Valutazione del funzionamento di personalità

Per valutare come un paziente può rispondere ad un percorso di recupero, è essenziale conoscere il suo funzionamento di personalità.

Esaminiamo quindi i vari funzionamenti di personalità nelle diverse patologie.

Partiamo da quella psicotica. Il soggetto psicotico ha come caratteristica principale la perdita della membrana che separa il mondo interno dal mondo esterno. Se questo aspetto gli permette di entrare immediatamente nella relazione profonda con l'interlocutore in modo molto rapido, al contempo, però, lo porta a confondere la sua realtà interna, proiettiva, di identificazione proiettiva, con la realtà dell'altro.

Dobbiamo considerare che noi tutti viviamo un momento di psicosi nella vita, quello dell'innamoramento. Durante l'innamoramento, infatti, proiettiamo sull'altro tutta una serie di sentimenti. Le persone si innamorano in modo diverso, e questo perchè il nostro modo di innamorarci è dato dalla nostra personalità.
In questa fase, l'altro diventa il massimo dei nostri desideri, si fanno cose per lui che non si farebbero se non innamorati. Si vive quasi in una sorta di delirio, che ci porta a distorcere la realtà.

Lo psicotico, come detto, perde la permeabilità tra membrana esterna e membrana interna, tra sentimenti interni, tra funzioni interne e funzioni esterne.
Prendendo in esame un semplice esperimento, come quello di chiudere gli occhi e immaginare di essere su una spiaggia, sentendo la salsedine sul corpo, il calore del sole sulla pelle, la sabbia lungo il nostro corpo; una persona sana quando riapre gli occhi è di nuovo nella realtà, uno psicotico sta là, perchè non riesce a fare la distinzione tra mondo interno e mondo esterno.

Un'altro aspetto che non esiste nella psicosi é la costanza dell'oggetto. Questo significa che se l'oggetto non è presente al momento, non esiste. Se nella persona sana esistono tutta una serie di certezze date dalla fiducia nell'altro, per lo psicotico se la persona al momento non è presente accanto a lui, per lui non esiste.

L'altro punto fondamentale è la perdita della codifica dei messaggi: viene alterato il significato delle comunicazioni, dando loro un significato spesso autoriferito. Lo psicotico autoriferisce sempre. E' molto vicino al bambino, perchè, secondo il parere di Bergeret, è rimasto alla fase orale.
Il tipo di relazione sarà quindi di tipo simbiotico: la persona è una parte di sé. E' in grado di
tirare fuori dall'altro cose incredibili, perchè arriva all'anima, ma lo fa senza mettere i propri pensieri in un discorso organizzato. Lo psicotico porta fuori quello che sente.

In qualsiasi tipo di relazione, entra in simbiosi con l'altro. E nel momento nel quale la relazione finisce, è come se perdesse un braccio, una parte di sè. Questo meccanismo è detto 'frammentazione', e lo fa sentire privo di integrità. Si tratta di un meccanismo perverso, perchè pretende che si funzioni come loro a 360 gradi, se si funziona a 350, non si sente vero amore per loro.

Passando all'area borderline, questa comprende diversi disturbi: il disturbo narcisistico, istrionico, borderline della personalità, antisociale, di dipendenza, di evitamento, il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità.
Il borderline è una persona stabile nella sua instabilità e instabile nella sua stabilità. E' una persona che ha bisogno di instabilità per sentirsi stabile. Nel momento in cui diventa stabile deve ridiventare instabile; questo è l'opposto di quello che avviene nella nevrosi.

Tutta l'area borderline nasce generalmente da un problema con genitori che non hanno saputo passare la sicurezza del loro rapporto, la costanza dell'oggetto. Quindi, il borderline ha il problema di doversi affidare a quei genitori dei quali non si fida.
Non si è sentito protetto, difeso. L'atteggiamentoo quindi è di tipo abbandonico.

Il rapporto che tende a creare è di tipo adesivo. Il borderline crea sull'altro una sorta di coltre che, però, al suo interno distrugge e ricostruisce. Quando ci si rapporta con un borderline si ha la sensazione che abbia messo tutti i mattoncini ai lati senza nulla al centro.
La difficoltà di rapportarsi con un borderline è quella di dovergli dare la stabilità e dover completamente riadattare questa stabilità al suo cambiamento della figura di proiezione che ha fatto sull'altro. Il rapporto che vive è ambiguo: tutto buono, tutto cattivo, oggi sei Dio, domani sei nulla, oggi sei il mio idolo, domani sei una vergogna, sei quello che ha abusato di me.

Mentre la membrana dello psicotico non esiste, la membrana del borderline è a tratti vigilissima e a tratti vuota.

I tempi del borderline sono lenti e legati al cambiamento un pò più regolare, rispetto ad esempio all'istrionico che può cambiare anche ogni due minuti il suo comportamento.

All'area borderline appartiene anche il narcisista. Questi ha avuto una madre che gli ha dato una costanza dell'oggetto come presenza, come sicurezza, che non gli ha fatto subire l'assenza. Il figlio narcisista è quello che ha avuto una madre che si è preoccupata di tutto, che l'ha molto viziato.
Il narcisista ha tutto l'oro del mondo, ma se ne perde anche una piccola parte, vive malissimo in quanto non sa subire la perdita.

Per quanto riguarda l'antisociale, questi non conosce limiti, non conosce regole.

Dobbiamo ricordare che tutta l'area borderline riguarda un discorso di assenze.

La differenza tra l'area borderline e l'area schizoide è che quest'ultima riguarda soggetti talmente sicuri di aver paura dei limiti che si ritirano in loro stessi, mentre il borderline non conosce i limiti quindi presenta dei momenti di ritiro alternati a momenti di estroversione. Inoltre, non è in grado di definire un livello di valore.

Nelle persone sane un momento che si può definire borderline è quello della fine dell'innamoramento, quando non c'è rispetto, quando si vive una situazione di ambiguità che ci porta a pensare cose opposte dell'altro in momenti ravvicinati.

Infine, il nevrotico è una persona alla ricerca continua di stabilità, che non raggiunge mai, pur essendo una persona elastica, con la capacità di adattarsi. L'ansia del nevrotico è l'ansia di castrazione, ovvero di non poter fare quello che vuole. Nel momento in cui deve compiere un'azione, mette in atto tutta una serie di meccanismi che gli procurano ansia e che lo portano praticamente a non agire per paura di essere castrato. Parliamo quindi di paura del rifiuto. Ha una comunicazione particolare: a volte parla veloce, a volte lentamente.

Possiamo concludere che è molto importante analizzare il concetto di identità, la quale permette di vedere se stessi e gli altri in modo articolato. La valutazione del rapporto di stabilità e instabilità è legato al concetto di rigidità ed elasticità. La persona psicotica è rigida e stabile, la persona dell'area borderline è rigida e instabile, la persona nevrotica è elastica e stabile.

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