Disfunzione erettile dovuta ad ansia da prestazione

Fabio

Salve, sono un ragazzo di 26 anni… da qualche mese sono insieme ad una ragazza. Nei momenti intimi purtroppo non riesco quasi mai a raggiungere l’erezione o le poche volte che l’ho raggiunta è svanita poco dopo. Essendo che questa cosa non mi è mai capitata mi sono preoccupato molto, sapevo che questo problema poteva essere dovuto ad un fattore psicologico (l’ho capito perché durante la masturbazione non avevo alcun problema di erezione) ma dopo qualche settimana dall’inizio della nostra relazione ho comunque prenotato una visita andrologica (anche perché non ne avevo mai fatta una) per escludere eventuali cause a livello fisico ed è risultato tutto nella norma, quindi anche il dolore ha confermato che fosse un problema meramente psicologico, ma mi ha consigliato comunque di fare anche delle analisi del sangue per i seguenti valori: trigliceridi, colesterolo hdl, colesterolo totale, prolattina, testosterone totale, TSH tutti sono risultati nella norma escludendo del tutto eventuali cause fisiche. Nei momenti di intimità quello che provo è una sensazione di buio totale nella mia mente, non penso a nulla, non ho pensieri negativi, ma è come se la mia mente si spegnesse. Sono già diverse settimane che ho provato varie tecniche di respirazione, meditazione, mindfulness. Ho cercato di farmi trasportare dal momento (ad esempio concentrandomi sulle sensazioni che provo nel momento clou, sul respiro, etc.) ma non ho notato alcun cambiamento. Appurato che il mio è un problema psicologico sarebbe il caso di interpellare uno psicologo o un sessuologo? Quale dei due potrebbe aiutarmi maggiormente? Vi ringrazio anticipatamente per le vostre gentili risposte.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Fabio,

ha fatto benissimo a fare tutti i controlli medici per escludere eventuali cause organiche della disfunzione erettile, anche perché spesso poi si possono avere conseguenze anche a livello psicologico proprio legate a tali difficoltà. Detto ciò sicuramente un/a psicologo/a - psicoterapeuta con competenze anche in materia sessuologica può essere la figura più indicata a Lei. Se dovesse avere necessità posso fornirle dei nominativi su L'Aquila.

Un caro saluto

Dott.ssa Rita Petrolini

Dott.ssa Rita Petrolini

L'Aquila

La Dott.ssa Rita Petrolini offre supporto psicologico anche online

Ciao Fabio, grazie per aver scritto con tanta chiarezza, e soprattutto con così tanto coraggio. Parlare di queste difficoltà non è mai facile, ma già il fatto che tu lo stia facendo in modo così lucido e proattivo dimostra che sei sulla strada giusta. Quello che stai vivendo è molto più comune di quanto si pensi Molti uomini, soprattutto giovani, vivono episodi di disfunzione erettile su base psicologica, anche se raramente se ne parla apertamente. Il fatto che tu non abbia problemi durante la masturbazione e che gli esami medici siano tutti nella norma, conferma che la causa è con tutta probabilità legata a fattori emotivi, relazionali o cognitivi. Anche se non percepisci ansia “classica” nel momento dell’intimità, la mente che “si spegne” può essere un meccanismo inconscio

Sessuologo clinico (meglio se psicologo o psicoterapeuta): È la figura più adatta in questo momento. Il sessuologo ha una formazione specifica sulle dinamiche della sessualità e può aiutarti a capire cosa accade nella tua mente e nel tuo corpo in quei momenti. Ti aiuterà a rimettere in circolo il desiderio e la fiducia in te stesso, con tecniche mirate e spesso molto efficaci. Se non trovi un sessuologo facilmente accessibile, anche uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale può essere un’ottima opzione per affrontare i meccanismi mentali che si attivano durante l’intimità.  Datti tempo: Le tecniche di respirazione, mindfulness ecc. sono utili, ma non sono pillole magiche. Serve costanza, ma anche un contesto emotivo sicuro. Fabio, stai già facendo un percorso molto maturo. Non sei rotto, non sei solo, e questa cosa si può affrontare – e superare – con le giuste guide. Un caro saluto 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Fabio.
La disfunzione erettile può avere diverse cause psicologiche. Come hai tu stesso menzionato, una di queste può essere l' ansia da prestazione, quindi la paura di non soddisfare il partner o di “fallire” durante l’atto sessuale. 
Altre cause possono essere:
- Stress: lavoro, problemi familiari, pressioni economiche.
- Depressione: può ridurre il desiderio sessuale e la capacità di eccitarsi.
- Problemi relazionali: conflitti, mancanza di comunicazione, calo dell’intimità.
- Traumi passati: abusi sessuali, esperienze negative legate al sesso.
Ti consiglio un colloquio con uno psicoterapeuta al fine di valutare insieme l'intervento più adatto. 

Buongiorno Fabio,

Dal suo racconto si evince che il problema erettili non è funzionale a causa medica, mi sembra di capire che non si presentasse in passato, pertanto è corretta la sua decisione di richiedere supporto psicologico per indagare le motivazioni all'interno della coppia e del singolo che possono generare l'insorgenza del problema.

In ambito psicologico si tratta anche la sfera sessuale, inoltre vi sono psicologi con specializzazione a livello di sessuologia.

Resto in attesa di eventuali integrazioni e/o chiarimenti.

Dott.ssa Federica Zunino (ricevo in presenza ed online)

Dott.ssa Federica Zunino

Dott.ssa Federica Zunino

Savona

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Buongiorno,
ha fatto molto bene a chiarire prima di tutto gli aspetti fisici: questo passaggio è fondamentale e spesso viene trascurato.
Dal suo racconto emerge un funzionamento molto tipico di quella che chiamiamo disfunzione erettile su base psicologica: una condizione in cui l'ansia da prestazione o altre emozioni "silenziose" (non sempre consapevoli) bloccano l'attivazione sessuale.

La "mente che si spegne", come la descrive, è un segnale interessante: più che pensieri negativi, potrebbe esserci una difficoltà a restare emotivamente connesso al momento, forse legata alla pressione di "dover funzionare".

Si è chiesto che cosa rappresenta per lei questo nuovo rapporto? Quali aspettative o timori inconsci possono essere in gioco, anche senza rendersene conto?

Per questo tipo di difficoltà, rivolgersi a uno psicologo con competenze in sessuologia è la strada più efficace.
Un percorso mirato può aiutarla a sciogliere i blocchi emotivi e a costruire un'esperienza sessuale più libera e spontanea, senza vivere la prestazione come un esame da superare.

Se desidera, sono a disposizione per accompagnarla in questo percorso, con strumenti specifici che uniscono il lavoro psicologico e sessuologico. 

Dott.ssa Alessia Federiconi

Dott.ssa Alessia Federiconi

Milano

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