Non voglio uscire dalla depressione

Angela

Mi chiamo Angela e ho 15 anni da un anno sono in cura dalla depressione e dell"'autolesionismo, il problema? Non voglio uscirci, voglio continuare a tagliarmi. Vorrei non prendere più le pastiglie che ne prendo molte ma purtroppo mi obbligano a prenderle anche se qualchevolta quando c'è opportunità faccio finta di prenderle. Un giorno quando ho pianto perché non mi tagliavo sono andata nel cassetto dove c'era la lametta ma ho pensato ai miei che dopo si arrabbiano e mi spaventano e io non voglio provare quella paura quindi non mi sono tagliata ma se non c'era quel problema mi sarei tagliata sicuramente ce ne ho bisogno. Non so perché non voglio guarire da questo problema, do delle supposizione, forse mi sento troppo attaccata a questo o forse perché se non mi sento in quel modo non mi sento me stessa infatti provo costantemente senso di vuotezza. Penso sempre che é meglio morire ma lo so benissimo che non ho il coraggio o se mi trovo vicino alla morte penso che non vorrei morire e che ho paura di morire. Perché ho paura di morire?.doltretutto forse neanche mi interessa o solo un po' di quello che provano i miei (bho). Poi mi dondolo di continuo con le canzoni sempre non riesco a farne a meno se non lo faccio mi innervosisco prima di questo dondolamento giravo la testa ma ho smesso e al posto di quello mi dondolo a destra e sinistra non so se é per l'ADHD che mi hanno diagnosticato o se é un vizio cosa che io non credo che mi ha detto la psichiatra (non ho neanche il coraggio di dirle tutto soltanto la parte minima)

3 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Angela, mi chiamo Fabrizio Capra Psicologo Psicoterapeuta di Padova, 

parli di depressione e poi descrivi questo bisogno, che dici di non comprendere, di tagliarti.

Ho una paziente che, come te, ha provato la stessa esperienza. 

Quello che mi sento di poterti dire è che per qualche ragione stai passando un periodo molto triste. Forse le difficoltà a scuola, più probabilmente le relazioni con i coetanei, ed anche in famiglia ti senti incompresa. Detto ciò, quando ti tagli in realtà ti senti viva, senti il dolore e di da un segno di rappropriarti di te stessa e del tuo corpo, quindi hai una sensazione di piacere che contrasta con il dolore che è presente nella tua vita: la depressione, la quale, al contrario, ti da un senso di morte interiore.

Altro non posso aggiungere perchè non ti conosco e non conosco la tua storia.

Se vuoi puoi parlare con me anche via skype, gratuitamente: fabriziocapra66

o scrivermi: fabriziocapra@gmail.com

Un grande abbraccio e tanti auguri per la tua vita che hai davanti. Forza e coraggio!!!

Io ci sono!

Fabrizio

Ciao Angela, mi chiamo Maria. La tua lettera mi ha colpito molto per la frase iniziale: dici che da un anno sei in cura dalla depressione. Che frase particolare, non si tratta di un errore, la frase è troppo precisa: sei in cura dalla depressione, e allora mi viene da chiederti: per quale sofferenza ti stai curando, ti stai facendo curare dalla depressione?

Tu hai colto il senso dei sintomi che hanno a che fare con la sfera psichica, cioè con la nostra interiorità sconosciuta; i sintomi psichici sono in effetti qualcosa con cui una persona cerca di curare qualcosa di molto doloroso o angosciante. Sei una ragazza molto intelligente e sono sicura che puoi farcela, comincia a chiederti cosa veramente ti fa stare male e che si nasconde dietro la tua depressione e la coazione a tagliarti. Lascia perdere le sigle diagnostiche, servono solo ad etichettare, non hai bisogno di etichette, sei una persona viva. I farmaci sono molto utili e da prendere con costanza per calmare l’angoscia e l’agitazione che altrimenti risultano devastanti, ma occorre anche che tu trovi una persona che ti possa aiutare a rispondere alle tue domande.

Un caro saluto,

Maria Pinto

Dott.ssa Maria (Concetta) Pinto

Dott.ssa Maria (Concetta) Pinto

Vicenza

La Dott.ssa Maria (Concetta) Pinto offre supporto psicologico anche online

Angela,

non é chiara la tua età 15 o 19 anni? E non é chiara la tua domanda : vuoi o no guarire? Sinceramente credo tu abbia bisogno di aiuto. La tua psichiatra dovrebbe sapere tutto x poterti aiutare, se no cosa ci vai a fare? C’è tanta confusione in te, sensi di colpa che non riesci a tenere a bada se non facendoti del male.

Devi lavorare su questo. Sii sincera con te stessa e vedi cosa vuoi fare della tua vita.

Altro punto non meno importante: che cosa ti hanno fatto i tuoi genitori x meritare tutto questo? A tratti li punisci con i tuoi comportamenti a tratti “non vuoi farli soffrire”. Anche qui sei molto confusa.

Gettare le medicine che ti danno non mi pare un gran segno di maturità. Se non le vuoi dillo chiaramente!

Credo tu voglia attirare l’attenzione con questo tuo comportamento altalenante...

Mettiti a studiare, lavora, fai qualcosa x te stessa e x gli altri...Non piangerti addosso...

A tutto c’è rimedio. Se non vuoi pensare a te, fai qualcosa di utile x gli indifesi, bambini o anziani. Dona a chi puoi conforto e aiuto.

Pensa più a fare del bene a non far soffrire chi ti é vicino.

In ultimo, ma non ultimo, cerca di volerti bene: anche tu vali e sei importante.

Coraggio. Vivi e ringrazia il cielo x ciò che sei e che hai.

dott.ssa Patrizia Tombaccini