Gelosia paranoide

Clara

Buonasera, sono una donna di 41 anni e da sempre, quando in coppia, soffro di gelosia ossessiva. Al momento frequento una persona da 6 mesi con cui ho una relazione esclusiva. Nonostante una serie di problemi pratici (distanza, mancanza di lavoro da parte sua, entrambi viviamo con i genitori dopo essere rientrati dall'estero, ecc.) devo dire che lui, mio coetaneo, è molto presente, amorevole ed equilibrato. Ad eccezione di un inizio storia un po' travagliato ma ormai superato, non ho motivo di pensare che si interessi ad altre. So che mi apprezza molto fisicamente e come persona, e anch'io ritengo di avere ragionevolmente una buona autostima. La mia gelosia si manifesta principalmente attraverso i social network, che controllo ossessivamente per vedere cosa vede, chi segue, e non sopporto che possa apprezzare belle ragazze persino se si tratta di personaggi famosi. Gli ho chiesto più volte di non seguire più alcune ragazze che aveva tra i contatti prima di conoscermi, abbiamo litigato varie volte per questo e mi ha assecondato ma ciclicamente tornano i miei attacchi di rabbia per tizia o caia. Si tratta di veri e propri attacchi durante i quali finiamo sempre per litigare e non sentirci per giorni, Ovviamente sono gelosa anche di persone "dal vivo" quando capita; mi dà molto fastidio che possa guardare altre donne, scherzarci su con gli amici come so che ha sempre fatto, anche se in coppia, anche con la ex, si è sempre comportato in modo rispettoso. Questo mio problema ha sicuramente origine nell'infanzia - vengo da una famiglia fortemente disfunzionale e ricordo nettamente che da bambina non volevo che mio padre vedesse immagini di donne sexy sui giornali, lo vedevo come un tradimento della sua attenzione, una mancanza di sguardo da dare alla famiglia. Un uomo che la sua famiglia non la voleva e non la apprezzava, e se c'era c'era quasi sempre per spaventare, che si permetteva di divertirsi a guardare una donna sul giornale - credo che sia questa, di fondo, la mia ferita. Consapevole di questo, e consapevole di voler tentare di far funzionare almeno questa relazione, mi chiedo quale potrebbe essere una exit strategy a livello cognitivo comportamentale per disinnescare questi "attacchi" legati a immagini di donne sexy reali o virtuali. Grazie di cuore per i suggerimenti che vorrete proporre.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Clara, immagino la sua caratteristica comportamentale derivi anche da comportamenti appresi nell'infanzia che si riaffacciano automaticamente in situazionianaloghe a quelle vissute. Per vivere più serenamente dovrebbe decidere di FIDARSI , sarebbe opportuno un percorso individuale anche di sostegno per rinforzare la sua autostima. Le ricordo che nella vita non si può controllare tutto ma solo se stessi e le proprie reazioni con tanta consapevolezza e presenza in sè.

Saluti

dott.ssa Giovannone

Dott.ssa Maria Angela Giovannone

Dott.ssa Maria Angela Giovannone

Frosinone

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Gentile utente, mi dispiace moltissimo per ciò che sta vivendo. Dal suo racconto  sembrerebbe che lei abbia problemi di autostima sulla quale consiglio di fare un percorso psicologico, magari uno psicoterapeuta ad indirizzo integrato o psicoanalitico, che la aiuti a scavare più in profondità ed a capire le cause di questa modalità disfunzionale che le procurano questo  disagio nelle relazioni e che da come già affermato da lei, sicuramente è legato ad aspetti familiari che vanno indagati ulteriormente. 

SALUTI, DOTT. SSA MARGHERITA NOBILE

Dott.ssa Margherita Nobile

Dott.ssa Margherita Nobile

Roma

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Gent.le giovane donna,

sarebbe opportuno affrontare queste tematiche con uno /una specialista terapeutica in modo da riuscire a tirare fuori tutte le sue insicurezze ed i traumi che ha vissuto durante l’infanzia, che potrebbero interferire con la sua storia amorosa. Le auguro di poter procedere con un percorso di psicoterapia individuale in modo da proteggere la sua vita personale da traumi o ferite che ancora la rendono fragile. Le auguro anche un buon percorso di coppia. 

Cordiali saluti

Dr.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Roma

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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