Padre separato da poco con figli piccoli. Il più grande vorrebbe stare di più con me...

pasquale

Salve a tutti e grazie in anticipo per l'aiuto che mi darete.
Sono da 2 mesi separato, padre di due bambini, entrambi maschietti di 5 anni e 2 mesi appena.
Ho subito il trauma della separazione, voluta dalla madre dei miei figli, con modalità tanto veloci, quanto crude. Nonostante ciò ho sempre evitato il giudizio legale per evitare traumi ai bambini, ai quali sono molto legato. In particolare al primo mi lega un sentimento di profondo amore. Sono sempre stato presente nella sua vita, l'ho accudito al meglio delle mie possibilità, non facendogli mancare affetto e tempo. Al contrario della madre per la quale esisteva ed esiste solo la carriera ed il lavoro. Anche a scuola e per lo sport, quasi sempre presente solo io. Anche mio figlio ha subito la separazione, contestuale all'arrivo del fratellino, e ogni volta che stiamo insieme di giorno e notte, mi chiede di prenderlo in braccio, di dargli la mano, e mi implora di non abbandonarlo. Ha paura...
Sto provando a rassicurarlo sul fatto che il papà non lo abbandonerà mai e mi sono inventato una storia che parla di una catena che lega me a lui ed al fratellino e che nessuno mai potrà spezzare. Una catena invisibile gli dico, è il nostro super segreto.
Ogni volta che vado a prenderlo presso la casa materna mi salta in braccio e mi dice di andare via presto. Idem quando lo riaccompagno, vorrebbe che restassi con lui a giocare. Nelle ultime settimane la richiesta di stare di più con me è diventata una costante. Piccolo inciso: la mia ex moglie, e la sua famiglia (presso la quale vive attualmente), non sono molto inclini ai sentimenti (eufemismo) è ancora oggi, sebbene mio figlio grande chieda di non dormire il pomeriggio, la madre e la nonna lo obbligano quasi perché "il riposo fa bene al cervello" (in realtà è perché la mamma deve lavorare).
Nel nostro accordo, non ancora ratificato dal giudice, ho ottenuto 5 pernotti ogni 2 settimane (weekend inclusi) e la visita al piccolo di 1 ora ogni 2 giorni alla presenza anche del grande.
A vostro avviso potrei chiedere, considerando le rischieste del grande, di poterlo avere con me allo stesso tempo della mamma optando, quindi, per l'affido alternato? La madre è un avvocato e ha saputo giocare bene tutte le carte a suo favore, considerando la presenza di un neonato.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Buongiorno Pasquale,

non le darò una risposta in merito alla domanda che pone, poiché trattasi di una separazione di coppia con figli minori e su cui non si ha una conoscenza diretta. Posso lasciarle invece alcune riflessioni che potranno esserle utili in ogni caso.

1°. Il bambino maggiore comprensibilmente sta avvertendo il cambiamento della vita familiare. Ciò ovviamente implica la fatica che deve fare per adattarsi all’ambiente e per acquisire abitudini diverse nel nuovo contesto in cui vive i suoi rapporti con lei, con la madre e con i nonni. Ma per fortuna i bambini hanno grandi risorse (che noi adulti fatichiamo ad  immaginare).

2° Ai bambini interessa percepire che i genitori si sentono responsabili di loro e vivere rapporti con genitori sereni. Lei, Pasquale, è sereno? Descrive la separazione da sua moglie come un trauma, facendo intendere che tale evento non se lo aspettava e che lei, al contrario di sua moglie, non avrebbe voluto separarsi da sua moglie. Al contempo, la descrive come una “carrierista”, esprimendo in questo modo i suoi sentimenti di rabbia e manifestando un giudizio negativo sul suo modo di essere madre. Questi vissuti ambivalenti rivelano un suo conflitto interiore che, in quanto contraddittori, possono influenzarla negativamente nella gestione dei rapporti con i figli. È necessario quindi che tale vissuto di ambivalenza sia da lei affrontato e sciolto. Per il suo bene, per il rapporto positivo con i suoi figli e per costruire con la madre dei suoi figli un rapporto responsabile. Non esiti a chiedere un aiuto professionale (psicologo/psicoterapeuta). Attraverso di esso, infatti, potrà essere aiutato anche a gestire e contenere le emozioni del figlio che a lei fanno stare male quando poi lo deve salutare. Ci pensi.

Augurandole un cammino verso la serenità, la saluto cordialmente.