Figlia 13 anni soffre di solitudine come aiutarla

sabrina

Buongiorno mia figlia ha quasi 13 anni e purtroppo non riesce ad avere amici. Frequenta la terza media e dallo scorso anno non va più d'accordo con le sue compagne. Lo scorso anno voleva cambiare classe ma visto che ormai doveva fare la terza è rimasta. Parlando delle superiori mi ha già detto che non vuole stare con nessuna della sua classe attuale. Parlando con le sue professoresse mi hanno detto che oltre ad essere timida con loro, non parla con le altre ragazze, sta sempre in disparte. Passa tutto il tempo che non è a scuola, chiusa in casa a studiare e al cellulare. Come posso aiutarla? Come posso farle fare amicizia con altre ragazze della sua età? Datemi un aiuto per favore. Grazie

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Sabrina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere l'aiuto di un professionista al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Sarebbe opportuno cercare di capire come si è arrivati a questa situazione e che pensieri ed emozioni prova la ragazza all'interno dei vari contesti sociali.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Gentile Sabrina,

mi dispiace leggerla preoccupata per sua figlia.

È probabile che per sua figlia trovare un punto di contatto con i coetanei non sia facile. Potrebbe darsi che la ragazza si isoli evitando i contatti sociali perché il contatto con gli altri sollecita delle emozioni per lei dolorose. L’idea di avvicinarli la fa sentire poco capace, alimentando una mancanza di autostima che non solo distrugge il desiderio a socializzare, ma crea un modo di pensare ostile alla socializzazione. (Paura di non essere capace).

Da mamma può cercare di accettare le difficoltà di sua figlia. Ci vorrà tempo e pazienza, in quanto la socialità va ricostruita a partire da una buona immagine di sé. Una buona cosa è rimandare a sua figlia una positiva immagine di sé per le cose buone che apprezza di lei, ma anche rispettare le sue decisioni anche quando sembrano controproducenti (per esempio: stare al telefonino, non uscire, non condividere sempre i propri pensieri).

Se ritiene che il problema sia rilevante e che sia figlia non riesce a gestire questa situazione, prenda in considerazione la possibilità di chiedere aiuto.

Un caro saluto.

Dr.ssa Loredana Ragozzino

Psicologa e Psicoterapeuta

 

Dott.ssa Loredana Ragozzino

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Ancona

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