mangiare sano per stare meglio: le regole

Virginia Woolf sosteneva “Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è mangiato bene”.


Diverse evidenze scientifiche dimostrano che esiste una correlazione significativa tra ciò che mangiamo e la nostra mente. Il cibo influenza la nostra psiche e quindi il nostro umore. 
Il Benessere psicofisico non può prescindere da una corretta alimentazione, facendo riferimento, in particolar modo, alla scelta qualitativa degli alimenti sulla base dei loro principi e valori nutrizionali.

Un adeguato comportamento alimentare preserva un ottima salute neurologica, ma anche psichica.


Il cervello sappiamo essere la sede della nostra “componente psicologica”, ma allo stesso tempo è un organo il cui funzionamento dipende da elementi nutritivi. Molti principi contenuti negli alimenti hanno infatti il potere di mediare il funzionamento del sistema nervoso, inibendolo oppure stimolandolo, e quindi più in generale la capacità di mantenere la buona o la cattiva salute di molteplici dinamiche psico-fisiche.
Una dieta squilibrata e a seconda delle sue proprietà nutrizionali può provocare spossatezza fisica, diminuzione delle prestazioni cognitive, squilibri neurali e problemi psicologici come ad esempio tensione, ansia, nervosismo, apatia, etc. L’effetto negativo si riversa anche sulle nostre emozioni, sui nostri atteggiamenti e sul nostro temperamento.
I disturbi alimentari, ad esempio, sono di per sé una prova dello stretto legame tra il cibo e la psicologia della persona.


Le Scienze della Nutrizione documentano la presenza di composti contenuti negli alimenti che hanno effetti sulla psiche e che sono specifici. Per fare un esempio, il consumo di cioccolato pare sia in grado di elevare i livelli della serotonina, che è un neurotrasmettitore coinvolto nella modulazione dell’umore. La cioccolata permette il rilascio di endorfine generando nella persona un senso di benessere.
Ovviamente non è l’unico alimento in grado di favorire questo meccanismo, così come ci sono anche condizioni fisiologiche legate alla carenza di alcuni nutrienti, che possono avere un effetto negativo sull’umore.
In alcune donne i disturbi dell’umore o apatia sono spesso associate ad una carenza di ferro, mentre un apporto non sufficiente di vitamine del gruppo B, nella dieta di persone anziane, favorisce la depressione.
Il cibo ha dunque un potere sulla salute sia esso in positivo, che in negativo che non dovremmo mai sottovalutare.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che un'alimentazione corretta e la salute, sono diritti umani fondamentali correlati l’uno all’altro. L’alimentazione sana è inoltre un valido strumento di prevenzione per molte malattie e di trattamento per molte altre e influisce sulla longevità.
Abbiamo già accennato che quando parliamo di alimentazione corretta ci riferiamo alla qualità di ciò che ingeriamo, ma non solo. Sono importanti anche l’equilibrio quantitativo tra apporto e dispendio energetico, i tempi e gli spazi ad essa dedicati, alla distribuzione giornaliera dei pasti per un apporto di energia psico-fisica, secondo le esigenze di ogni persona.
Uno stile di vita alimentare sano, poiché è causa di buona salute, dovrebbe di certo essere alla base della nostra quotidianità nel corso di tutta la vita e passare attraverso l’educazione data ai bambini e ai giovani soprattutto, considerata l’era in cui dominano i fast food, considerato che molti ragazzi passano molto tempo davanti alla televisione o ai videogiochi più che a svolgere a volte attività fisica (altro importante fattore per uno stile di vita sano).


Una delle problematiche più rilevanti, anche nei bambini, è infatti il sovrappeso. Comportamenti sedentari, un tempo eccessivo davanti alla televisione, alimentazione non corretta, sono un’abitudine dannosa e pericolosa che riguarda anche gli adulti.
Secondo l’Atlante delle malattie cardiache e dell’ictus cerebrale pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’alimentazione non corretta e la sedentarietà sono tra i maggiori responsabili (precedute solo dall’abitudine al fumo) dei 17 milioni di decessi annuali per accidenti cardio e cerebrovascolari nel mondo.


Il cibo dunque è un amico - ma anche un nemico della nostra salute -; se ben scelto aiuta a fornire energia, benessere, tranquillità a livello psico-fisico e ostacola l’insorgere di sintomi depressivi, ansiogeni e di stress e di altre malattie importanti.

Terminiamo con un’espressione di Francesco Redi, medico, naturalista e letterato italiano, che sosteneva: la sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina e della tavola, che nelle scatole e negli alberelli degli speziali.

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