Non posso esprimere liberamente la mia sessualità

Francesca

Salve, sono una ragazza di 23 anni, studentessa in corsa per una seconda laurea, essendo io già laureata. Ho molte passioni, sane ed equilibrate, come lo sport e la musica. Le coltivo da anni anche grazie all'aiuto delle persone che mi ruotano attorno. Sono cresciuta in una scuola cattolica e ho sempre frequentato ambienti e persone sane e generose. Scrivo perché sono stata fidanzata 3 anni al liceo, in una relazione dove non abbiamo mai avuto un rapporto sessuale, per colpa di entrambi e per timore delle nostre rispettive famiglie. Ad oggi ho 23 anni e sono in una relazione, la seconda della mia vita, da quasi 2 mesi, anche se lo conosco da 4 mesi. Ho perso la verginità 1 mese fa e alla notizia ai miei non sembravano poi tanto scossi, mi hanno detto che sarebbe successo. Ieri notte ho passato la mia prima notte con lui. Prima di andare sono stata insultata dai miei e dalla mia intera famiglia. Al ritorno, sono stata aggredita fisicamente e verbalmente e cacciata di casa. Sono genitori all'antica, ma io sotto il profilo sessuale non ho mai dato problemi, essendo arrivata a 23 anni vergine e senza malizia, con dei valori e degli obiettivi ben chiari. Ho voglia di vivermi questa relazione, ma sento che per la mia famiglia non sono libera di stare con nessuno, o se dovessi starci, non dovrei concedermi fisicamente. Ho provato ad avere un dialogo con mio padre e la cosa è andata benino, ma con mamma e con gli altri non c'é alcun verso, inveiscono, alzano le mani e usano termini e parole per definirmi ciò che non sono. Cosa fare?

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Francesca,

sono molto dispiaciuta per la sua situazione,

prima di tutto ascolti se stessa, non è un momento facile, le consiglio anche un supporto con uno psicoterapeuta che possa sostenerla in questo delicato momento e aiutarla a trovare dentro di sè la forza per compiere delle scelte in ascolto di se stessa e di ciò che lei desidera essere.

Un caro saluto

Dott.ssa Chiara Crespi

Carissima, la sessualità va vissuta, non sempre espressa.... Cosa intendo? La sessualità é un ambito privato e come tale va vissuta. Perché senti il bisogno di confrontarti su questo tema portando le tue tappe di vita all'attenzione dei tuoi familiari? Come mai ti metti nella bocca degli squali? 

Ricorda inoltre che botte, colpi e simili, da chiunque siano agiti, sono sempre violenza....quindi tutelati da chi alza le mani, qualunque relazione abbia con te, anche se familiare. 

Non restare a subire chiedendoti dove sbagli. Perché non sei tu quella sbagliata.

Consiglio un sostegno psicologico in questo pesate periodo di vita. 

Un saluto

Buonasera Francesca, comprendo e sono d'accordo sulla voglia di volerti vivere, in serenità, questa relazione e la tua sessualità. La tua famiglia ha una tradizione e delle idee che saranno difficili da modificare ma, con il tempo e con un lavoro tra voi di comprensione, potranno accettare che tu sei sempre la loro figlia anche se ha messo fine a delle tradizioni, come quella di arrivare vergine al matrimonio. Potresti provare a chiedere una consulenza per te e loro, così da affrontare con l'aiuto di un esperto questa difficoltà di comunicazione che c'è che porta a comunicare con le mani. Potresti valutare l'idea di un percorso personale dove iniziare a sentirti libera di fare le tue scelte.