Buongiorno Sono una donna di 40 anni con una fantasia sessuale particolare legata ai muscoli. Non è questo il motivo della mia richiesta ma serve per contestualizzare. Sono di fatto etero ma ho sempre avuto una fantasia sessuale per le donne molto muscolose. Detto in parole molto povere: ho sempre fatto sesso con gli uomini ma per arrivare al piacere ho in mente (solo in mente, mai provato esperienze reali) un corpo femminile da culturista. Detto ciò, stufa di questa "doppia vita" che a qualche partner ho cercato di confessare, con esiti vari e variopinti, l'anno scorso deciso di cercare un uomo come me. Con la stessa fantasia. Lo trovo online e ci conosciamo senza aspettative ma con grande complicità da subito, e dopo un breve periodo da amanti ci innamoriamo. Entrambi frequentavamo palestre da anni ma senza velleità particolari, insomma abbiamo fisici normalissimi e solo un po' allenati. Entusiasti di questa avventura finalmente tra "simili", non solo erotica ma piano piano anche emotiva, intellettuale, sentimentale ecc, comunque ci mettiamo seriamente ad allenarci. Il primo regalo che mi fece furono integratori per il bodybuilding, per intenderci. Piace a entrambi questa "intesa" e va avanti qualche mese. Poi lui, per un cambio di vita importante, nuovi impegni lavorativi, ecc, smette. E non intende riprendere. Io continuo da sola, con disciplina, costanza, diete e fatiche logistiche e continuo a essere la sua "muscolina" che tanto lo fa impazzire. Mi piace esserlo ma inizio a sentirmi abbandona nel gioco. Lui, per stress e cause varie, si trascura fisicamente e riprende vecchie abitudini anche con l' alcol. Passano tre mesi. All' inizio ingoio e accetto. Ma inizio a non provare più lo stesso trasporto fisico ed emotivo. Gli butto li qualche "battuta", invito a continuare, stimolo per riprendere la nostra complicità, ma niente. Devo capire io il suo periodo di sopraggiunto carico lavorativo (che però non timbra nessun cartellino essendo libero di disporre del suo tempo, seppur limitato). Capire e accettare fino a data da destinarsi. Mi sento tradita in un patto molto forte di complicità sessuale e lentamente il mio desiderio cala. Il suo no, anche perché il mio corpo somiglia sempre di più a quello delle nostre fantasie. Il mio. Finché esplodo e glielo dico, rifiutando il suo contatto fisico. Gli spiego che mi sento da sola in un gioco che era il nostro patto di complicità, che lui continua a scaldarsi di un fuoco che ormai alimento solo io. Ci rimane malissimo perché dice che ormai il sentimento è andato oltre e abbiamo costruito molto altro, in questo anno (comunque difficile per alti e bassi e distanza di 400 km). Verissimo. Siamo molto legati, ci vogliamo bene, tra noi c'è un sentimento forte. Ma io insisto che le nostre radici sono quelle, non vale di meno il nostro legame se è iniziato così, da un gioco sessuale e un po' perverso all' inizio, e se lui smette di nutrire le nostre radici anche i fiori che sono nati in seguito ne risentono. Lui resta attonito, deluso, mi dice "mai avrei pensato di chiudere una relazione per un abbonamento in palestra". Ma per me questo era un patto forte, un simbolo di molto moltissimo altro, l' unica cosa che ora possiamo condividere con la distanza fisica, e mentre lui continua a godere del mio impegno fisico, io a breve potrei trovarmi un sosia di Homer Simpson. Mi sento confusa e sono accusata, forse giustamente, di non nutrire per lui un sentimento vero e forte. Io lo sento, ma se non trovo più la passione iniziale, per un suo stop, cosa dovrei fare? Scusate la lungaggine. È un argomento molto delicato per me. Grazie