25 anni vergine. Sta diventando un'ossessione

Tommaso

Sono uno studente di ingegneria, mi manca un anno di studi per il termine. Come si legge dal titolo, questa mia "verginità" mi sta mandando fuori di testa. Non riesco a pensare ad altro. Ormai anche lo studio è diventato faticoso da portare avanti. Sono fuori sede e quando ho cominciato l'università, 6 anni fa, ho fatto una fatica tremenda a farmi anche solo degli amici. Fino a prima della pandemia avevo letteralmente parlato con due ragazzi che sono poi diventate miei amici. Solo dopo il lockdown mi sono reso conto di soffrire di ansia sociale e mi sono subito dato da fare per superarla. Questi ultimi due anni sono stati molto frustanti. Ho sofferto molto di ansia e attacchi di panico poiché non riuscivo a socializzare per farmi degli amici. A distanza di due anni devo dire che i miei sforzi sono serviti a qualcosa. Ho conosciuto diversi ragazzi a lezione, ma ho ancora qualche problema con loro. Non sempre riesco ad essere sempre me stesso con loro. Temo il loro giudizio. Un po' per la mia poca capacità nelle conversazioni, e soprattutto perché mi imbarazza molto il fatto di non aver mai avuto una ragazza. Nonostante i miei continui sforzi per conoscere persone ho solo trovato amicizie maschili e mai femminili. Però questa cosa mi sta causando molta ansia perché, appunto, ormai ho 25 anni e mi sembra di aver perso tutta la mia giovinezza a "sognare di avere una relazione". Ormai mi sento troppo in ritardo rispetto agli altri e mi chiedo se avrò ancora tempo per le relazioni prima che sia, davvero, tardi. Credo di essere pronto a buttarmi e provarci con qualche ragazza, ma sembra che non capitano mai occasioni. È anche vero che in università non ci sono molte ragazze. Stare ad aspettare con le mani in mano e sperare nell'indomani sta diventando frustrante e mi causa molta irrequietezza. Vi chiedo aiuto perché questa situazione va sempre peggiorando, grazie.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Tommaso, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Caro Tommaso,

comprendo molto la tua situazione e ti ringrazio per averla condivisa con noi. Il tuo disagio è legittimo, mi sembra di cogliere tuttavia che il problema principale e più generico sia questa forse ansia e paura del giudizio degli altri, più che la verginità, è corretto?

Io ti consiglio fortemente di iniziare un percorso terapeutico, anche online se preferisci, dove puoi trovare uno spazio e un tempo dove approfondire questa ansia che provi, lavorare sulla tua paura del giudizio, in modo tale da poterti dare il permesso di valorizzarti per le tue risorse, riconoscerti che non è una gara a chi conquista prima certi traguardi, bensì ognuno ha i suoi tempi e le sue priorità nella vita e va bene così! E' più importante soffermarsi sui traguardi e le priorità che ognuno sente momento dopo momento, piuttosto che confrontarsi con gli altri, mettendosi sempre in difetto.

Se ti può interessare mi occupo molto di disturbi d'ansia in giovani adulti come te, pertanto sono a disposizione per un colloquio conoscitivo anche online.

In bocca al lupo per tutto.

Buona giornata

Dott.ssa Alice Piccardi

Dott.ssa Alice Piccardi

Dott.ssa Alice Piccardi

Udine

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Gentile Tommaso, da quanto scrive di può percepire chiaramente lo stato di sofferenza che prova nel pensare a se stesso in relazione all'altro sesso.  Ha usato due volte la parola "ormai" ed ha solo venticinque anni, quindi in realtà è ancora molto giovane e insicuro come molti suoi coetanei, ma è come se si percepisse, appunto, "ormai" senza possibilità di cambiare. Un un percorso psicoterapeutico con una persona esperta nelle problematiche dei giovani adulti, invece, potrebbe aiutarla a individuare le radici della sua insicurezza e soprattutto a trovare delle strategie per stare meglio. Se vuole altre informazioni resto a disposizione tramite l'apposito modulo dei contatti

Molti auguri per il suo percorso

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

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Tommaso, sei arrivato ad un punto in cui devi scegliere un terapeuta ed iniziare un percorso.

Fatti forza, puoi uscirne.

Dott.ssa Stefania Pelosi

Dott.ssa Stefania Pelosi

Napoli

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Buongiorno. 

Capisco la frustrazione della situazione, Però credo che la questione legata alle ragazze sia solo una conseguenza della scarsa autostima e del timore del giudizio. Lavorando su queste tematiche credo che possa diventare un pochino più semplice trovare le strategie per relazionarsi all'altro sesso. Resto a disposizione

Cordiali saluti Chiara Tomassoni

Dott.ssa Chiara Tomassoni

Dott.ssa Chiara Tomassoni

Torino

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