Figlia del mio compagno

loredana

Buongiorno. La figlia del mio compagno quasi 21enne non mi accetta e sempre fredda e scostante con me. A Natale si è presentata davanti a me facendo il regalo al padre, agli zii ed a me nulla. Ci sono rimasta malissimo. Faccio presente che lei vive con il padre ed io a casa mia, siamo vicini di casa. Ogni volta che la vedo e la incontro sono sempre gentile ma lei è sempre sfuggente e se cerco di parlarle dice sempre sono di corsa. Ho provato a dirlo al mio compagno ma lui minimizza sempre e non dice nulla alla figlia, anzi la difende sempre. Anche nel giorno del compleanno della figlia lui va a cena con lei e quando io ho provato a dire qualcosa mi ha risposto, io e te andiamo domani. Cosa devo fare questa cosa mi fa star male e non è la prima volta, ma il compagno non fa nulla. Vi prego di darmi un consiglio. Grazie Lory

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile signora,

posso comprendere il suo dispiacere. A 21 anni, sua "figlia acquisita" è ancora in una fase delicata: certo non più adolescente ma ancora solo all'inizio dell'età adulta, forse con dinamiche conflittuali ancora aperte verso i genitori.

I comportamenti che descrive - evitamento, freddezza, esclusione simbolica (il regalo mancato) - potrebbero rappresentare un suo modo di "proteggere" il rapporto esclusivo con il padre, piuttosto che un rifiuto personale verso di lei.

Due aspetti su cui riflettere:

Con la ragazza: suggerirei di mantenere la gentilezza senza forzare. A volte piccoli gesti indiretti funzionano meglio dei tentativi di dialogo diretto. Non prenderei i suoi rifiuti come sempre e necessariamente personali.

Con il suo compagno: qui sta forse il nodo centrale. Lui minimizza probabilmente per evitare conflitti, ma questo in fondo la lascia sola. È importante che troviate insieme una posizione condivisa su come gestire queste situazioni, ma evitando schemi fissi in cui lei diventi "il problema" e lui "il mediatore".

Quando le dinamiche familiari creano sofferenza persistente, uno spazio professionale di riflessione può aiutare a trovare strategie più efficaci per tutte le persone coinvolte.

Un incoraggiamento e un cordiale saluto

 

EC

Dott. Enrico Cazzolino

Dott. Enrico Cazzolino

Varese

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Buongiorno, visto che il suo compagno non parla della cosa potrebbe pensare di cercare di avvicinare lei la ragazza e provare ad introdurre argomento.

nel caso in cui ottenesse alcuna risposta penso che debba arrendersi al fatto di lasciar perdere; diverso è il rapporto con il suo compagno che non può ignorare tutto ciò e dovrebbe favorire il dialogo e l'incontro tra voi due. Forse ha già provato a parlare alla ragazza e non riesce a fare nulla. Certo è che questa cosa potrebbe aprire molti interrogativi anche sulla sua relazione.

Resto a disposizione nel caso volesse contattarmi e le auguro una buona serata.


Dott.ssa Cristina Costanzi

cristina@costanzipsicologa.it

 

Dott.ssa Cristina Costanzi

Dott.ssa Cristina Costanzi

Varese

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Ciao Loredana, mi sembra evidente che la figlia del tuo compagno non ti accetti ancora e che al tuo compagno per ora vada bene così. Se fossi in te aspetterei e non ci soffrirei troppo. Nelle famiglie allargate ci sono relazioni delicate e complesse, forse c'è solo bisogno di tempo affinché si assestino.

Marchetti Fiammetta 

Ordine Psicologi Liguria n 2882

Disponibile anche a consulenze on line con videochiamata

 

 

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

Dott.ssa Fiammetta Marchetti

La Spezia

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Ciao Loredana,  Partiamo da un punto importante: i sentimenti che provi sono legittimi. Non sei esagerata, né “gelosa”, né “pretenziosa”. Essere ignorata, trattata con freddezza o esclusa in occasioni familiari fa male. È normale che tu ti senta ferita e che inizi anche a mettere in discussione la relazione stessa. Come leggere il comportamento di lei?

La ragazza ha 21 anni. È giovane, ma non più un’adolescente. Eppure si comporta come se tu non esistessi o fossi un fastidio. Questo può dipendere da diversi motivi:

  • Lealtà alla madre, se c’è stata una separazione difficile.

  • Gelosia inconscia nei confronti della nuova figura accanto al padre.

  • Oppure semplicemente mancanza di voglia o maturità per costruire un rapporto con te.

In ogni caso, non sei tu la causa. Il tuo sforzo di gentilezza non viene ricambiato, ma questo parla di lei, non di te.

Il vero nodo: il comportamento del tuo compagno Questo è il punto centrale. Che lei sia fredda può anche capitare, ma che lui minimizzi, giustifichi e non ti faccia sentire vista e difesa, è ciò che ti fa più male. Quando lui ti dice: “Io e te andiamo domani”, ti sta dicendo, in pratica: “Tu sei meno importante nei momenti ufficiali”. E questo non è accettabile se stai cercando una relazione paritaria, stabile e rispettosa. Un partner che ti ama davvero non ti lascia sola a gestire il disagio. Non vuol dire che debba sgridare la figlia, ma almeno dovrebbe: Riconoscere il tuo dolore. Parlare apertamente con la figlia, chiedendole almeno rispetto. Agire per integrare le due parti della sua vita, invece di tenerle separate.

Cosa puoi fare, adesso? Parla con lui, ma con chiarezza nuova.Non chiedere più solo comprensione, chiedi rispetto. Digli che questa situazione ti fa soffrire, che ti senti messa da parte, e che non vuoi restare in una relazione dove vieni sempre dopo tutti gli altri. Smetti di rincorrere la figlia. Se lei non vuole rapporti, non sforzarti più per piacere. Mantieni educazione e rispetto, ma non perdere la tua dignità nel tentativo di essere accettata a tutti i costi. Chiediti: che relazione voglio davvero? Meriti una relazione in cui: Sei rispettata. Hai un posto chiaro e visibile. Il tuo compagno ti protegge anche dalle dinamiche familiari difficili. Se lui non è disposto a fare nemmeno piccoli passi per sostenerti in questo, devi capire se sei disposta a restare in questo equilibrio fragile, o se vuoi altro per te. Cara Loredana, non sei tu il problema. Stai cercando affetto e accoglienza, ma sei dentro una dinamica familiare che ti esclude – e un compagno che, al momento, non prende posizione. Non puoi cambiare la figlia, ma puoi decidere quanto sei disposta a tollerare l’indifferenza e il silenzio del tuo compagno.  Se lui vuole un futuro con te, deve costruirlo insieme a te, non separatamente dalla sua famiglia. Rifletti bene: il tuo dolore non è un capriccio. È un segnale. E merita di essere ascoltato – da lui, ma soprattutto da te stessa.

Dott,ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Ciao Lory, è comprensibile che ti senta ferita e frustrata da questa situazione. Il rapporto con i figli del partner può essere molto delicato, soprattutto quando il padre tende a proteggere molto la figlia e minimizza i tuoi sentimenti. Ti consiglierei di parlarne con il tuo compagno in modo chiaro e calmo, spiegandogli quanto questa distanza con sua figlia ti fa soffrire e quanto ti piacerebbe trovare un modo per migliorare il rapporto. Nel frattempo, continua a mostrarti gentile e paziente, senza forzare i contatti con la ragazza, lasciando che il legame si costruisca piano piano. Se vuoi, posso aiutarti a trovare modi per comunicare meglio con entrambi o a capire come affrontare questa situazione senza sentirti esclusa o ferita.