile.

Con delicatezza ma fermezza, prenditi la responsabilità del tuo cuore.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Ciao Isabella,
ti ringrazio per aver condiviso con noi una parte così significativa della tua esperienza.

Non è semplice trovarsi in situazioni in cui prospettive, bisogni e desideri cambiano in modo repentino e spesso destabilizzante. In questo momento, vorrei invitarti a soffermarti e riflettere su quali siano i tuoi bisogni autentici e più profondi.

È comprensibile che tu provi sentimenti intensi per quest'uomo che descrivi come “l'uomo della tua vita”, soprattutto considerando da quanto tempo questi sentimenti ti accompagnano. Tuttavia, può essere utile chiederti se questi sentimenti siano ancora attuali oppure se siano legati ad un'idea idealizzata di una relazione passata.

Un altro aspetto importante riguarda la cura di te stessa. Come hai espresso con grande lucidità, in questo momento senti di non stare facendo del bene né a te stessa né alle persone che ti circondano. Proprio per questo, è fondamentale concederti uno spazio per fermarti, ascoltarti profondamente e cercare di comprendere che cosa ti offre oggi la relazione attuale, e che cosa potresti davvero desiderare per il tuo benessere futuro.

Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a fare chiarezza su questi vissuti e a sciogliere i nodi che ti tengono in sospeso, permettendoti di ritrovare equilibrio e consapevolezza, in un modo più sereno e rispettoso dei tuoi tempi e delle tue emozioni.

Resto a disposizione per chiarimenti o per un primo colloquio conoscitivo, 
Dott.ssa MacMillan Kelly

Dott.ssa Kelly MacMillan

Dott.ssa Kelly MacMillan

Torino

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Buon pomeriggio Isabella, 
leggendo queste sue parole, un personaggio mi è subito balzato in mente; la bella addormentata. Non so se ricorda l'intrepida attesa di quest'ultima nella speranza che arrivi il principe azzurro. Un'attesa che nel suo caso è stata sicuramente vincente data la fortuna che ha avuto di incontrare, nel frattempo, questo "bravo" cavaliere con il quale ha progettato l'idea di costruzione della propria vita e famiglia. 
Mi permetto di dirle che, e mi perdoni se sbaglio, la sua morigeratezza è diventata bramosia quando ha incontrato nuovamente il suo principe. 
L'urlo dormiente della sua anima ha reclamato, forse giustamente, ciò che fin ora non si era concessa. 
A questo punto mi verrebbe da chiederle:

in un bivio in cui nulla appare chiaro ed anzi le genera molto dolore, sarebbe opportuno augurarsi un rapporto stabile senza nè picchi nè baratri in cui appare tutto bianco (anche se nessun equilibrio artificioso resiste al turbamento) oppure abbandonarsi alla passione travolgente di un vecchio amore rinato dalle ceneri, un pò come la fenice?

E se la voglia di seguire quel principio potesse garantirle tutto ciò di cui a bisogno e questo le verrebbe garantito, sarebbe ancora incerta sul da farsi?

Un famoso autore scrisse "Una volta deciso che una cosa può essere fatta bisogna solo trovare il modo" - A. Lincoln

Spero tu possa trovare quanto desideri. 

Dottoressa Margherita Silei

Dott.ssa Margherita Silei

Dott.ssa Margherita Silei

Perugia

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Buonasera Isabella, capisco quanto sia complesso e doloroso il momento che sta vivendo.

Sta cercando di tenere insieme amore, responsabilità, affetto e realtà quotidiana, ma questo la sta consumando. Sta vivendo una forte dissonanza interna tra un legame stabile e affettivo, costruito su fiducia e stima reciproca, e una relazione passionale che riattiva emozioni antiche e profondamente idealizzate.

Il ritorno dell’“uomo della vita” riapre ferite e desideri mai elaborati del tutto, mentre il compagno attuale rappresenta una sicurezza emotiva e progettuale. In mezzo, lei si ritrova divisa, costretta a mentire e a sacrificarsi pur di non ferire nessuno. Ma così facendo si esclude dal suo stesso benessere.

Potrebbe essere utile chiedersi non solo chi ama di più, ma con chi può essere davvero sé stessa, e quale relazione le permette di esistere pienamente, senza rinunce né adattamenti forzati. Io le consiglio un percorso di riflessione con il supporto di un professionista, penso che anche poche sedute possano aiutarla a capire i bisogni di queste due parti contrastarti di lei. Ci pensi seriamente. Un cordiale saluto

Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Forlì-Cesena

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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