Penso di soffrire di depressione

Elena

Salve, sono una ragazza di 18 anni e da molto tempo ormai convivo con un problema che non riesco a risolvere e che sta lentamente peggiorando. Non riesco più ad essere soddisfatta della mia vita, è come se per me adesso non valesse più nulla; non riesco nemmeno più ad essere felice e mi sembra che l'unica soluzione adesso sia quella di andarmene, perché mi sento un fallimento e una perdita di tempo. Questo malumore mi ha fatto anche recentemente sviluppare autolesionismo e i pensieri di suicidio sono diventati troppo frequenti. Prima riuscivo in qualche modo a tirare avanti nonostante la tristezza e le crisi di pianto, ma adesso sembra che questo stato d'animo sia degenerato a tal punto da rovinarmi la vita e i rapporti con gli altri. È come se avessi continuamente addosso un parassita fastidioso che non riesco a togliere e che mi sta risucchiando ogni giorno di più la voglia di vivere. Mi sento in colpa perché alla fine sono giovane, non mi manca nulla, solo non ho un granché di dialogo con i miei e per questo non riesco dire loro come mi sento veramente; in più mi sento molto sola perché ho soltanto un amico. Non so esattamente da dove possa derivare questa condizione in cui mi sono trovata, ma temo proprio che sia in tutto e per tutto depressione e ho paura di non riuscire ad uscirne.

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Elena

si percepisce la sua intensa tristezza e questa sensazione di vuoto. Le cause possono essere molteplici: essere arrivati a un punto di saturazione, la solitudine percepita attorno a lei, un evento scatenante, ecc. La cosa importante è che lei riesca a trovare la sua motivazione interna, che riesca a lavorare pian piano su ciò he la potrebbe far "ri-emergere" e "ri-tornare" a vedere un po' di luce.

Non si giudichi, non per forza la mancanza di aspetti materiali o di amore che porta una persona ad avere un momento di sofferenza. La cosa importante per lei, essendo anche molto giovane, è ritrovare le forze e forse provare anche a conoscersi da una nuova prospettiva per osservare anche "ulteriori" aspetti di sè.

Le consiglio di parlarne e valutare un percorso di psicoterapia dove in un luogo neutro, senza giudizio e coperto da segreto professionale lei potrà pian piano riscoprirsi, ritrovarsi, mettersi in gioco (in protezione) e cercare una strada a lei più adatta per il suo futuro.

Resto a disposizione per informazioni, dubbi o domande aggiuntive e per un eventuale percorso online.

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Salve Elena. 

Innanzitutto è molto importante che lei riesca a riconoscere i suoi sentimenti anche quelli più pesanti. Non si faccia prendere dalla paura di un'etichetta diagnostica, è importante dare un nome al proprio dolore ma non rimanga su quello. Allo stesso modo credo sia importante sottolineare che anche se a lei "non manca" niente, questo non è un 'attenuante per non poter soffrire. Ha bisogno di un posto di cura e di ascolto, ha bisogno che il suo dolore sia preso in considerazione. 

 

Buongiorno Elena, 

il malessere che descrive merita di essere approfondito e compreso anche alla luce della sua storia di vita. Mi sento di suggerirle di provare a svolgere almeno un primo colloquio con uno psicoterapeuta per valutare d'iniziare un lavoro di psicoterapia, che le permetterà di rispondere alla domanda che lei stessa si è posta, ossia da dove si origina la condizione emotiva che sta vivendo, così da capire come superarla. Se lo vorrà sarò felice di accoglierla per un incontro conoscitivo. 
Un caro saluto

B.C. 

Dott.ssa Beatrice Conca

Dott.ssa Beatrice Conca

Milano

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Ciao Elena (scusami, sei giovanissima, quindi mi sento di darti del tu). La tua situazione non è assolutamente da sottovalutare. E richiede un percorso personale serio, di qualità. Il senso di solitudine, di colpa e la depressione sono spesso correlati, è giusto che tu lo sappia. Non sei un "caso strano". Io (purtroppo per te) lavoro a Lodi, ma se hai una forte motivazione, farti un giretto di mezz'ora in treno per venirmi a trovare è facile. Fammi sapere. In bocca al lupo! Marcello Schmid

Dott. Marcello Schmid

Dott. Marcello Schmid

Lodi

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Gentile Elena, non è possibile fare diagnosi senza conoscere direttamente una persona. Nonostante la condizione che descrivi possa sembrare simile a uno stato depressivo, ci sono fasi della vita ( la tua età in particolare) che possono risultare davvero molto difficili, senza che siano di per sé segnali di disturbi permanenti. È necessario che tu capisca perché provi questo malessere e come fare per uscirne. Ci sono molti professionisti a Milano che possono aiutarti. Ti consiglio di cercare una terapeuta esperta in adolescenza. Se desideri sono a disposizione per darti maggiori informazioni e indicazioni tramite il modulo contatti.

Molti auguri per il tuo percorso

Francesca Fontana

 

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

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Gentile Elena,

dal suo racconto emerge la mancanza di desiderio e del tempo futuro in cui proiettarlo. Ha cercato di definire la sua condizione ma non è possibile racchiudere l’unicità di una persona in un’etichetta. La sua storia ha bisogno di essere ascoltata perché possa emergere un senso e possano manifestarsi le ragioni del suo malessere. L’adolescenza è un’età difficile, piena di conflitti e sfide.

Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che accolga il suo dolore e percorra con lei il cammino verso una risoluzione del suo stato d’animo.

Sono disponibile ad accoglierla nel mio studio di Milano.