Come faccio a smettere di andare a prostitute

Francesco

Sono un ragazzo di 26 anni, sono senza amici né una ragazza, ho avuto anche problemi al lavoro quindi non so se perdo il posto.....ma oltre questi problemi c'è anche quello che non riesco a smettere di andare a prostitute, ultimamente mi sto convincendo di non andarci più. Prima ci andavo anche dieci volte al mese ora sto cercando di ridurre sono passato ad una volta al mese, ma quando finisco il rapporto mi sento uno schifo, vorrei piangere ma non ci riesco. Purtroppo vivo in un paesino di 100 abitanti non ci sono ragazze con cui poterci provare e nemmeno ragazzi con cui fare amicizia, ma sto vicino una città di 30000 abitanti, città dove vado ad Escort. Mi sento uno schifo oltre che per la mia condizione di essere solo e di andare ad Escort nonostante la mia giovane età ma soprattutto perché il rapporto con una escort è un rapporto freddo senza baci ne carezze....solo sesso, quindi mi svuoto e basta. Ho speso un sacco di soldi, è dall'età di venti anni che ci vado e mi sono stancato vorrei poterne fare a meno. Ho avuto solo una fidanzata, che non mi piaceva e l'ho lasciata per questo, poi ho avuto altri rapporti occasionali con poche ragazze bruttine, ma essendo le uniche opportunità non le ho lasciate sfuggire. Ora vi chiedo un aiuto sincero apparte dirmi di andare da uno psicologo

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Francesco, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Per poter capire come smettere è innanzitutto importante capire perchè ha iniziato e quale bisogno e gratificazione soddisfa utilizzando queste modalità dunque dobbiamo capirne il significato ed i fattori di mantenimento.

Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online