Problemi di coppia

Alice

Buongiorno. È da qualche giorno che non faccio altro che litigare con il mio ragazzo con cui sto assieme da quasi un anno. All’inizio, penso un po’ come tutte le coppie, eravamo molto affiatati e consumavamo ogni giorno a settimana il nostro amore. Da un mese a questa parte, mi sto rifiutando di farlo ogni giorno, perché appunto lo sto iniziando a trovare stancante e meccanico farlo sempre. L’attrazione da parte mia c’è sempre, semplicemente non mi va di farlo sette volte a settimana e lo stiamo facendo tre o quattro volte. Il mio ragazzo, notando questo piccolo cambiamento rispetto alle prime volte che ci frequentantavamo, ha iniziato a dire che non provo piu desiderio se non voglio accontentare i suoi bisogni. Dice che penso solo a me stessa e non ce la fa ad essere respinto quelle poche volte a settimana che a me non va. Dice che mi viene incontro per molte cose e che si è stancato di dover sottostare alle mie pretese. (sono una ragazza di 21 anni ma nonostante questo ho dei genitori molto rigidi che vogliono che torni tutti i giorni massimo a 00 e il sabato all’una. Quindi molte volte lui si ritrova a lasciare il suo gruppo di amici prima, per potermi riaccompagnare. Mi sono litigata spesso con i miei per questo motivo e giá che mi consentono di uscire ogni sera penso sia un passo avanti.) Non fa altro che ripetere che penso solo a me senza pensare ai suoi bisogni. (Ad esempio: lui è stato il mio primo ragazzo, la persona con cui ho perso la verginitá. Da poco tempo ho iniziato a prendere la pillola. Ma proprio perchè sono alle prime esperienze e in generale una persona molto ansiosa, ancora non mi sento pronta a usare solo la pillola come metodo contraccettivo. E per assicurarmi il massimo delle precauzioni e godermi al meglio il momento (altrimenti vivrei il sesso con ansia) ho pensato per il momento di usare sia preservativo che pillola. Lui vorrebbe usare solo la pillola, non trova il motivo di usarli entrambi e anche questo é stato fonte di discussione. Un’altra cosa per la quale crede che io sia egoista). Mi rivolgo a voi perchè secondo me le sue pretese sono troppo grandi da poter accontentare (fare sesso ogni giorno, liberarmi dal volere dei miei genitori, e usare solo la pillola come metodo contraccettivo) e volevo un parare.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Alice,

Come anche lei scrive nella sua richiesta è vero l’amore col tempo cambia a livello di sensazioni “forti” ma la complicità ed il desiderio, seppur modificati magari come tempistiche o intensità, restano sempre vivi e presenti.

Avete provato, in coppia, a parlare di questo suo bisogno? Lei non mi sembra però che stia mettendo in discussione il sentimento ma solo i “diversi” bisogni o desideri.

Gli orari familiari ritengo che siano sempre un discorso da affrontare ma forse anche poco “fruibile” e modificabile da voi. Lei da quanto capisco vive ancora in casa coi genitori e loro da come racconta sono riusciti col tempo ad “allungare” e lasciarle “maggiore” libertà. Quale tipo di educazione le hanno dato? Sono genitori dolci? Che hanno saputo non solo con le parole ma anche coi gesti a dimostrare amore? Avete un dialogo aperto o chiuso? Gli orari pattuiti (mezzanotte e una di notte) sono stati “imposti” oppure è una modalità educativa e di pensiero familiare o hanno poca fiducia in lei o nel suo fidanzato?

Per quanto riguarda la pillola anticoncezionale è vero, è uno dei contraccettivi più sicuri sul mercato però è lei che deve sentirsi pronta, che deve valutare pian piano quando prendere fiducia, eventualmente facendo anche un incontro con un medico o il suo ginecologo e parlare di questo suo timore e confrontandovi trovare la soluzione migliore. Magari parlando con un esperto, leggendo articoli scientifici che trattano tale argomento pian piano riesce ad aver fiducia nel suo utilizzo.

Sotto questa “motivazione” secondo lei si cela solamente la paura di rimanere incinta o si potrebbe nascondere anche qualche pensiero o paura riferita al suo ragazzo?

Non posso dirle cosa sia giusto o sbagliato a livello di vita di coppia e di sessualità, posso però farla riflettere su cosa la rende felice? Cosa la porta a non “sentire” più il desiderio di una volta? Può essere diventata “una sfida” verso il carattere “forte” e talvolta “impositivo” del fidanzato?

Si ricordi che gli psicologi e gli psicoterapeuti sono esperti della tecnica e nell’accompagnare le persone a riflettere e trovare le proprie risposte, nella risoluzione o accettazione di un sintomo e se necessario nel far valutare un possibile cambiamento nella propria visione di vita o a livello emotivo o nella riformulazione di eventuali pensieri disfunzionali ma solo LEI può essere l’esperta di se stessa e darsi delle risposte.

Le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia per poter, in un luogo neutro, senza giudizio e coperto dal segreto professionale conoscersi meglio, riflettere sulle sue emozioni, sui pensieri (vivi nella sua mente) e trovare un maggiore benessere per il suo futuro di donna e di coppia.

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Gentile Alice,

Talvolta è davvero difficile prendere coscienza dei propri confini all'interno delle tensioni affettive.

I suoi 21 anni sono un'età giovane e, a mio avviso, è ancora presto per avere una chiara consapevolezza di sé e della propria identità di donna. Nonostante ciò, credo che a 21 anni possa cominciare a relazionarsi in maniera matura e paritaria sia coi suoi genitori che con il suo ragazzo. 

In merito alla sua lettera, lei chiede un parere... il mio è quello di ascoltarsi: ascoltare i suoi desideri e i suoi bisogni. Lei non deve accontentare nessuno. Inoltre, l'uso del profilattico è altamente raccomandato, quindi mi trovo molto d'accordo con la richiesta che fa al suo partner.

Se ha ulteriori dubbi mi scriva senza esitare.

Un saluto cordiale,

Dott.ssa Verusca Giuntini