Freddezza e distacco

Daniela

Buongiorno Sono sposata e mamma di un bambino di 3 anni che amo più della mia vita..mi dedico completamente a lui..da quando sono rimasta incinta sono cambiata molto come donna…molto più forte, sicura di me, dura.. Con mio marito sono completamente cambiata..molto distaccata e fredda..non riesco più ad avere gesti d affetto.. Tranne quelle poche volte che riusciamo a rimanere soli e a fare quello che facevamo prima della nascita del bambino.. Cioè, se andiamo a mangiare fuori io e lui da soli, io ritorno a essere amorevole è carina con lui..ci sto bene insieme, sono come quando eravamo senza figlio ..ma una volta che si torna da nostro figlio, mi riallontano e sono sempre nervosa bei suoi confronti Potreste spiegarmi perché mi comporto così? Visto che sono pochissime le occasioni di stare soli io e lui,sono praticamente quasi sempre nervosa e distaccata con lui..mentre con il bambino sono come ero con lui prima..amorevole, spontanea, molto solare, divertente ..con mio marito in casa invece sono quasi sempre spenta.. Potete aiutarmi a capire e consigliarmi qualcosa per migliorare le cose?

5 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Daniela,

Da come si descrive sembrerebbe che lei focalizzi il suo amore individualmente. Se é sola con marito o figlio lei riesce a dare l'amore che prova.

Potrebbe anche essere che essendo che l'amore per suo figlio non viene mai a mancare lei e le sue emozioni da quando è diventata mamma si siano "bloccate" solo verso la figura genitoriale e fatichi ad ampliarle alla vita di coppia.

Lei come si sente? Le sembrerebbe di far mancare qualcosa a suo figlio? Cosa prova quando suo marito entra in casa? Cosa cambia quando siete per esempio a cena da soli? Suo marito prova ad avvicinarsi o farle una coccola? Lei come reagisce?

Le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia individuale per osservare da una nuova prospettiva le sue emozioni ed i pensieri, capire cosa accade, trovare una sua soluzione e delle strategie da attuare.

Resto a disposizione per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta 

Ricevo a Torino, Collegno e online

Dott.ssa Federica Ciocca

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Torino

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Buongiorno signora,

ciò di cui parla sembra avere a che fare con il cambiamento che la coppia deve affrontare dopo la nascita di un figlio. È un cambiamento di responsabilità e di ruoli, che, se non sopravvengono altre complessità, viene metabolizzato e accolto meglio dalla donna. L'essere madre infatti comincia prima nei desideri,cresce nelle fantasie e nel percepire il cambiamento del proprio corpo durante la gravidanza, che da corpo in espansione diviene corpo pieno di vita in movimento, e infine si consolida in quei primi mesi e anni in cui il rapporto con il proprio bambino è un rapporto privilegiato. Per quanto la legge e la società vorrebbero i padri al pari delle madri, con congedi parentali, corsi, ecc.. per la madre risulta generalemente più facile entrare nel nuovo ruolo, ruolo in cui ci si può sentire (ma non sempre!) più forte per difendere il proprio cucciolo.
Per il padre si tratta di un processo più complesso, meno immediato. il padre in un certo senso, sebbene abbia desiderato il bambino, e per quanto possa essere empatico, ovviamente non lo ha sentito "dentro" il corpo, e il suo rapporto con lui, fondamentale sin dalla nascita, si badi bene.. si rafforzerà via via nel tempo, ma ad un ritmo diverso di quello con la madre. Fino ad allora però, la madre, più forte e sicura perché centrata sulla protezione del cucciolo, si aspetterà dal suo uomo qualcosa di diverso da prima, qualcosa che faccia sentire sicura lei e il bambino. Non saranno più due fidanzati innamorati pieni di sogni, ma genitori pieni di sogni..e paure! Se per qualche motivo la giovane madre non riuscisse a percepirsi sicura e protetta (e non è detto che il padre non stia facendo tutto il possibile per essere presente e rassicurante) questo potrebbe portare a distaccarsi dal partner percepito un po' estraneo..
Ma attenzione, non si spaventi! Il fatto che concedendovi momenti di coppia siate ancora capaci di stare bene è un ottimo segnale, che indica che il rapporto è solido e potrebbe valer la pena lavorare su come riorganizzare la famiglia rimettendo insieme armonicamente tutti i suoi membri! Una famiglia unita è una famiglia forte!


Un caro saluto,Alice Carubbi 

Dott.ssa Alice Carubbi

Dott.ssa Alice Carubbi

Prato

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Buongiorno, per ogni comportamento o gesto che compiamo c'è una motivazione, più o meno cosciente. Se vuole potrebbe essere utile intraprendere un percorso introspettivo che le permetta di recuperare una situazione di maggiore benessere nella coppia. Se con il bambino rimane "com'era prima" con suo marito, c'è da capire cosa la spinge a questo comportamento. Si è data qualche risposta? 
Rimango a sua disposizione, Dottor Antonino Savasta. 

Buongiorno Daniela,

sembra che la gravidanza e la nascita di vostro figlio abbia creato uno spaccato fra essere moglie, madre e io aggiungerei essere donna. E' una fase fisiologica che capita dopo il parto i ruoli e le responsabilità sono cambiati e spesso le madri prese totalmente dal figlio si scordano che sono anche mogli, oltre che donne, un figlio dovrebbe aggiungere non togliere attenzioni e tempo al nucleo familiare.

Queste e molte altre dinamiche andrebbero approfondite in un percorso psicologico e capire se il suo distacco, il suo nervosismo, il suo sentirsi spenta nei confronti di suo marito dipende da questo o da altro.

Se vuole può contattarmi in privato.

Dott.ssa Silvana Censale

 

Ciao Daniela,

prima di capire ritengo sia per te indispensabile sentire. Ciò comporta necessariamente soffermarsi su cosa provi a livello emotivo nelle due diverse situazioni, con tuo figlio e tuo marito e sola con tuo marito. Come stai? Che emozioni provi? Cosa ti potrebbe dire ciò che provi, e infine ti piace ciò che provi? Ascoltare, accettare e prendere consapevolezza delle nostre emozioni è un passo indispensabile per comprendere cosa ci sta accadendo, soprattutto quando abbiamo a che fare con il mondo relazionale. Il quale solitamente ci parla attraverso el emozioni e non attraverso i pensieri.

Soffermarsi sulle proprie emozioni comporta il coraggio di accettare e prendere per buono quello che stiamo provando, anche se ci sembra assurdo, senza senso e non ci piace. Accettazione e consapevolezza sono i primi, inevitabili e fondamentali passi per intraprendere la strada verso il cambiamento.

Rimango a tua disposizione per ogni richiesta o domanda.

Un caro saluto

Dott. Pierluigi Salvi

Dott. Pierluigi Salvi

Firenze

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