Tradimento con una prostituta

Rosa

Buongiorno. Parto dal principio, io e il mio compagno abbiamo entrambi 31 anni e stiamo insieme da sempre, da quando avevamo 16 anni. Una vita insieme, insomma. Lui è sempre stato presente, ho sempre sentito l'amore che prova per me in ogni gesto, mi desidera e in ogni sua scelta so che ho la priorità su tutto. Io di carattere sono sempre stata meno espansiva nelle cose, forse anche un tantino chiusa nel nostro intimo, e devo dire che mi ha sempre manifestato il desiderio di volermi un po' più presente, senza però mai pretendere nulla di diverso da quella che sono. In tutti questi anni ci sono stati ovviamente alti e bassi , ma anche nei momenti peggiori alla fine ci ritrovavamo più di prima. Tanti progetti, la voglia di un figlio.. e sentivo in ogni sua scelta il desiderio di condividerla. Tutto questo fino ad oggi. Oggi ho scoperto un video risalente a circa 5 anni fa, periodo di pandemia, girato da lui mentre riceveva sesso orale da una prostituta . Il video pur cancellato era finito nel drive di Google. In quel momento è cambiato tutto, non parlo solo del dolore che ho provato e sto provando, da quel momento un nodo alla gola, le notti insonni, le lacrime disperate, non mi hanno abbandonata più. Ma anche lui, nel vedere e nel sapere che avevo visto ciò è stato male, a tratti apparentemente quasi più male di me. Ho chiesto La motivazione...ha detto che Era un periodo in cui c'erano distanze fisiche nel lungo termine e io anche nei piccoli gesti seppur da lontano non gli facevo capire che c'ero, mi sentiva assente e non più presa da NOI . Così una sera, a causa di diverse vicissitudini si fece convincere da un amico che andava da questa prostituta dicendogli che doveva provare! Lui va, ho visto il video quindi immaginate il dolore di quella scena che si ripeterà all'infinito davanti ai miei occhi... Ma a suo dire non riusciva, nel senso era andato per un rapporto ma si è fermato a quello orale perché era in astinenza, ma per farlo dovette staccare completamente il cervello e nonostante tutto non riuscì ad andare fino in fondo. Il rapporto si concluse quindi con l'orale senza penetrazione perché non riusciva, pagando e andando via con quel video che la prostituta disse di fare per forse rendere più eccitante la cosa. ( Infatti anche il suo amico che vi era stato aveva il video). Al ritorno era pentito, cancellò tutto e voleva solo eliminare quel momento dalla sua vita, almeno è quello che ha detto. Ma il video non si è mai cancellato definitivamente. Ed oggi, seppur accaduto tanto tempo fa, mi sento come se avessi perso l'entusiasmo della vita che il nostro amore mi regalava ogni giorno. Mi ha supplicato di perdonarlo, dicendo che se fossi stata meno distante non l'avrebbe mai fatto... Ovviamente le parole lasciano il tempo che trovano perché nulla giustifica un tradimento, sennò stai bene con me lasciami e vai altrove! Lui è andato consenziente e volontariamente, e sapeva benissimo che mai avrei perdonato una cosa del genere, ne parlavamo spesso sa come la penso, che per me è insuperabile... Ma Nonostante ciò l'ha fatto. Ripete che è l'unico errore,10 minuti di disconnessione nulla di più, ma purtroppo non credo neanche a quello ormai. Penso ci siano state altre volte, e questo mi tormenta.. così come mi tormentano quelle immagini che non mi fanno più dormire. Non so come fare, una vita insieme rovinata, buttata nel cesso, nulla più ha senso! Non ce la faccio senza di lui, ma non riesco a stare con lui.. mi manca ma se lo penso sto male... Non so davvero quale direzione prendere e da dove iniziare per ritrovarmi, prima ancora di eventualmente ritrovarci

5 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Rosa,
ti ringrazio per la fiducia con cui hai raccontato qualcosa di così profondo e straziante. Quello che hai scritto è il grido di chi ha avuto il cuore spezzato non da un errore qualunque, ma da un tradimento che colpisce l’identità stessa della vostra storia, la fiducia costruita in tanti anni, e la tua dignità come donna e compagna. È umano che tu ti senta travolta, confusa, sospesa tra l'amore e la rabbia, la nostalgia e il dolore. Quello che hai scoperto non è solo un tradimento fisico. È una frattura emotiva, uno squarcio nel legame che sentivi indistruttibile.
E hai ragione:

  • Il tradimento non è mai giustificabile, neanche nei momenti di distanza.

  • Se davvero si sentiva così solo, avrebbe potuto parlarti, o perfino allontanarsi con rispetto… non condividere una scena umiliante con una prostituta, registrandola, e lasciandola nel tempo come una bomba inesplosa nel vostro cassetto dei ricordi.

Hai ragione anche nel pensare che non si tratta solo di quello che ha fatto, ma di ciò che ha distrutto dentro di te: la sicurezza, l’intimità, la visione di un futuro insieme. Ti manca, ma non riesci più a guardarlo senza dolore. È una condizione straziante.

Ma adesso c’è una cosa più importante del "noi": TU. Questa crisi è anche un bivio esistenziale per te.
Non c’è una risposta facile, nessuno può dirti se perdonare o lasciarlo. Ma puoi iniziare da una cosa: ritrovare te stessa. Ecco da dove puoi cominciare:

1. Permettiti di restare ferma. Non sei obbligata a decidere subito se lasciarlo o restare. Stai ferma dove sei, per un momento, ma non in balia del dolore.
Stai dentro al dolore, sì, ma come una persona che sta attraversando un incendio, non che si arrende alle fiamme. Prenditi questo tempo per osservare, sentire, riflettere. Scrivi. Parla. Piangi.
Non devi essere forte. Devi solo essere vera con te stessa.

2. Cerca un aiuto professionale. Hai subìto un trauma emotivo. Le immagini che ti ossessionano, la nausea, l’angoscia, l’insonnia... sono reazioni da post-trauma.
Uno psicologo, anche solo per pochi incontri, può aiutarti moltissimo a gestire queste emozioni, distinguere le paure reali da quelle indotte, e iniziare a rimettere insieme i pezzi. Farlo non significa che sei debole, ma che stai prendendo in mano la tua vita.

3.  Non affrontare tutto da sola. Hai bisogno di almeno una persona di fiducia con cui aprirti.
Che sia un’amica vera, una sorella, una figura di supporto: non restare sola in questo dolore.
Spesso chi vive un tradimento si vergogna o si chiude, ma isolarsi rende il dolore ancora più grande.

4. Perdonare non è dimenticare (e non è un obbligo).Il perdono è una scelta intima, non una medicina da prendere per far sparire il dolore.
Puoi perdonare, se un giorno lo sentirai, ma solo se serve a liberarti, non a negare ciò che è successo. Non sei obbligata a rimanere in una relazione che ti toglie la pace, né a buttare via tutto se deciderai che, nonostante tutto, lo ami ancora.
Ma questa decisione verrà dopo, non adesso. Adesso conta che tu non smetta di proteggere la tua integrità. Non sei sbagliata. Non sei finita.
Hai subito un colpo durissimo, ma non ti definisce.
Non sarà una decisione a salvarti. Sarà ritrovare la tua voce, la tua dignità, la tua direzione.Tu sei ancora viva dentro questo dolore. E con il tempo, ritroverai anche la tua forza.
Quando vuoi, sono qui

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Gentile Rosa,
quello che sta vivendo è comprensibile: purtroppo il tradimento non è solo un gesto, spesso genera una frattura che mette in discussione tutto ciò che lei ha costruito in questi anni. Penso sia normale sentirsi devastata, confusa e anche combattuta tra la mancanza di lui e il dolore che prova. In questo momento, più che decidere cosa fare della relazione, è fondamentale che si dia spazio per elaborare ciò che è successo. Del resto, se ci pensa, non si può scegliere con lucidità se prima non si fa un po’ di ordine dentro. La cosa che mi sento di consigliarle è di non forzarsi a “saper già cosa fare”, ma di prendersi tempo. Se da sola si sente bloccata, un percorso psicologico può aiutarla a ritrovare un equilibrio e a capire cosa vuole davvero, al di là della rabbia e della paura di perderlo.

Un caro saluto,
Dott. Pasquale Saviano – Psicologo Psicoterapeuta

Dott. Pasquale Saviano

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Napoli

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Ciao Rosa, ti scrivo con tutto il rispetto e l’empatia che questa situazione merita, perché dalle tue parole arriva forte la sofferenza di chi si è visto crollare qualcosa di fondamentale e ora si ritrova a doverci convivere, senza una bussola, sentendosi divisa tra l’impossibilità di stare con lui e il dolore di stare senza. Non esiste una risposta “giusta” per quello che stai vivendo: il tradimento, specie vissuto così, tocca qualcosa di profondo, scuote le radici, sbriciola certezze che credevamo solide, e il fatto che la tua mente non trovi pace è la reazione più umana che ci sia. Nessuno, se non chi ci passa, può capire davvero cosa significhi ritrovarsi con le immagini addosso, i pensieri che si ripetono e il senso di vuoto che prende il posto di tutto il resto.

Non sei sbagliata tu perché non riesci a dimenticare, non sei troppo fragile se a volte pensi che ti manca e nello stesso istante senti rabbia, nausea, incredulità. Hai amato, ti sei affidata, e ora dentro hai uno strappo che non si ricuce da un giorno all’altro, soprattutto se sei rimasta fedele a un certo ideale di amore e di rispetto reciproco. Non devi sentirti in colpa se tutto ora sembra senza senso, se non sai che fare: sei già bravissima a restare in piedi in questo momento, anche solo a scrivere e a raccontare il dolore. Lascia perdere chi dà consigli facili o ti dice di “perdonare” o “voltare pagina”, come se tutto fosse solo una questione di volontà: c’è bisogno di tempo, di silenzio, di fatica, e soprattutto di ascoltarti davvero.

Prenditi il tuo spazio, Rosa, anche solo per stare con te stessa, senza dover scegliere adesso tra perdonare o chiudere. Piangi se serve, arrabbiati, prenditi cura di quella parte di te che ora si sente persa: è la parte più viva, quella che sente, che soffre e che prima o poi ti indicherà la direzione giusta per te, non per gli altri. Se puoi, cerca un appoggio neutrale – anche solo parlare con uno psicologo può essere un modo per mettere ordine in tutto questo caos e smettere di sentirsi sola, almeno per un po’.

Ricorda che la tua vita non è rovinata per sempre e che la tua storia non si esaurisce qui, anche se ora sembra impossibile immaginarlo. Non devi dimostrare niente a nessuno e non sei obbligata a prendere nessuna decisione “adesso”. Respira, fatti forza un giorno per volta. Sei ancora tu, anche ora che ti sembra di non riconoscerti più: proteggi quella parte e non avere paura di darle voce, perché merita rispetto, dolcezza e tutto il tempo che serve per capire cosa vuoi davvero. Un passo alla volta, senza fretta e senza giudizio.

Buonasera Rosa,
quello che ha vissuto è un vero terremoto emotivo, capace di scuotere ogni certezza costruita negli anni. È comprensibile sentirsi spezzati tra l’amore, la rabbia, la delusione e il senso di perdita. Quando un tradimento coinvolge anche aspetti così intimi e visivi, come un video, può generare un trauma relazionale profondo.
In momenti come questo, è importante prendersi cura di sé e darsi il diritto di essere accompagnati nel mettere ordine tra le emozioni, capire cosa si prova davvero, e quali strade si aprono – dentro di sé, prima ancora che nella relazione.
Se lo desidera, come psicologo sono disponibile ad ascoltarla in uno spazio protetto, dove iniziare a ritrovarsi e a decidere con più chiarezza, al di là del dolore.

Resto disponibile anche online.

Cordialmente,

Dott. Alessio Gennaro Miele

Dott. Alessio Gennaro Miele

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Napoli

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