Mio figlio ha assunto un atteggiamento di sfottio

Alessandra

Sono separata da quasi 10 anni, ho due figli maschi di 11 e 14. Ho avuto un'altra relazione di 6 anni con un uomo che aveva un altro maschio, a cui ho fatto da mamma perché era piccolino, terminata anche questa. Il fallimento di queste relazioni mi è chiaro, mi sono messa in gioco con delle sedute. Ora vorrei capire cosa fare perché il figlio maggiore oltre ad utilizzare un linguaggio scurrile, ha assunto un atteggiamento di sfottio, ride mentre sfotte me o il fratello, con lui poi finisce alle mani. Il piccolo reagisce con una rabbia di cui mi sento responsabile, io reggo un pó ma poi cerco di dividerli. Agli occhi del primogenito io parteggio sempre per il piccolo, ma questa percezione deriva dal fatto che io ritengo costantemente il grande l'elemento scatenante di ogni litigio. Lui comincia con lo scherzo, ridendo e deridendo, finché il piccolo si infuria è si aprono le lotte. I ritmi sono sempre più incalzanti e anche se so che l'adolescenza è una grossa prova per i genitori, io non so se posso farcela. Mi demoralizzo e piango, anche davanti a loro. Cerco di rimanere tranquilla anche davanti le peggiori parole e offese, ma lui mi storce le braccia, mi spinge vuole dimostrarmi che ora è più forte di me. A scuola i prof si sono complimentati per l'educazione del ragazzo. Ma io temo che sia una bomba ad orologeria, e mi chiedo come sedare un po' gli animi e rendere questa famiglia armoniosa. Lui il grande cerca le mie attenzioni. Dice che non lo “bado“, ma io sono arrabbiata con lui, so che è stupido ma è più forte di me. Il suo scherno e le sue parole con la sua fisicità mi fanno paura e quasi mi chiedo chi sia. Il piccolo lo sento più vicino a me, ha avuto per un po' problemi di encopresi, che saltuariamente si ripresentano. Grazie.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Alessandra, ciò che io le consiglio è iniziare una terapia familiare. In questo modo sia lei che entrambi i suoi figli potrete avere uno spazio "protetto" dove confrontarvi. Come lei ha scritto suo figlio maggiore sta attraversando l'adolescenza, periodo molto critico e il suo modo di esprimere il malessere è la "violenza" verbale e fisica.

Buona sera mamma

Ho letto la sua lettera riprenda in mano la sua vita, quella dei suoi figli, mi chiedo in tutto questo il padre di suo figlio dove si trova ?

Partiamo dalle sue colpe come dice lei , ha avuto delle storie e una donna  è una mamma quindi è un suo diritto pensare anche a lei, le storie ahimè finisco ci lasciano degli amari in bocca ma si va avanti...ma non si dimentichi che lei è una donna deve pensare anche a lei.

Ora parliamo dei suoi figli sono grandi si devono prendere le responsabilità delle loro azioni litigano lei non si intrometta finchè pensa sia in grado di risolversela da soli, poi interviene lei come meglio crede, se pensa che suo figlio gli sta chiedendo attenzione allora lo faccia, da quanto tempo  si sono creati questi comportamenti di sfida di suo figlio, perchè ha paura di suo figlio, forse potrebbe chiedere aiuto all' suo ex, oppure forse sarebbe meglio ad uno psicologo che segua tutta la famiglia, provi anche a coinvolgere su figlio in un attività fisica che lo aiuti ha scaricare  la sua aggressività.

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

La Dott.ssa Filomena Lopez offre supporto psicologico anche online

Salve Alessandra, mi chiedo dov'è il papà di questi ragazzi? Lui sa quello che sta accadendo? lei ha chiesto il suo intervento con i figli? Certo che da sola sente di non farcela,  deve coinvolgere il padre dei ragazzi. Suo figlio grande ha necessità di un "contenimento", inizia la sua fase di adolescenza. Se questo fosse complicato sarebbe il caso di iniziare una psicoterapia familiare.