Soffro di una dipendenza affettiva da circa 14 anni

Alessia

Soffro di una dipendenza affettiva da circa 14 anni, premetto che in passato mi era già successo di vivere una situazione analoga ma a differenza di quest'ultima avendola vissuta e avendone toccato il fondo avevo trovato la forza di troncare il legame lasciando l'università e la città dove vivevo.Purtroppo dopo due anni mi capitò la stessa situazione medesima tipologia di uomo ma molto più grande di età questa persona ha avuto un'atteggiamento ambiguo nei miei confronti, vedendomi innnamorata ha cercato di trasformare il rapporto in amicizia cosa per me assurda anche se inizialmente provai questa strada, da lui desideravo amore e un figlio. Dopo tre anni di litigi lui ha troncato ogni genere di rapporto con me gettandomi nella depressione più totale. Temo di cercarlo ancora anche se so che è inutile, sono certa che il mio attaccamento nei suoi confronti sia dovuta a una forte attrazione fisica mai più provata per nessun altro, una bassima autostima e la mancanza di indipendenza non lavoro e vivo ancora con i miei genitori anziani che mi permettono di avere una minima sufficienza economica. Vorrei sapere se una ipnosi regressiva potrebbe aiutarmi e a chi nella mia regione potrei rivolgermi, infatti a quest'ultima persona sento da senpre un legame karmico molto forte che non mi permette di staccarmi da lui

8 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Alessia,

penso che forse le converrebbe allargare un po' lo sguardo alla sua situazione complessiva che presumibilmente ha un'importanza nel qualificare le caratteristiche del legame che si è trovata e si trova a vivere tutt'ora con quest'ultimo partner.

Una psicoterapia della Gestalt sarebbe molto utile per esplorare e migliorare i rapporti, sia con il partner, sia con i familiari.

Inoltre sarebbe importante anche migliorare la situazione economico-lavorativa e anche in questo campo lo psicologo può darle degli strumenti.

Cordiali saluti

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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Buongiorno Alessia,

dal mio punto di vista la scelta dell'ipnosi regressiva rientrerebbe sempre all'interno di una dinamiche di dipendenza in cui c'è qualcuno (l'ipnologo in questo caso) che cerca di modificare lo stato mentale di una persona (lei in questo caso) che rimane in una situazione passiva e ricevente.

Le consiglierei piuttosto una psicoterapia classica che richiederebbe un impegno attivo da parte sua e una collaborazione reciproca terapeuta-cliente. Da ciò che scrive una psicoterapia le potrebbe essere molto utile per scardinare quei fattori che fanno sì che lei si trovi ripetutamente in relazioni - come dice lei - di dipendenza.

Dalla mia esperienza professionale di terapeuta e supervisore di altri colleghi le posso dire che questo tipo di psicoterapie hanno di solito buoni margini di successo.

Cordiali saluti

Dott. Giovanni Stella

Dott. Giovanni Stella

Treviso

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Gentile Alessia,

dalle sue parole si percepisce una forte sofferenza e una profonda sfiducia nei confronti di se stessa.

Non conosco i motivi per cui lei abbia pensato ad una ipnosi regressiva per affrontare il suo problema.

Quello che posso dirle con ragionevole certezza (mi occupo di dipendenza affettiva da svariati anni) è che questo tipo di problema è molto radicato, non basta qualche seduta di consulenza per risolverlo. L'intervento, perchè sia efficace e duraturo nel tempo, dovrebbe essere finalizzato a farle maturare la motivazione per "crescere", darsi fiducia, migliorare la sua immagine interna; finalizzato a focalizzare quali sono i motivi per cui non riesce a staccarsi da una situazione pseudo-infantile di dipendenza da qualcuno per evolvere verso uno stadio più maturo in cui lei riesca a prendersi cura di se stessa, maturando coscienza delle proprie risorse personali.

La mia impressione è che l'ossessione (mi perdoni il termine) per quest'uomo copra un problema più profondo, una sorta di difficoltà a diventare autonoma e a percepirsi una persona valida, degna d'amore.

Ci tengo però a dirle che questa sua difficoltà, opportunamente affrontata, è un'opportunità per crescere e migliorarsi, per prendere contatto con le sue energie interiori e metterle a frutto per stare meglio.

Io svolgo la mia attività di psicoterapeuta a Venezia Centro Storico. Se desidera, può contattarmi per ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti

 

Cara Alessia, 

sicuramente hai un buon livello di consapevolezza, hai centrato i punti chiavi del problema: il bisogno di sentirsi forti e consistenti e la ricerca di Autonomia. Ti sarebbe certamente utile un lavoro su questi aspetti, ma credo che vada affrontato in maniera più graduale. L'ipnosi è un metodo validissimo per alcuni problemi specifici, come lo smettere di fumare, oppure per sbloccare alcuni traumi irrisolti. Ma dove aver sbloccato questo occorre lavorare sul cambiamento. Ti consiglio di cercare uno specialista che lavori anche su questi aspetti. Saluti,

Buona sera Alessia,

direi che, in base a quanto, ci scrive avrebbe bisogno di una psicoterapia per poter capire e lavorare sulla dipendenza. L ipnosi regressiva e' utile ma , deve esser inserita all'interno di un contesto psicoterapeutico. Non si fissi sull'ipnosi ma cerchi uno/a psicoterapeuta. Lavorando ed analizzando le sue modalità di relazione avute con questi uomini potrà capire e di conseguenza comportarsi in modo diverso. Anche il Training autogeno meditativo superiore può risultare utile nel suo caso. Ci sono ottimi professionisti nella zona Mestre/Venezia, se ha bisogno mi contatti pure. 

Cordiali saluti.

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Padova

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Salve Alessia,

noto che nel suo racconto ha espresso con attenzione alcuni punti che la riguardano e intorno ai quali ha riflettuto, pertanto è consapevole della sua scarsa autostima, e della sua tendenza a dipendere da qualcuno … si ponga un’ulteriore domanda ossia se la richiesta di una regressione ipnotica, ossia demandando la responsabilità del buon esito a qualcosa fuori di sé, sia da mettere in relazione con queste sue caratteristiche. In sintesi, la mia opinione personale è che una buona psicoterapia possa meglio aiutarla a sciogliere i nodi che sottendono il suo stile di attaccamento e l’influenza esercitata dagli stili relazionali del suo contesto, per restituirle maggiore consapevolezza e giungere con pazienza ad una libertà e ad un’autonomia duratura nel tempo.

Sperando che lei possa trovare la sua strada … le auguro una buona giornata, restando a disposizione per eventuali chiarimenti.

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Dott. Carlo Enrico Livraghi

Lecce

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Salve in base alla sua storia ha molto chiaro il suo problema, se pensa che l'ipnosi può aiutarla si informi se ci sono colleghi nella sua città, oppure può iniziare un percorso di terapia privata, che può aiutarla ad elaborare ed affrontare le problematiche da lei descritte. La terapia attraverso il colloquio clinico è un valido strumento di crescita e cambiamento, le parole che aiutano a migliorarsi e le tecniche che aiutano a saper gestire le proprie difficoltà, sono componenti della psicoterapia, ogni approccio è valido dato che ne esistono molti. L'importante è la motivazione al cambiamento e l'impegno nell'affrontarla. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Salve Alessia

ignoro il motivo per cui lei voglia scegliere l'ipnosi regressiva. Direi che sarebbe innanzitutto opportuno una psicoterapia visto che lei racconta una ripetizioni di relazioni che la fanno stare male e non sono soddisfacenti. A Venezia sicuramente esiste un consultorio a cui potersi rivolgere per un aiuto oppure può scegliere uno/a  Psicoterapeuta privato, meglio se esperto in situazioni di dipendenza. Le consiglio di visitare il sito di cocaching e dipendenze su cui troverà informazioni sulla dipendenza affettiva ed anche la possibilità di richiedere un contatto gratuito on-line. Così può avere una prima infarinatura e decidere meglio a chi rivolgersi. Mi faccia sapere