I mandala come antistress

Secondo la tradizione indiana, il mandala è un'immagine simbolica dell'universo creata dalla combinazione di figure geometriche ed è uno strumento per elevare l'uomo ad una maggiore consapevolezza e spiritualità.

L'origine dei mandala è antichissima (circa 1500 a.C.) e il termine in sanscrito significa "cerchio, circolo, anello magico" in relazione al Sole e alla Luna.

I mandala tradizionali sono realizzati ancora oggi con granelli di sabbia colorati dai monaci tibetani. Si tratta di un processo lungo e minuzioso che richiede moltissima pazienza ma il risultato finale è di impagabile bellezza. Pochi istanti dopo aver ultimato l'opera, i monaci lo distruggono per ricordare la caducità e brevità dell'esistenza e rimarcare che nulla dura per sempre.

Questa pratica orientale si è poi diffusa in Occidente grazie a Carl Gustav Jung, psichiatra e psicoanalista tedesco del XX secolo. Egli studiò a fondo i benefici del colorare sulla psiche  scoprendo che colorare provoca un effetto rilassante sullo stato d'animo, riduce lo stress e allontana i pensieri negativi.

Secondo la psicologia moderna i mandala sono una rappresentazione del nostro Io e delle emozioni che proviamo mentre coloriamo.

Oltre ad infondere pace e tranquillità, quest'attività stimola la parte creativa del cervello, situata nell'emisfero destro. I colori e le geometrie dei mandala favoriscono l'ispirazione e l'emergere di nuove idee e migliorano l'umore.

Mentre coloriamo, la mente è libera di fantasticare, si distacca dalle preoccupazioni e memorizza le informazioni più facilmente.

Non ci sono regole precise nella colorazione di un mandala, ognuno è libero di scegliere le tinte, gli accostamenti e la tecnica che preferisce (pastelli, pennarelli, pennelli, tempere...) a seconda dei propri gusti.

La meditazione mandala può avvenire in tre modalità:

1. Osservare il mandala per almeno 5 minuti. Possiamo seguire con gli occhi o le dita le linee, come se fossero dei sentieri che dall'esterno del mandala ci conduce al suo interno. Se è un disegno già completato, concentriamoci sulle forme e i colori presenti; in caso contrario immaginiamo quali tinte e accostamenti desideriamo creare.

2. Colorare il mandala con le tinte e la tecnica che più ci aggradano. Possiamo scaricare il disegno da Internet oppure acquistare un libro di disegni mandala in cartoleria.

3. Disegnare il mandala grazie all'utilizzo di un compasso e un goniometro e poi colorarlo. Per iniziare scegliamo un modello semplice e poi potremo arricchirlo e renderlo complesso. Non è necessario essere "geometri" per disegnare un mandala, è sufficiente il nostro impegno. Non cerchiamo la perfezione, il nostro obiettivo è creare un disegno che ci piace.

Ecco dei piccoli accorgimenti per sfruttare al meglio gli effetti terapeutici dei mandala:

· Scegliamo un momento della giornata da dedicare al mandala, magari in serata per scaricare le tensioni accumulate;

· Troviamo un luogo tranquillo e silenzioso dove nessuno ci possa disturbare; spegniamo TV, computer e cellulare. Se ci va mettiamo una musica rilassante in sottofondo.

· Prima di iniziare a colorare, chiudiamo gli occhi e facciamo dei respiri profondi per facilitare il rilassamento e predisporci all'attività creativa.

· Lasciamoci guidare dall'istinto nella scelta dei colori e senza pensare troppo agli accostamenti.

· Focalizziamoci sul disegno; se mentre coloriamo la nostra mente è agitata da preoccupazioni o pensieri fastidiosi, riportiamo la nostra attenzione sui colori e le forme del mandala. Dedichiamoci totalmente all'attività manuale del colorare, escludendo il resto del mondo per il tempo necessario a concludere l'opera.

· Quando abbiamo finito, osserviamo i colori scelti, le sfumature, i dettagli e l'effetto generale del nostro mandala

· Se ci va scriviamo su un foglio quali emozioni e pensieri abbiamo avuto prima, durante e dopo la colorazione del mandala e conserviamolo per riguardarlo ogni volta che ne abbiamo il desiderio.

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