Gestire l'intimità anche se si è genitori

Risento dei postumi del parto, sia da un punto di vista fisico che psicologico. Devo ammettere che l’ultimo dei miei pensieri è proprio l’intimità con mio marito. Come posso fare? è normale che la vita intima di coppia si riduca così drasticamente dopo la nascita di un figlio?. Clara
GESTIRE L’INTIMITA’ ANCHE DA GENTIORI
Troppo spesso la nascita di un figlio è un vero “terremoto emotivo” dove le macerie soffocano l’intesa intima. E’ normale che dopo un parto ci siano dei tempi fisiologici da rispettare prima di riprendere l’attività sessuale, questi “tempi” riguardano il riassorbimento dei postumi del parto da parte della madre. Se l’iter post-partum è normale, dopo 30-40 giorni la donna a livello fisico è pronta per riprendere i rapporti intimi. Molte volte invece il problema si presenta a livello psicologico, ossia la neo- mamma è così assorbita nel ruolo di madre e stanca per i ritmi serrati che l’ultimo dei suoi pensieri va verso l’intimità: questo è esattamente quello che sta accadendo nella sua coppia!
Il mio consiglio è quello di impegnarsi molto e di dedicare tempo ed attenzioni anche a suo marito, e non solo al bebè, poiché il rischio è quello di “perdersi di vista” e cominciare a non capirsi! Quello che può accadere è che suo marito possa sentirsi escluso dalla diade “madre-figlio” e rifiutato da lei e quindi non riesca a fornire il necessario supporto; al contrario a lei potrebbe accadere di chiudersi nel mondo “madre- figlio” e tagliare fuori suo marito, o di essere così in difficoltà da non riuscire ad esprimere i suoi bisogni.
La domanda che spesso mi viene posta dalle mie pazienti neo mamme è se sia normale che la vita sessuale si riduca drasticamente dopo la nascita di un figlio o se invece debba ritornare gradualmente ai ritmi precedenti la nascita del bambino. Sostengo con forza che bisogna
ricominciare ad avere appena possibile una vita sessuale appagante, in quanto la sessualità è uno dei principali collanti della vita di coppia: se viene a mancare per troppo tempo, i partner finiranno presto o tardi a pagarne le conseguenze.

Per riuscire a gestire l’intimità quando c’è un bambino, ci sono diverse soluzioni in base all’età del figlio:
-Quando il bimbo è molto piccolo ( come nel suo caso) , anche se dorme nel lettone o nella stanza dei genitori l’unico problema che deve porsi per vivere l’intesa con suo marito è quello di vivere l’intimità con una certa delicatezza e senza far troppo rumore per non svegliarlo. Non tanto per lui, che non si accorgerà comunque di niente, ma per la vostra coppia, poiché sareste costretti a interrompere un’attività piacevole, corroborante e rilassante come l’intesa intima per tornare a concentrarvi sul bambino, magari dopo che lo avete fatto per una giornata intera.
-Quando il bimbo cresce bisogna ingegnarsi un po’ di più. Senza sentirsi in colpa, si può ricorrere a nonni, parenti, amici o alla baby-sitter per avere qualche ora da dedicare alla coppia e alla vita intima. Una cena fuori e qualche ora serale da dedicarvi. Fino ai 4 anni d’età del bambino, solitamente è previsto il sonnellino pomeridiano. Quindi si possono sfruttare questi momenti, oppure aspettare la sera dopo la messa a nanna. I momenti di tranquillità della coppia vanno sfruttati per condividere l’intesa, non per dedicarsi a cose come pagare le bollette o riordinare la cucina. Bollette e pentole sporche non scappano, l’intesa con il partner deve avere la precedenza. Mi raccomando dia sempre la priorità alla sua coppia!!
Sono certo che la fatica di trovare le energie per un po’ d’amore sarà premiata: se la sua coppia scoppia, tutto il resto diventerà relativo!
Dott. Marco Rossi
Psichiatra e sessuologo
www.marcorossi.it

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