ETEROsessuali, OMOsessuali, BIsessuali ……O SEMPLICEMENTE PERSONE?

Ho 30 anni, sono eterosessuale e mi ritengo molto liberale. Sono pero’ infastidita dall’ostentazione dell’omosessualita’ sia nella pubblicità che nei video musicali. Non ritiene che i propri gusti sessuali vadano vissuti nel privato e non mostrati cosi’ pubblicamente? Alessia

ETEROsessuali, OMOsessuali, BIsessuali ……O SEMPLICEMENTE PERSONE?

Come eterosessuale “molto liberale” non le sembra di essere solo “apparentemente libera” e invece molto bacchettona? Forse appartiene al nutrito gruppo di benpensanti che accetta, suo malgrado, che “gli altri” possano fare quello che vogliono nel loro letto, purche’ di nascosto?

Il problema e’ che la televisione e’ un “mezzo pubblico” e il pubblico, come lei, si “dichiara” eterosessuale.

Per secoli, l'omosessualità in quanto identità, è stata rappresentata e percepita in termini di rifiuto e marginalità, tanto che chiunque desiderasse dichiararsi gay o lesbica non disponeva che di identificazioni fortemente negative: il perverso, il malato, l'eccentrico.

Ma dal 1971, almeno in Italia, i gay sono faticosamente usciti dai ghetti clandestini per arrivare nei nostri giorni a manifestare apertamente la propria omosessualita’ nei Gay Pride: la societa’ non puo’ dire di non essersi accorta del cambiamento, tuttavia la rivoluzione omosessuale stenta ad affermarsi nei “cuori” delle persone!.

Viene accettata a livello razionale, ma ancora sconvolge le coscienze e le emozioni delle persone eterosessuali. Se lei è rimasta colpita dai video e dalle immagini cosi’ esplicite c’e’ forse anche un’altra ragione….ed e’ quella del messaggio pubblicitario.

La pubblicità nasce da un’elaborazione della realta’ e contemporaneamente concorre alla produzione di realtà: sfrutta il reale attraverso una sua rappresentazione e mostra immagini che diventeranno per il fruitore un modello di realta’. Negli ultimi anni la pubblicità ha generalmente perso la vitalita’ di nuove idee e si e’ massicciamente concentrata ad utilizzare lo strumento erotico e sessuale.

L’erotismo dei corpi mostrati o le allusioni piu’ o meno esplicite alla sessualita’ sono pero’ poco incisive sull’immaginario collettivo ormai troppo avvezzo al nudo o all’atto sessuale. Lo sfruttamento di modalita’ relazionali omosessuali colpisce invece molto violentemente l’emotivita’ dei fruitori del messaggio pubblicitario che legheranno assai efficacemente lo shock provato al prodotto, ricordandolo. Proprio come e’ successo nel suo caso.

Prepariamoci quindi ad una vera “invasione” di “pubblicita’ gay” se tale modalita’ espressiva riuscira’ a colpire, a infastidire, a fare discutere. Contemporaneamente, pero’, la pubblicita’ portera’ nella casa e nella mente di tutti, il messaggio dell’esistenza dell’omosessualita’ nel quotidiano, concetto che sicuramente andra’oltre l’espressione un po’ estrema dei Gay Pride. E lei si abituera’ e ci abitueremo anche a questo, e poi ad altro e ad altro ancora.

Mi permetta infine un consiglio: sia come persona eterosessuale sia come psichiatra sia come sessuologo non ho mai dovuto pormi il problema dell’accettazione dell’omosessualita’, perche’ ho saputo e imparato a rispettare le persone prima del loro orientamento sessuale.


 

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