Come dire ad un figlio di separarsi dal padre?

Giada

Buongiorno. Ho letto la sezione sulla separazione ma il caso che vorrei sottoporre non è contemplato. Ho una carissima amica d'infanzia con due figli (il più grande di quasi 8 anni, il più piccolo di 5) che ha deciso di recente di prendere il coraggio a due mani e di denunciare le violenze domestiche subite in anni di convivenza. Queste violenze spaziano in diverse aree, da quella economica a quella verbale per finire, purtroppo, in quella fisica. I centri di assistenza la aiuteranno a trovare un alloggio, ora però il problema è come dirlo ai figli, che comunque hanno già capito che aria tira. Infatti sono più irrequieti ogni giorno che passa. Nel forum ho visto che consigliate spesso una collaborazione tra genitori nella comunicazione della separazione, lui però non ne vuole sapere e comunque potrebbe andare incontro a seri guai legali in seguito alla denuncia, quindi non sarà più un punto di riferimento sereno per i figli. Come fare a comunicare questo aspetto? Spero di essere stata chiara, grazie in anticipo per l'aiuto.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao 

i bambini sono piccoli non credo che si possa parlare di questo argomento, credo che i bambini devono essere informati che i genitori hanno dei problemi si separano che comunque vedranno il padre, che la colpa non è loro, oppure potete pensare di farlo con la presenza di uno psicologo, che vi può consigliare come dirlo. 

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

La Dott.ssa Filomena Lopez offre supporto psicologico anche online

Nel caso da lei descritto non e' chiaro il tipo di struttura di alloggio della sua amica, ma generalmente associazioni e centri per le violenze, hanno a disposizione un equipe multidisciplinare che gestisce il caso. Per quanto riguarda la sua amica, possono intervenire gli assistenti sociali se sono coinvolti minori e gli psicologi della struttura dove alloggia la sua amica. Spero di esserle stata utile. Cordiali saluti.

Buongiorno Giada, il consiglio che posso darle per la sua amica è di rivolgersi allo Sportello “Zero Tolerance”, promosso dalla colloborazione tra il Comune di Udine e l'Ordine degli Psicologi, in cui operano gratuitamente psicologi con formazione specifica in ambito di violenza familiare. Sicuramente potranno darle indicazioni utili su come sia meglio procedere in casi come questo. Solitamente i bambini sanno più di quanto sembri ed è fondamentale tener presente che se ci sono violenze in casa, anche loro ne subiscono le pesanti conseguenze a livello psicologico anche se non vengono colpiti in maniera diretta. La sua amica ha bisogno di essere sostenuta in questo delicato momento, sia dalla rete sociale di amici e parenti che da quella istituzionale che può supportarla professionalmente. Resto a disposizione per eventuali informazioni.

Cara Giada,

Credo che la sua amica potrebbe chiedere una consulenza diettamente ad uno psicologo e chiarirsi i dubbi. In ogni caso credo sia opportuno che lei parli con i figli e, scegliendo le parole giuste,  spieghi loro cosa sta succedendo perché la confusione che può esserci nelle loro teste chiede urgentemente di trovare delle risposte. Dire la verità non significa per forza puntare il dito contro il padre facendolo passare per un mostro, ma tentare di chiarire ai figli cosa succede tra mamma e papà, laddove ci sono delle difficoltà tra loro, e rassicurarli sul fatto che la mamma starà vicino a loro sempre aiutandoli a superare questo momento difficile.