Perché non sento niente durante il sesso?

Annamaria

Salve, sono una ragazza di 21 anni sposata da 4 con due bambini mio marito e stato il primo con cui ho fatto sesso, solo che da molto tempo non provo niente mentre facciamo sesso non provo niente non sentimentalmente ma fisicamente, e voglio anche dire che non ho mai avuto un orgasmo. Mi potete aiutare a capire perché non sento niente durante il sesso????

9 risposte degli esperti per questa domanda

Carissima amica, da quanto ho capito lei non riesce a provare piacere durante i rapporti sessuali e con suo marito quindi non ha mai avuto un orgasmo. Per poterla aiutare avrei bisogno di conoscere un po di più la sua storia. Vedo che si è sposata molto giovane. Come ha conosciuto suo marito? Come è evoluta nel tempo la vostra storia? Come si è avvicinata al sessanta le prime volte? Suo marito è al corrente di questo suo problema? Queste sono domande importanti, per poter affrontare e risolvere il problema. Mi faccia sapere. 

 Barbara De Luca

Barbara De Luca

Catanzaro

Barbara De Luca offre supporto psicologico anche online

Gentilissima,
ovviamente la sua lettera è molto scarna di dettagli che andrebbero opportunamente indagati. Di certo la mancanza di orgasmo, nel suo caso, non è da correlarsi ad una assenza di sentimento ma a una difficoltà a provare delle sensazioni nel momento del rapporto sessuale.

Questo può dipendere da diversi fattori e non sarebbe corretto da parte mia avanzare delle ipotesi senza conoscere la sua storia personale. Potrebbe trattarsi di ansia, paura ma anche dal non saper riconoscere le sensazioni del nostro corpo ma ripeto sono solo ipotesi campate in aria che magari nulla hanno a che fare con la sua storia personale. Di certo le dico che è un problema che si può superare.

Al suo posto approfitterei della "Settimana del benessere psicologico" organizzata dall'Ordine degli psicologi della Campania per parlare gratuitamente del suo disturbo con uno psicologo e valutare un eventuale percorso.

Io sono a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento

Cordialmente

 

Dott.ssa Ivana Gallo

Dott.ssa Ivana Gallo

Caserta

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Salve Annamaria! Le premetto che per una piena comprensione della sua problematica servirebbe fare delle analisi strumentali della reale sensibilità vaginale per poter escludere che ci siano delle problematiche fisiche più che psicologiche. In seguito, una volta compresa la capacità fisiologica, potrebbe essere necessario intraprendere una terapia di coppia in quanto, se l'attrattività, l'eccitazione e l'ideazione sul versante sessuale fosse riconosciuta come problematica principale della sua incapacità nel sentire la stimolazione fisica, bisogna comprendere la relazione e il progetto condiviso, i suoi progetti personali e da li capire quale direzione prendere. Questo non vuol dire necessariamente che ci sia qualcosa di insormontabile o irrisolvibile, ma magari qualche aspetto non emerso nel suo modo di fare esperienza che può rendere la relazione fisica problematica.

Gentile Annamaria, la ringrazio per la sua richiesta. Dalle informazioni che lei mi fornisce ad una prima analisi ci si potrebbe orientare per una disfunzione orgasmica anche se capirà che questa è davvero solo un'ipotesi dato che è impossibile per me azzardare una diagnosi esatta attraverso questo tipo di strumento. Ad ogni modo se questo fosse il suo problema un primo importante passo sarebbe quello di determinarne la causa che può essere sia di natura organica che psicologica o dovuta a una combinazione di entrambe; pertanto un primo step sarebbe quello di rivolgersi al proprio ginecologo per un controllo orientato. Vorrei osservare che dalla sua domanda emergono a mio parere numerosi spunti riflessivi relativi  a una sua confusione emotiva che potrebbe di per sè costituire un motivo per iniziare una consulenza psicologica. Spero di esserle stata di aiuto. Cordialmente.

La sessualità è qualcosa che. per poter essere goduta a pieno, dovrebbe andare di pari passo con la capacità di lasciarsi andare, di aver fiducia nell'altro, di avere un buon equilibrio interno; inoltre, ha a che fare con le convinzioni profonde che abbiamo nei riguardi del sesso, convinzioni che si sono formate quando eravamo bambini e in adolescenza. Se, ad esempio, ci è stato sempre rimandato, dalle figure affettivamente importanti della nostra vita, che il sesso è una cosa sporca e provare piacere disdicevole e amorale, diventa conseguente non riuscire a raggiungere un orgasmo, nè a provare piacere fisico. Tenga anche presente che è importante che il partner con cui facciamo l'amore sia in grado egli stesso di lasciarsi andare, di considerare la sessualità in maniera positiva e sia attento alle esigenze della compagna.

Gentile Annamaria,

innanzitutto è bene chiarire che la donna non è considerata anorgasmica quando riesce a raggiungere l'orgasmo mediante masturbazione pur senza coito. L'anorgasmia può essere poi primitiva, secondaria o casuale.

La prima è la più facile da curare con una terapia che rimuova le inibizioni sessuali. La seconda si verifica quando la donna, sessualmente sensibile precedentemente, perde la capacità di avere l'orgasmo perchè non ha più gli stimoli fisici o psicologici di cui ha bisogno e l'anorgasmia casuale si ha quando la donna ha l'orgasmo in alcune situazioni e non in altre (o con alcuni partner e non con altri).

Cause psicologiche di anorgasmia femminile possono essere ansia da prestazione (anche nella donna!), problemi relazionali nella coppia, conflitti inconsci o sensi di colpa nei confronti della sessualità, senso di inadeguatezza nei confronti del partner ed altri ancora.

Esistono poi anche cause organiche di tipo ginecologico, neurologico o sistemico.

Pertanto nel suo caso conviene escludere innanzitutto queste ultime mediante visite specialistiche, dopo di che rivolgersi ad uno psicoterapeuta meglio se esperto anche in sessuologia.

E' possibile, a mio avviso, che esistano problemi nella sua relazione di coppia di cui lei non è completamente consapevole e per questo motivo sostiene che non ha più attrazione fisica nei confronti di suo marito però è ancora legata a lui sentimentalmente.

Cordiali saluti.

Gentile Signora, le cause del problema sono presumibilmente psicologiche (piuttosto che psico-fisiologiche): potrebbero tanto avere a che fare con la vostra relazione in se stessa (ad esempio, insufficiente o distorta comunicazione reciproca o insufficiente coinvolgimento e compartecipazione emotiva); tanto con le modalità specificamente sessuali secondo le quali interagite, non adeguate ad uno o ad entrambi i componenti della coppia (ad esempio le modalità ed i tempi del contatto fisico o la scansione delle diverse fasi di ogni singolo rapporto sessuale); tanto più direttamente legate a problemi del ‘profondo’ , insomma inconsci e psicoeducativi, che le impediscono, nonostante la sua volontà contraria, di provare desiderio e  piacere durante il rapporto, e segnatamente nella fase della penetrazione. È probabile che una non lunga rieducazione psicosessuale, in un limitato numero di sedute di coppia, possa risolvere definitivamente il problema.

 

Occorre innanzitutto verificare che ci sia desiderio al rapporto sessuale, in secondo luogo se al desiderio segue la necessaria eccitazione. Va anche valutato il comportamento del partner durante il rapporto, perchè potrebbe non esserci sintonia nella esecuzione dell'atto da parte di entrambi i partecipanti. La ricostruzione della storia della propria vita sessuale potrebbe evidenziare elementi molto utili a capire il problema. 

Dott. Venanzio Clarizio

Dott. Venanzio Clarizio

Bari

Il Dott. Venanzio Clarizio offre supporto psicologico anche online

Gentile Annamaria,

la problematica che descrive può avere molte possibili cause: una scarsa comunicazione all'interno della coppia che non permette una relazione soddisfacente per entrambi, una difficoltà da parte sua a conoscere e "sentire" le esigenze del suo corpo, scarsa espeienza da parte di entrambi che non rende difficile il crearsi di un'intimità completa e condivisa.

Vi consiglio di iniziare a dialogare in merito a questo tema, possibilmente con l'aiuto di un professionista, in modo da aumentare la conoscenza reciproca e l'intesa all'interno della coppia