Crisi di coppia dopo trasloco

MICHELA

Buongiorno, sono sposata da 1 anno con mio marito, convivente da 6 e insieme da 9 anni. A settembre, dopo 4 anni di attesa, siamo entrati nella nostra nuova casa. Da quando ci siamo trasferiti, lui dice che sta perdendo l'interesse, sia per la casa sia per tutto in generale. Io non so cosa devo fare; abbiamo avuto 9 anni sereni e adesso lui è in questa crisi e non so cosa devo fare

8 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno,


il trasferimento in una nuova casa, anche quando tanto desiderato, rappresenta un cambiamento importante. Ogni cambiamento implica un processo di adattamento, e può suscitare emozioni inaspettate, a volte una sorta di “vuoto” o perdita di senso, soprattutto dopo anni di attesa e di progetti finalmente realizzati.

Può essere utile accogliere questo momento senza giudizio, cercando di mettersi in una posizione di ascolto verso il proprio partner e di restare presenti, anche nel silenzio. Spesso, il semplice esserci, senza forzare spiegazioni o soluzioni immediate, è già un modo di attraversare insieme la crisi.

Tuttavia, per comprendere più a fondo cosa stia accadendo, e se dietro a questo calo d’interesse ci siano altri bisogni o fatiche personali, potrebbe essere utile un percorso di consulenza psicologica o di coppia. Uno spazio neutro può aiutare entrambi a dare significato a questo momento e a ritrovare un nuovo equilibrio.

Saluti, 

dott.ssa Paola Papini

Dott.ssa Paola Papini

Dott.ssa Paola Papini

Roma

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Può accadere che, dopo aver raggiunto un traguardo importante come la casa o il matrimonio, si manifesti una sorta di “vuoto” interiore. Quando si smette di inseguire un obiettivo, può venire meno quella tensione che dava senso e direzione. Spesso non è una perdita d’amore, ma un momento di disorientamento personale.

In questi casi è utile evitare pressioni o domande continue, e piuttosto aprire uno spazio di ascolto: chiedergli come si sente, senza giudizio, può aiutarlo a riavvicinarsi. Se la situazione persiste, un percorso di coppia o individuale può offrire strumenti per comprendere meglio questa fase e ritrovare equilibrio.

Resto a disposizione

dott. Giovanni Noè

Dott. Giovanni Noè

Dott. Giovanni Noè

Cosenza

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Buongiorno! Il cambio di abitazione rappresenta, a livello simbolico, anche un cambio del progetto di vita, di relazioni, di abitudini, di una parte della persona e dell'identità; ha un significato più ampio di appartenenza. Quando questo evento crea un disagio e/o un disorientamento nella persona, è perché, apparentemente senza un motivo reale, è un riattivatore di vissuti e situazioni pregresse non sempre risolte che emergono in forma razionalmente incomprensibile. Sarebbe importante affrontare questa fase critica aiutando suo marito a fermarsi e riflettere sul vero significato emotivo di questo cambiamento.

Dott.ssa Giuseppina Soldato

Dott.ssa Giuseppina Soldato

Milano

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Grazie per aver condiviso una situazione cosi personale, offre uno spunto per riflettere sulla naturalità di percorsi di vita attraversati da nuove fasi che richiedono di comprendere e accogliere ciò che evolve dentro noi e nell'altro. Ci ricorda che la coppia non è un’entità statica, ma un sistema in continuo cambiamento, essa evolve quindi cresce, si trasforma con le persone che la compongono.

In questo percorso, farsi accompagnare da un professionista può essere un modo prezioso per comprendere ciò che sta accadendo e per identificare assieme all'interno o all'esterno, nuove risorse. Sperando di esserle stata utile, le auguro il meglio.

Dott.ssa Ursula Fortunato

Buongiorno,

posso solo immaginare quanto tutto questo le stia facendo male. Dopo così tanti anni insieme, dopo aver condiviso la quotidianità, i progetti, i sogni, sentirsi dire da suo marito che sta perdendo interesse dev’essere stato un colpo fortissimo. È come se qualcosa dentro si fosse incrinato, come se la sicurezza che aveva costruito con tanta cura si fosse improvvisamente spostata, lasciandola confusa, spaventata, con mille domande senza risposta. Sa, è davvero comprensibile che si senta così. Dopo tutto quello che avete costruito insieme, dopo anni di impegno e di condivisione, trovarsi davanti a una crisi così improvvisa fa perdere l’equilibrio. È normale sentirsi confusa, triste, arrabbiata. È come se dentro di lei si muovessero tante emozioni tutte insieme, e non ci fosse un posto sicuro dove appoggiarle.

Quando una relazione profonda entra in un momento di difficoltà, non si incrina solo il legame con l’altro ,si muove anche qualcosa dentro di noi. Ci si chiede: “E allora chi sono io, adesso?”, “Cosa ho fatto di sbagliato?”. Sono domande che arrivano spontanee, e fanno male, ma fanno anche parte del bisogno di capire, di dare un senso a ciò che sta accadendo.

E può succedere, sì, che proprio quando si raggiunge qualcosa di importante, come la vostra casa, attesa e sognata per tanto tempo, arrivi un momento di silenzio interiore. Dopo anni di impegno e aspettative, tutto sembra finalmente “a posto”, e invece dentro si crea un vuoto. È come se, una volta raggiunto il traguardo, non si sapesse più bene in quale direzione andare. A volte quella sensazione non riguarda la coppia in sé, ma una crisi più personale, un momento in cui lui si sente smarrito e non sa come spiegare ciò che prova.

Questo, però, non toglie nulla al dolore che sente lei. È giusto che si senta ferita e disorientata. Dopo nove anni insieme, è naturale desiderare presenza, chiarezza, e non sapere come reagire a una distanza così improvvisa. Forse, il primo passo potrebbe essere quello di provare a parlargli non tanto per convincerlo, ma per capire insieme cosa c’è dietro questo suo malessere. A volte, parole semplici ma vere riescono ad aprire spazi che sembravano chiusi.

E se sente che da soli non riuscite a trovare un punto d’incontro, potrebbe valutare un supporto esterno: un terapeuta di coppia o anche un percorso individuale per lei. Parlare con qualcuno che sappia accogliere e dare un senso a tutto questo può essere un sollievo, e un modo per ritrovare un po’ di respiro.

Nel frattempo, si ricordi di sé. È importante che non si perda nel tentativo di “sistemare” tutto. Anche lei ha bisogno di sentirsi capita, ascoltata, sostenuta. Si conceda tempo, tenerezza, cura. Non c’è debolezza nel piangere, nell’essere fragile. È un modo per restare umana, nonostante la tempesta. Le relazioni, anche quelle più solide, attraversano momenti di smarrimento. E, anche se adesso tutto sembra sospeso, non è detto che sia la fine. A volte una crisi apre la strada a qualcosa di nuovo, più autentico.
Qualunque cosa accada, lei merita rispetto, ascolto e serenità. E non deve affrontare tutto questo da sola.

Un caro saluto

Dott. Fabiano Foschini

Dott. Fabiano Foschini

Milano

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Cara Michela,
capisco quanto questa situazione possa essere dolorosa e confusa per te. Dopo molti anni di stabilità e complicità, trovarsi improvvisamente di fronte a una crisi può generare smarrimento, soprattutto quando sembra arrivare in un momento che avrebbe dovuto essere di serenità e realizzazione.

È importante sapere che un trasloco, anche quando rappresenta un traguardo desiderato, è tra gli eventi più stressanti nella vita di una coppia. Cambiare casa significa modificare abitudini, ruoli, spazi e routine: può risvegliare tensioni, fatiche o sensazioni di vuoto che spesso non hanno direttamente a che fare con la relazione, ma con il modo in cui ciascuno di noi vive il cambiamento.

Quando tuo marito dice di “perdere interesse”, potrebbe non riferirsi solo alla casa o al vostro rapporto, ma esprimere un momento personale di disorientamento o di calo motivazionale dopo un lungo periodo di attesa e progettazione. Talvolta, raggiunto un obiettivo importante, può emergere una sensazione di “e adesso?”, che mette in discussione il senso di ciò che si è costruito.

Il primo passo, in questi casi, è non reagire con allarme o pressione, ma cercare di aprire uno spazio di ascolto autentico, dove entrambi possiate esprimervi senza sentirvi giudicati. Mostrargli che vuoi capire, senza pretendere risposte immediate, può aiutarlo a sentirsi accolto e a riattivare il dialogo.

Se la situazione dovesse prolungarsi o diventare troppo pesante da gestire da soli, potrebbe essere utile un percorso di consulenza di coppia: un contesto neutro in cui riscoprire i bisogni reciproci e ridefinire insieme un nuovo equilibrio.

Nel frattempo, Michela, ricordati anche di prenderti cura di te: mantenere i tuoi spazi, le tue passioni e le tue relazioni ti aiuterà a restare centrata e più serena nell’affrontare questa fase.

Con affetto e professionalità

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Buongiorno Michela,

trasferirsi in una nuova casa è sempre un cambiamento importante, un trasloco può generare alti livelli di stress che, in alcuni casi, producono sintomi di tipo depressivo come il senso di disinteresse di cui scrive.

Credo sarebbe molto utile per suo marito consultare uno psicologo: potrebbe aiutarlo ad affrontare meglio la transizione a un nuovo stile di vita. In un percorso di supporto psicologico potreste anche lavorare come coppia sulla nuova situazione, sul modo in cui la state vivendo.

Nel frattempo, potrebbe essere d'aiuto discutere fra voi di quanto le vostre aspettative per la nuova casa si siano realizzate, di cosa avete trovato di atteso e di inaspettato, in senso positivo e negativo. Può darsi che abbiate visioni molto diverse della cosa e che sia interessante condividerle.

Un cordiale saluto,

Enrico Cazzolino

Psicologo Psicoterapeuta - consulentepsicologo.it

Via Bossi, 32 - Saronno (VA)

 

 

Dott. Enrico Cazzolino

Dott. Enrico Cazzolino

Varese

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Cara Michela,

anche i cambiamenti positivi come una casa nuova e un matrimonio possono far emergere stress e magari un sovraccarico di responsabilità. A volte, quando si raggiunge un traguardo, si può provare un vuoto inatteso che può essere vissuto perdita di interesse per tutto, come sembra stia succedendo a tuo marito.

Mi sembra di capre, dal tuo breve scritto, che ti fai delle domande, hai dubbi, ma forse non ne hai parlato chiaramente con lui. Se è così, parlagli in un momento tranquillo, non con fare indagatore o facendogli pressione affinché ”risolva” questo problema, ma piuttosto mostrandogli il tuo interesse a comprendere ciò che sta succedendo in lui (tuo marito, la persona che ami) e la tua vicinanza.

Forse finora non gli hai parlato per timore di scoprire che la sua apatia è in parte legata a te o alla vostra relazione? in tal caso ti invito a superare questo blocco e a parlargli: potresti scoprire che la tua è una paura del tutto infondata! E se invece dovessi scoprire che il suo malessere è in parte legato anche a te, saperlo ti permetterà di fare qualcosa a riguardo, di provare a fare dei cambiamenti. In sintesi: affrontare con lui l’argomento - nel modo giusto - può portare solo vantaggi.

Se nonostante tutto la sua apatia continua o peggiora, potrebbe anche essere utile una consulenza psicologica per lui, o per la coppia. Ma anche per te, per sostenerti in questo momento di incertezza e per aiutarti a chiarire la situazione. Certamente è importante che tu non viva tutto da sola e che tu abbia qualcuno con cui parlare (amiche, familiari, terapeuta).

In caso, io sono disponibile nel mio studio di Como.

Un caro saluto

Silvia

Dott.ssa Silvia Guenzi

Dott.ssa Silvia Guenzi

Milano

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