Il significato delle lacrime di gioia

A ogni persona accade di piangere di gioia o di ridere fino a far uscire delle lacrime, può accadere per l'ascolto di una musica, la visione di un film, la bellezza di un'opera d'arte, la lettura di una pagina di un libro. Queste esperienze emotive sono presenti in tutte le culture ed in tutti i tempi, anche se la "psicologia scientifica" si é poco soffermata sul fenomeno e continua a soffermarsi sulle patologie mentali. Gli studi compiuti da Abraham Maslow affermarono negli anni Sessanta che le "lacrime di gioia" si presentano durante le esperienze importanti, da lui definite "culminanti" , più precisamente, in quei momenti di grande realizzazione personale.

Studi più recenti compiuti nel 2000 da Jutta Von Bucholtz hanno evidenziato il ruolo delle emozioni nel funzionamento della personalità, per esempio, molti atleti piangono dopo il conseguimento di una vittoria, superando ogni pudore dal manifestarsi così in pubblico. Ulteriori ricerche compiute in Europa ed in America hanno sottolineato che le esperienze emotivamente più intense che suscitano lacrime di gioia sono quelle legate all'amore in generale, alla nascita o alla guarigione da una malattia grave e queste, sono più frequenti rispetto a quelle derivanti da risate tra amici o da una vittoria agonistica. Eppure, questa manifestazione di pianto di felicità potrebbe rappresentare un aspetto del sano sviluppo emotivo nell'arco della vita determinato da una consapevolezza - che si acquisisce sempre più in età adulta e matura - di quanto la vita sia preziosa e quanto sia veloce lo scorrere del tempo.

Diverse le categorie di lacrime più frequenti individuate : la nascita di un bambino, la guarigione da una malattia grave, il piacere estetico che si prova ascoltando una musica o guardando un quadro o un film, l'euforia per eventi politici, sportivi o teatrali, la ripresa dopo un grande incidente, l'osservazione di un neonato o di un bambino, il conseguimento di uno scopo o di una meta, la felicità derivante dal matrimonio, l'affetto nei confronti di una persona cara, il ritrovarsi dopo tanti anni come può accadere con i compagni di scuola, una riflessione sulla propria esistenza e, come affermò Maslow "chi ha vissuto una vita significativa ha la possibilità di soffermarsi sul passato e rivivere la gioia", il ridere nei momenti di ilarità in gruppo tra amici, il guadagno materiale derivante da una lotteria o da un gioco d'azzardo, l'esperienza religiosa di gruppo (tipica nelle comunità e durante le preghiere o le cerimonie), l'osservazione della natura che per la sua perfezione e bellezza può causare lacrime, l'esperienza religiosa spirituale che durante la sua evoluzione commuove profondamente, ed ancora l'osservazione di un gesto di bontà e di generosità (quest'ultima piuttosto rara). Anche a livello letterario, molte sono le opere che hanno suscitato "lacrime di gioia" da Leopardi con il suo "Infinito" a Ungaretti con il suo "M'illumino d'immenso", ad Edgar Allan Poe nel suo "Principio poetico" , a Goethe nell'opera "I dolori del giovane Werther", a Dante nell'incontro con Beatrice nella "Divina Commedia" e tanti altri ancora.

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