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Il senso dello star bene

La psicologia, come disciplina e come prassi terapeutica, è particolarmente interessata al tema della salute. Stare bene, a tutti i livelli dell'essere, è importante non solo per prolungare la vita o goderne di più, ma anche e soprattutto perché in tal modo si è più vicini al proprio essere, alla propria essenza interiore. Come afferma il modello integrale della psicologia transpersonale, originato da Ken Wilber, di cui in Italia Laura Boggio Gilot è il massimo esponente, l'umana individualità è composta di livelli interconnessi e strutturati in modo oloarchico; cioè, in una gerarchia in cui il superiore include e trascende l'inferiore. I livelli cui fa riferimento il modello integrale, mutuandoli dalle tradizioni spirituali di tutti i tempi, sono raggruppabili nelle seguenti categorie: corporea, mentale e spirituale. Una salute che voglia essere integrale richiede e implica il benessere e la “pulizia” dei veicoli che sottostanno ai livelli citati. Nel suo ultimo testo, Integral Life Practice, Wilber insegna alcuni esercizi per armonizzare i livelli, oltre a delineare il modello AQAL (cosiddetto dei “4 quadranti”), un modello che si riferisce a tutte le dimensioni dell’essere: individuale, collettiva e universale. Dunque, un modello di salute integrale richiede, innanzitutto, la pulizia dei veicoli e poi la loro piena espressione, a livello individuale, collettivo e universale.

La cura del livello corporeo

Per quanto riguarda il corpo, è essenziale preservarlo integro, attraverso un'alimentazione corretta e adeguata al clima e alle stagioni dell'anno. La migliore alimentazione, ovviamente, si dovrebbe basare su alimenti freschi e biologici, meglio se prodotti nelle proprie vicinanze; un'alimentazione parzialmente o totalmente vegetariana, ma seguita con equilibrio, predispone anche a una migliore salute corporea ed efficienza cerebrale. Quando si manifestano degli squilibri energetici e/o organici nel corpo, accanto alla medicina tradizionale, allopatica, si possono considerare le innumerevoli forme di medicine alternative, omeopatiche e non, che si basano su studi recenti, all'avanguardia, spesso non riconosciuti dall'establishment scientifico e farmaceutico, ma spesso altrettanto efficaci, se non di più, su un piano non puramente organico. Accanto all'alimentazione e alla cura medica, soprattutto preventiva, occorre non trascurare l'attività fisica, da praticare con regolarità e moderazione, tenendo conto delle proprie possibilità e limiti. Troppo spesso lo sport, veicolo di salute, viene proposto ai giovani sotto forma di competizione, portando non di rado nel tempo ad avere un fisico letteralmente usurato e tradendo, dunque, la sua originaria funzione. Anche una sana attività sessuale, commisurata alle proprie possibilità e al proprio stato personale, contribuisce alla salute del corpo, nonché a quella emotiva.

La cura del livello mentale

La cura di questo livello include il benessere emotivo e mentale; per tenere in buona salute il veicolo emotivo-mentale, è utile coltivare buone relazioni, affettive e non, ma anche un pensiero vigile, lucido e dinamico. È importante evitare ogni tipo di droga (anche l'alcool e il caffè possono diventare tali, se assunte smodatamente). Per avere una mente sana, è inoltre importantissimo rispettare il ritmo sonno-veglia. Non è utile assistere a spettacoli violenti o fare abbuffate televisive di programmi e talk-show inutili e ripetitivi. In generale, è bene tenere la mente occupata in attività non riempitive, coltivare uno o più interessi e rendersi adattabili al cambiamento. La noia e la pigrizia sono veleni della mente e contribuiscono alla comparsa, in vecchiaia, di malattie cerebrali degenerative.

La cura del livello spirituale

Questo livello viene facilmente trascurato dalla maggioranza delle persone, oppure ritenuto, erroneamente, come un dominio di esclusiva pertinenza della religione. All’opposto, esso andrebbe tenuto in considerazione in misura non minore del corpo, curato e mantenuto in forma.
Per purificare il veicolo spirituale sono indicate le pratiche di virtù, da sempre conosciute nella spiritualità tradizionale, come la coltivazione dell’umiltà, della pazienza, dell’accettazione, la ricerca dell’armonia e l’apertura del cuore. Ovviamente, esse si apprendono in apposite “palestre”, luoghi dove praticare secondo regole e canoni che fanno parte di una tradizione spirituale consolidata e riconosciuta.

Il ruolo della psicologia nella salute integrale

La psicologia ha un ruolo fondamentale tra le discipline della salute. Quando parliamo di salute integrale, ovviamente serve una psicologia che dia attenzione all’interconnessione di tutti i livelli dell’essere, e soprattutto tenga in considerazione il livello spirituale. Una tale psicologia aiuta ad armonizzare i livelli, correggendo l’eventuale ipertrofia di uno di essi; come ad esempio, nel caso di un livello mentale iper-sviluppato e gli altri livelli ipo-sviluppati; oppure, nel caso di un livello spirituale dominante, che oscura i livelli del corpo e della mente (ad es., nei fenomeni di ascetismo patologico). La psicologia, e quella integrale in particolar modo, aiuta a fare una distinzione dei bisogni, e ad attribuire ciascun bisogno al proprio livello; aiuta in tal modo ad evitare confusioni che possono anche generare disturbi psicologici, come ad esempio, confondere i bisogni di affetto, o la fame, con quelli sessuali, oppure un bisogno di apertura alla dimensione spirituale con un bisogno di appartenenza.

Riferimenti bibliografici

Boggio Gilot L., Il cammino dello sviluppo integrale, Satya-edizioni AIPT, Roma 2005.

Wilber K., Integral Life Practice, Integral Books, Boston & London 2008.

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