Ansia e stress : il loro ruolo nei problemi gastrointestinali

Da alcuni anni i ricercatori parlano dell’intestino come di un secondo cervello, evidenziando una serie di relazioni tra disturbi gastrointestinali, stress, ansia e depressione. Anche l’intestino possiede un sistema nervoso, “un suo cervello” detto enterico che coordina l’attività di muscolatura, e che è  in continua comunicazione col sistema nervoso centrale, quello, appunto, del cervello. La non corretta  comunicazione  può portare a vari disturbi come ad es. il reflusso  gastrico, colon irritabile  e allergie alimentari.(M. Catarozzo – S.Nobili – Gestione stress, 2013)

Quali sono quindi i fattori  che influenzano tale comunicazione e quindi il corretto funzionamento del nostro intestino? Le cellule di entrambi i cervelli parlano la stessa lingua chimica, usano gli stessi mediatori, uno per tutti, la serotonina che influenza l’umore.

Potremmo rispondere sinteticamente che tutte le situazioni che creano stress, ansia, preoccupazioni, etc, possono incidere negativamente. Esempi classici: mal di pancia prima di un esame scolastico, prima di un colloquio di lavoro importante, di un appuntamento, di un esito di un esame medico, stress lavoro correlato, etc.. Sono tutti casi e situazioni significative  che  evidenziano relazione tra intestino e cervello.

I ricercatori dell’Università di Cork, in Irlanda, hanno evidenziato che, ad esempio, nella sindrome del colon irritabile che colpisce circa il 20%della popolazione, lo stress  aumenta la produzione di cortisolo, un ormone fondamentale implicato nelle emozioni, che, agendo a sua volta sul sistema nervoso enterico, porta ad in alterazione della flora batterica con  un aumento dei movimenti dell’intestino e quindi a sintomi, come dolori, gonfiore addominale, etc.. Questo ci porta ancora una volta a riflettere  che come esseri umani siamo “un sistema” dove mente, corpo e ambiente sono in comunicazione e si influenzano a vicenda.

E’ bene quindi considerare che l’ esito del nostro benessere non è un fattore casuale, ma in gran parte è determinato da ciò che mangiamo, dalla qualità della nostra vita (lavorativa, affettiva, relazionale, sociale etc..), da come ragioniamo, dai nostri pensieri e l ‘emozioni correlate. Ecco che quindi risulta importante agire sullo stress anche in maniera preventiva, con una sana alimentazione, attività fisica regolare, pensiero positivo, ma anche  pratiche di meditazione, psicoterapia, yoga etc…

Dott. Francesco Fisichella Psicologo Psicoterapeuta

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