La violenza sui minori

                                                                                    

Il problema dell'abuso e della violenza ai bambini ha rivestito e riveste ancora oggi grande interesse in tutti i contesti e, purtroppo, i comportamenti nefasti continuano senza alcuna diminuzione.

Secondo gli studi di Mc Kerrow fatti negli anni Settanta, l'infanticidio, nello scorso secolo, rappresentava una delle cause più frequenti di mortalità infantile. Si parla di abuso al bambino quando egli é oggetto di violenza e si riconoscono quattro categorie: la violenza fisica, la trascuratezza affettiva e fisica, l'abuso psicologico e l'abuso sessuale.

Per "violenza fisica" si intende un'azione fisicamente dannosa rivolta ai bambini. In questo caso, essi possono venire percossi con violenza e ripetutamente, sbattuti sul pavimento o contro il muro, o ancora colpiti con oggetti vari: bastoni, cinghie, o ancor più lesi con acqua bollente, sigarette ecc.

In questi casi, si rilevano poi ferite in ogni parte del corpo, corredate da ustioni, fratture di vario tipo, lesioni oculari.

Per "trascuratezza affettiva e fisica" si intende un'assenza di affetto nei confronti del bambino che si associa ad una carente alimentazione, ad una mancanza di igiene del suo corpo e ad un'incuria della sua salute fisica.

Per "abuso psicologico" si intende il ripetersi di comportamenti lesivi, attraverso espressioni verbali aggressive e anche di terrore, di paura da annientare il bambino.

Infine, per "abuso sessuale" si intende lo sfruttamento o l'utilizzo dei bambini attraverso la molestia, l'incesto e lo stupro. Tuttavia, i casi di abuso nei confronti dei minori sono più frequenti nelle famiglie meno abbienti, anche se, nel ceto medio, é più facile ovviare la segnalazione alle forze dell'Ordine.

Per i bambini, può essere pericoloso vivere con genitori con problemi di tossicodipendenza, di alcolismo e con gravi malattie mentali, in quanto, questi soggetti essendo incapaci di gestire se stessi, finiscono per trasferire il loro disagio sui figli, con comportamenti abusanti.

Secondo gli studi di Kempe & Kempe, degli anni Ottanta, é emerso che i genitori che maltrattano o trascurano i loro figli, siano stati, a loro volta, maltrattati o trascurati.

L'abuso affettivo, laddove non contiene anche un danno fisico, é difficile da dimostrare e, gli effetti tendono a riemergere in età adulta con una personalità psicologicamente fragile e precaria nel suo insieme.

Dire ad un bambino che é brutto, stupido, problematico, lo induce a percepirsi come "indesiderato", accrescendo in lui sempre più insicurezza e introversione.

Ogni comportamento di un bambino che gioca in casa, magari con la palla che finisce contro un muro, non può essere risolto dalla madre con la semplice punizione e la totale incomprensione del suo bisogno di esprimersi, questo crea una frustrazione nel bambino che, col tempo si potrebbe trasformare in aggressività verso il mondo esterno o in una forma di autolesionismo.

La comunicazione con i propri figli é il primo passo verso un sano sviluppo psichico.

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