Rapporto sofferto che non riesco a chiudere

Maria

Ho 27 anni e chiedo un parere sulla mia situazione sentimentale sofferta. Mi sono innamorata di un uomo di una decina d’anni più grande di me nel 2018: sperando di essere corrisposta, ho poi saputo da lui stesso che era impegnato e ho sofferto per lungo tempo (1 anno e mezzo) a causa di questo rifiuto. Dopo questo periodo di tempo, si rifà vivo: io, cauta ma speranzosa, ho riallacciato i rapporti con lui. Rapporti che si sono limitati a qualche messaggio e telefonata ogni tanto, finché, dopo pochi mesi (causa difficoltà con la donna con cui stava), ha voluto troncare il dialogo con me, dicendo che voleva stare da solo. Passano pochi mesi, arriva la pandemia, e dopo aver sofferto ancora a causa di questo allontanamento riemerge nuovamente, per chiedermi come io stia. Lascio passare del tempo, finché gli dico chiaramente di non comunicare con me se non ha chiaro cosa desideri dalla sottoscritta. A inizio della scorsa estate ricompare, sembra ben disposto a conoscermi, iniziano telefonate e scambi quotidiani, purtroppo bisogna aspettare per vedersi perché è all’estero per lavoro. Ci vediamo dopo un paio di mesi, ci sono stati momenti intimi condivisi, senza però andare mai avere rapporti completi (per scelta mia, ho voluto essere cauta). Mi ripete molte volte che non è interessato ad un rapporto superficiale. Non si fa in tempo a frequentarsi come si dovrebbe che iniziano le nuove chiusure anticovid, rimaniamo distanti, ma quotidianamente ci telefonavamo iniziando condivisioni più profonde e intime sulle nostre vite. Emerge anche da parte sua il desiderio di condividere cose importanti insieme, e mi dedica anche pensieri molto intimi su noi due, chiedendomi di convivere per un periodo. Sono però quasi certa che di me nessuno delle sue conoscenze abbia mai saputo nulla. Da un mese ho un problema di salute per cui lui si è preoccupato: tiene che io stia bene, dice. Eppure, sempre da un mese, sparisce per giorni: niente avvisi, nessun messaggio, solo silenzio. Se lo contatto io sembra quasi un disturbo (e non lo contatto mai, visto che lo ha sempre fatto lui). Pochi giorni fa mi ha fatto una telefonata angosciante, dicendo, dopo 8 mesi di distanza forzata in cui ci siamo detti tante volte cose sentimentalmente importanti, che “vuole stare da solo”, senza un rapporto di coppia, ed è una cosa che gli capita ciclicamente, e non ha a che fare con me né è dovuto alla presenza di altre. Mi disse una cosa simile lo scorso anno, poi quando ci vedemmo in estate mi disse di voler “ricominciare” con me. Io ho cercato di capire, ma nonostante i miei tentativi di comunicare ho avuto reazioni contrastanti: senza ragioni ho ricevuto insulti e offese. Il giorno successivo sembra non ricordarsi nulla di quanto ha detto e mi dice che gli interesso e che dovremo parlare, pur considerando la sua posizione. Non è la prima volta che emergono reazioni simili ma queste sono state le più forti: un giorno mi viene detto di cercarlo, l’altro mi insulta per averlo fatto dicendo che vuole star solo. Io temo in un qualche disturbo, sono tanto confusa e addolorata da tali comportamenti e non so cosa fare.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Maria,

sembra essere confusa in alcune righe mentre in altre sembra "ben" decisa e sicura di cosa vuole.

Sicuramente non è una situazione facile durando da anni tra varie "presenze/assenze". 

Cosa la trattiene vicina a quest'uomo? Cosa le fa paura? 

Lei ha delle amiche? Cosa fa durante il suo tempo libero?

Le consiglio di valutare un breve percorso di psicoterapia individuale per essere aiutata, supportata e accolta in questo momento di difficoltà per osservare da una nuova prospettiva ed insieme ad un professionista i suoi pensieri, le sue emozioni ma anche le sue paure. Gli incontri sono coperto da segreto professionale e sono senza giudizio.

Le linko un articolo scritto da me: https://www.psicoterapiacioccatorino.it/quando-richiedere-una-consulenza-psicologica/

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

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Buongiorno,

Probabilmente non scriverò la risposta al suo quesito, ma domandarsi se l'altra persona abbia o meno dei disturbi forse è poco utile. Provare a chiarire i motivi che la spingono a stare in questa situazione, causa di forte malessere, è forse più utile ed importante. Non cambiamo le altre persone, possiamo solo cambiare il nostro modo di stare in relazione con gli altri.

Cordiali saluti.

Dott. J. Gagliardo

 

 

 

Dott. Cristian Jody Gagliardo

Dott. Cristian Jody Gagliardo

Varese

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Gentile Maria,

non è possibile esprimersi con sicurezza, benché non sia da escludere che una persona con comportamenti simili a quelli che ci ha descritto possa avere qualche disturbo.

Il punto a cui farei attenzione, però, è un altro: la sua sofferenza. Perché dovrebbe stare ad attendere una persona che anziché aggiungere qualcosa di positivo alla sua vita, le provoca dolore e incertezza continua? Io cercherei di comprendere questo. Non si può fare molto per cambiare gli altri, ma si può fare parecchio per comprendere noi stessi, le nostre potenzialità e dove dirigere le nostre energie e il nostro sguardo.

Se desidera, può scrivermi attraverso l'apposito modulo contatti.

Molti auguri

 

 

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

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Buongiorno, è chiaro che questa persona ha problemi nella relazione, ma non riguarda lei. Il problema vero è comprendere da parte sua perchè, nonostante questi segnali contraddittori ma inequivocabili, lei non riesca a sganciarsi da un rapporto tanto ambiguo e disfunzionale, quasi avesse accettato una sfida e voglia a tutti i costi vincere. Invece in questo caso non si può vincere, e lei lo sa bene, anche se non vuole ammetterlo. Un percorso psicologico, anche breve, probabilmente la aiuterebbe a dipanare questi aspetti della sua personalità e magari andare oltre, aprendosi, data la sua giovane età, a relazioni più soddisfacenti.

Resto in ogni caso a disposizione se vuole ulteriormente approfondire, un caro saluto

Dr.ssa Daniela Benvenuti

Ricevo a Padova, Feltre e in modalità online

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Padova

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Gent.ma, sapere se la persona con la quale intrattiene questa relazione sentimentale soffra di un disturbo psichico o meno non le sarà di aiuto nel risolvere le sue difficoltà. Piuttosto potrebbe esserle di maggiore utilità esplorare le motivazioni che portano lei a costruire un rapporto sentimentale insoddisfacente, cosa lei stessa cerca e trova in questa dinamica inappagante che si ripete. Valutata meglio la sua situazione, un lavoro psicoterapeutico (qualora lo volesse prendere in considerazione) potrebbe aiutarla a sciogliere i suoi nodi affettivi. SG