La figlia del mio compagno non mi vuole conoscere

Rox

Buongiorno,
Io e il mio compagno stiamo insieme da 2 anni. Quando abbiamo cominciato a frequentarci lui si era già separato dalla moglie da circa un anno, con cui è rimasta a convivere la figlia 14enne. Appena cominciata la nostra frequentazione lui si è preoccupato di dirlo alla figlia, per evitare che ci potesse vedere in giro o che qualcuno andasse da lei a dirglielo con l’intento di farle del male. In prima battuta lei ha preso la notizia con tranquillità e senza nessuna remora, quando però la madre ha scoperto della nostra relazione, ha cominciato a stalkerarmi e a mettere la figlia contro il padre e contro di me, rovinando il rapporto che la ragazzina aveva con il padre. Adesso la figlia cerca il padre solo per avere dei soldi, per essere accompagnata dove vuole o quando deve uscire, trovando sempre pretesti per non passare tempo con il padre. Quando lui prova a parlarle di noi, lei si rifiuta, dice che non mi vuole conoscere e che non ha interesse a passare tempo insieme, dice che non è influenzata dalla madre. Non passano insieme festività perché lei non vuole stare con me!
Adesso noi aspettiamo un bambino/a, è passato il primo trimestre lui l’ha comunicato alla figlia, che per tutta risposta ha voluto essere accompagnata a casa senza dargli la possibilità di parlare. Continua a dirgli che non gli interessa far parte della nostra vita, che per lei il rapporto con suo padre va bene per quando stanno insieme alcuni pomeriggi. Questa estate volevamo andare a trovare i genitori di lui, ma lei si rifiuta di partire tutti e tre insieme.
Io capisco che lui si trovi in difficoltà e in colpa nei confronti della figlia, ma visto che noi stiamo costruendo una famiglia, non mi sembra corretto continuare a scindere il tempo che passa con lei e quello che passa con me (questo non vuol dire che lui non debba passare del tempo in maniera esclusiva con lei), ma credo sia giusto che lei cominci a conoscere per poi conoscere e frequentare anche suo/a fratello/sorella. In questi due anni, secondo me lui l’ha assecondata, evitando di far sì che noi ci vedessimo o passassimo dei momenti insieme, ma adesso credo che in qualche modo lui si debba “imporre” e far unire queste famiglie, ma lui risponde dicendo che non ha 3 anni e non può obbligarla a venire con noi.
Cosa possiamo fare per far nascere questo rapporto? Per non subire il comportamento di lei?
Grazie per i suggerimenti

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Rox, il suo compagno ha ragione. Nessuno può "imporre " a nessun altro di fare ciò che non vuole fare. Ciò che conta è che la figlia del suo compagno abbia e continui ad avere rapporti con il  proprio padre, ma per il resto  è assolutamente necessario  rispettare i tempi della bambina.  Mi rendo conto che si tratta di una situazione difficile, ma bisogna ricordarsi sempre  che i figli, "propri o altrui", non devono mai e in alcun modo  subire le conseguenze dei  comportamenti  degli adulti. Spero di essermi spiegata. Le faccio tanti auguri.  

Il 99% delle situazioni simili alla sua presenta dei figli che non vogliono avere a che fare con il nuovo compagno/a del genitore.

Io che da anni ascolto i figli in queste situazioni, le assicuro che tutti nutrono una profonda rabbia di solito verso entrambi i genitori e si sentono traditi. Quindi, l'atteggiamento della figlia del suo compagno è in linea con quello che sente dentro questa ragazzina. Quindi non è possibile nè forzarla ad avere una relazione con lei o due famiglie.
Il suo compagno in questo ha ragione. Potrà essere invece fondamentale il suo atteggiamento appunto di non forzatura e di rispetto dei sentimenti di questa ragazzina che non ha nessuna colpa. Molto rispetto e molta delicatezza verso la figlia del suo compagno. Il tempo mi darà ragione