Non riesco a uscire senza il mio fidanzato

Federica

Sono una ragazza di 24 anni, e convivo con il mio fidanzato da 8 anni. Con lui non ho mai avuto problemi, zero, siamo tutt'oggi anime gemelle. Solo che fino ai 22 anni, essendo entrambi impegnati solo con l'università, riuscivamo ad avere appuntamenti ogni giorno, viaggiare, vivere. Da 14 mesi però lui lavora, e il suo lavoro lo tiene letteralmente occupato tutta la giornata (9.00 alle 13.00 e poi 16.00 alle 22.00) e non ha intenzione di cambiarlo pur vedendo quanto la sua assenza mi stia ammazzando. Ma non è questo l'unico problema: il problema principale sono io, perché da 14 mesi non esco di casa, perché non riesco senza lui, e quindi sono 14 mesi che sono ogni giorno letteralmente sola (lavoro come libera professionista). I primi mesi li ho trascorsi ubriacandomi da sola e ascoltando musica ma stava per finire in una dipendenza da alcool e quindi adesso neanche più quello. Il suo giorno libero è il giovedì e quindi non ricordo più cosa sia un weekend. Mentre la mia famiglia è partita per tutto il mese di agosto (sia quest anno che lo scorso), nonostante mi abbiano invitata, io con un nodo in gola ho dovuto rinunciare e trascorrere tutta l'estate a casa da sola a piangere. Non ho più amici, non esco più, e ogni estate sto male perché il mare era ciò che più mi rendeva felice, mentre lui per il suo lavoro sarà costretto a lavorare sempre in estate quindi riesco a vedere il mare 4 volte all'anno. Tutto quel che ho è lui dalle 22.00 alle 2.00 e non riesco a sbloccarmi, perché lui mi spinge ad uscire ma poi dice "senza di te io muoio, starò malissimo, una sola notte senza di te potrei ammazzarmi" e cose del genere, e io non riesco a mettere me prima di lui. L'ho pregato di non dire più quelle cose ma pur non dicendole le fa capire dai comportamenti. Cosa posso fare per tornare a vivere? Come devo comportarmi con lui? Sto davvero male e talmente annoiata e sola che non nego di aver pensato al suicidio qualche volta, perché starei malissimo sia con lui sia senza lui. E le uniche cose che mi avrebbero resa felice dovrei farle senza di lui ormai.

9 risposte degli esperti per questa domanda

Cara, 24 anni sono un'età molto giovane ma anche abbastanza adulta. Ti consiglio di rivolgerti ad un/una bravo/a professionista psicoterapeuta che potrà ascoltarti da vicino e affiancarti nella ricerca di una soluzione per i tuoi problemi di relazione. Un legame sentimentale come quello che descrivi può anche trasformarsi in una catena e generare malessere, tossicità. 
Auguri a te e al tuo compagno 

Gentile Federica,

in ciò che scrive c'è tutta la consapevolezza di ciò che è buono per lei e ciò che purtroppo  la induce a non farlo. Lei sa di amare il mare, di amare l'amicizia ma tutto questo se lo concede solo se c'è lu. Lui però lavora e le da' dei messaggi contradditori, certo dopo 8 anni di una relazione impostata in un determinato modo, cercare di cambiare la relazione è molto difficile tanto che il primo passo che ha fatto è verso l'alcool, qualcosa che ci stordisce e ci allontana da un  problema fino ad arrivare un pensiero autodistruttivo.

 Lei è molto giovane è ha il dovere di prendere in mano la sua vita e vivere la relazione con il suo fidanzato in maniera sana e potenzialmente efficace per un futuro.

Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista con cui condividere un percorso dove dovrà essere lei la protagonista!!!

 

 

Dott.ssa Aida Faraone

Dott.ssa Aida Faraone

Palermo

La Dott.ssa Aida Faraone offre supporto psicologico anche online

Cara Federica, per il momento di estrema fragilità che sta vivendo, io le consiglierei al più presto di rivolgersi ad un terapeuta e cominciare un percorso di psicoterapia per analizzare in maniera più approfondita la sua relazione e per iniziare a fare un investimento su se stessa che potrebbe portare ad una maggiore serenità psicologica.

Se avesse bisogno di parlare, mi può contattare.

Dottoressa Mazzella Eliana

 

Gentilissima,  le suggerisco di rivolgersi ad un SerD, il problema dell'alcol è quello che deve essere affrontato subito senza esitare. Tutte le altre problematiche sono secondarie e collegatealla questione alcol.  

La problematica che ha descritto che riguarda la relazione col suo compagno rientra nella difficoltà della DIPENDENZA esattamente in linea con la questione alcol.

Per qualsiasi dubbio mi può contattare saprò come indirizzarla.

Saluti cordiali 

Dott.ssa Bruna Corbo

Dott.ssa Bruna Corbo

Napoli

La Dott.ssa Bruna Corbo offre supporto psicologico anche online

Cara Federica la invito a fare una seria riflessione sul suo rapporto...che da quello che lei riferisce sembra basato più su un legame di dipendenza che di amore...l' amore non crea catene, non rende sterili, non riduce gli spazi intorno a noi, l' amore fa evolvere. 

Qualora avesse bisogno di un professionista per uscire da questa loop, mi contatti.

Gentile Federica, dal suo racconto si evince che soffre nel non riuscire a gestire le sue emozioni, il suo dolore e tristezza, nel non riuscire a riprendersi la sua vita e nella mancanza della quotidianità di un tempo. Ha chiaro il suo stato, ha chiaro la problematicità che sta vivendo sia nella relazione e sia come individuo. Sicuramente ha bisogno di un aiuto, ha bisogno di guardarsi interiormente per poter comprendere e prendere consapevolezza su se stessa, così da far fronte a dei cambiamenti che la porteranno a modificare aspetti di sé stessa. Le faccio tanti auguri, se ha bisogno di chiarire dubbi o altro, può contattarmi.

Cordiali saluti 

Dott.ssa Giusy Ruggiero 

Dott.ssa Giuseppina Ruggiero

Dott.ssa Giuseppina Ruggiero

Caserta

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Salve Federica, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Carissima Federica,

vorrei iniziare facendo una piccola precisazione rispetto al fatto che lei ed il suo fidanzato state, molto probabilmente, attraversando una fase di crisi dettata dal cambiamento.

Le crisi sono spesso difficili e dolorose e a volte ci mettono nella condizione di dover fare delle scelte, quelle che sentiamo potranno essere le più giuste per noi.

Ma è proprio grazie a queste fasi critiche che possiamo entrare più facilmente in contatto con la parte più profonda ed intima di noi stessi, e capire “chi siamo” e “ cosa vogliamo”.

Quello che mi verrebbe di suggerirle è per prima cosa di non angosciarsi per questa fase perché è giusto che l’attraversiate , permettendovi in questo modo di andare oltre la crisi accogliendo il cambiamento.

Mi sembra di cogliere nel modo in cui si approccia il suo fidanzato, la paura di perderla e quindi la frena nella possibilità di esplorarsi nella sua crescita.

Però, accettare che si cresca e si cambi è fondamentale per definire ciò che siamo e ciò che vogliamo. Fa paura ma è giusto lasciare libere le persone che si amano di esplorarsi nella propria identità.

Questa è una riflessione che dovreste fare entrambi visto che, fino ad ora, avete condiviso anni importanti della vostra vita molto giovane.

Nel caso in cui dovesse notare di non riuscire a reggere la sofferenza di questa fase, le consiglio di essere supportata da uno Specialista Psicoterapeuta.

Con affetto

La Dott.ssa Valentina Nasti

Psicologa-Psicoterapeuta

Hai ragione Federica, il problema sei tu e il fatto che te ne sia resa conto è un gran bel punto di partenza. Il problema sei tu perchè non riesci a vedere che il tuo ragazzo, magari inconsapevolmente, ti ha dato la responsabilità della sua stessa vita che (dice) essere in pericolo senza di te, però lui senza di te riesce a stare tutto il giorno, sia pure per lavoro, mentre tu stai annaspando. Allora forse è più vero che lui in modo poco corretto, ti tiene legata a sè. Cosa puoi fare? lo sai già, lo dici chiaramente nel tuo scritto: "non riesco a mettere me prima di lui" La cura di te, la tutela di te viene prima di tutto sempre. Non è facile fare questo passaggio, sopratutto se lui è il tuo unico riferimento, ma hai scritto su questo portale, quindi sai già che chiedere aiuto e farti seguire è la cosa migliore che puoi fare in questo momento. Vedi? Le risposte tu le hai già. 

Dott.ssa Paola Guarino

Dott.ssa Paola Guarino

Napoli

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